Sviluppo rurale: a che punto sono i bandi PSR per l'agricoltura sociale

Agricoltura sociale - Photo credit: The B'sUno studio realizzato dal CREA nell'ambito della Rete Rurale Nazionale fa il punto sui bandi per l'agricoltura sociale approvati nell'ambito dei PSR 2014-2020. Quanti sono, cosa finanziano e a chi vanno i contributi.

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L'introduzione del tema dell’inclusione sociale tra gli obiettivi della Politica di sviluppo rurale ha aperto la strada ad un maggiore rilievo delle attività collegate all'agricoltura sociale nella programmazione del FEASR 2014-2020.

In linea generale, il sostegno proviene prevalentemente dalle Misure 16 “Cooperazione”, con la Sottomisura 16.9, che sostiene la cooperazione per la diversificazione delle attività agricole in attività sociali, e 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, soprattutto con la Sottomisura 6.45, dedicata alla diversificazione delle imprese.

I progetti di agricoltura sociale sono previsti a livello di programmazione anche con riferimento alle Sottomisure 6.2, dedicata all’avviamento di impresa per attività extra-agricole, e 7.4, a sostegno dei servizi per la popolazione rurale, anche se, al 31 dicembre 2020, non risultano bandi che abbiano recepito tali possibilità.

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La Sottomisura 16.9

La Sottomisura 16.9, programmata in 14 PSR regionali, prevede la cooperazione tra aziende agricole ed enti pubblici, soggetti privati vari e realtà del Terzo settore per lo svolgimento di attività socio-assistenziali, terapeutiche, educative e didattiche, formative, ricreative, di inserimento lavorativo, ecc. Le forme di cooperazione tra i soggetti beneficiari sono denominate in vari modi - reti, associazioni di impresa, poli, cluster, consorzi, partenariati, gruppi di cooperazione - ma il denominatore comune è la presenza dell’azienda agricola all'interno dell'aggregazione.

In 13 dei PSR che prevedono la Sottomisura, cioè tutti tranne quello della Sicilia, al primo posto nelle previsioni si trova l’agricoltura sociale; in vari casi si parla di servizi sociali per le comunità locali o di servizi sociali in generale, in 7 PSR sono individuati servizi di aggregazione e di inclusione sociale, 9 PSR prevedono l’erogazione di servizi terapeutici riabilitativi, 11 casi quelli didattico-educativi e 7 finanziano interventi a fini occupazionali.

Generalmente le spese ammesse sono quelle per la cooperazione e il partenariato, l'analisi e lo studio, l'animazione e la divulgazione, quindi le operazioni preliminari alla realizzazione delle attività sociali vere e proprie, mentre sono escluse le spese ordinarie e di investimento dei singoli “associati”.

La Sottomisura 6.4

La creazione e lo sviluppo di attività extra-agricole sono invece gli obiettivi della Sottomisura 6.4, programmata in tutti i PSR, tranne quello della Provincia autonoma di Bolzano.

La Sottomisura si articola in due operazioni: la 6.4.1 che è rivolta alle imprese agricole e, in alcuni casi, ai coadiuvanti familiari, e si propone di stimolare nelle aziende la diversificazione aziendale; la 6.4.2, dedicata in linea di massima a micro e piccole imprese non agricole e a persone fisiche in aree rurali che intendono avviare nuove attività.

L'agricoltura sociale viene prevista esplicitamente tra le attività ammesse da 17 Programmi, 15 nell’ambito della Sottomisura 6.4.1 e 2 nell’ambito della 6.4.2, ma solo in alcuni casi le Regioni indicano in dettaglio le tipologie di intervento sostenute riconducibili all'agricoltura sociale.

I contributi forfettari per le imprese danneggiate dal Covid

Lo studio si sofferma poi sugli aiuti introdotti dall'UE con la Misura straordinaria 21, denominata “Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalla crisi di Covid-19”, che può essere finanziata con un massimo del 2% della dotazione di ciascun PSR e prevede la concessione di contributi forfettari per sostenere gli agricoltori e le piccole e medie imprese agricole più danneggiate dal Coronavirus.

La Sottomisura 21.1 “Sostegno temporaneo per l'agriturismo, le fattorie didattiche e le fattorie sociali" prevede infatti un intervento ad hoc per l’agricoltura sociale, che è stato attivato da 9 delle 18 regioni italiane che hanno attuato la Misura 21 nei propri PSR, cioè Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria e Sardegna.

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L'avanzamento dei bandi al 31 dicembre 2020

L’analisi dello stato di attuazione delle Misure relative all’agricoltura sociale a fine 2020 mostra che solo dieci delle 14 regioni che hanno previsto la Sottomisura 16.9 hanno emesso i relativi bandi. La dotazione finanziaria degli avvisi pubblici varia dai 500mila euro delle regioni Veneto e Marche fino ai 5 milioni di euro del secondo bando della Sicilia, mentre il tasso di aiuto va dal 50% della spesa della regione Piemonte al 100% di Veneto, Sicilia, Liguria, Calabria e Marche.

Sono invece 17 su 20 le regioni che hanno attivato la Sottomisura 6.4, con bandi che riguardano in maniera più o meno diretta l’agricoltura sociale. Il tasso di aiuto va dal 30 al 75%, mentre l’incidenza finanziaria della Sottomisura 6.4 sulla dotazione della Misura 6 si attesta, nelle regioni che hanno emanato bandi, al di sotto del 25%, con l’eccezione della Sicilia (26,9%), della Campania (37,4%) e del Veneto, regione in cui tale percentuale sale al 38,7%.

Quanto alla Sottomisura 21.1, le nove regioni che l'hanno attivata hanno emanato i bandi tra la fine di agosto e l'inizio di novembre, con scadenze entro fine 2020. Il sostegno forfettario arriva a un massimo di 7mila euro per azienda, mentre la dotazione va dai 2,9 milioni del Friuli Venezia Giulia agli oltre 23 milioni del Veneto, ma bisogna considerare che tra i beneficiari, oltre a imprenditori e aziende agricole che esercitano attività di agricoltura sociale, ci sono sempre anche le aziende che esercitano attività agrituristica o di fattoria didattica.

Consulta lo studio sull’agricoltura sociale nei PSR 2014-2020

Photo credit: The B's