Ricerca e sviluppo: imprese Ue investono meno delle statunitensi
La Commissione europea ha pubblicato l'Eu Industrial R&D Investment Scoreboard 2013, il quadro di valutazione condotto su un campione di 2mila imprese che nel 2012 hanno investito più di 22,6 milioni di euro in attività di ricerca e sviluppo.
Nel 2012 i principali investitori a livello mondiale in attività di ricerca e sviluppo hanno aumentato il proprio impegno del 6,2%. Le 658 società statunitensi analizzate hanno registrato un incremento dell'8,2%, mentre tra le 527 imprese dell'Unione oggetto della ricerca è stato rilevato un aumento del 6,3%, nonostante un rallentamento della crescita delle vendite nette, passate dal +9,9% del 2011 al +4,2% del 2012.
A differenza degli Usa, dove è cresciuta la specializzazione in settori ad alta intensità di R&S come le tecnologie dell'informazione e della comunicazione e la sanità, che coprono da sole il 70% degli investimenti, nell'Ue l'espansione interessa soprattutto le imprese del comparto automobilistico e della componentistica. Vanno bene anche gli investimenti europei nel campo dell'ingegneria industriale - per cui si registra un incremento del 12,3% contro il +9,4% rilevato negli Stati Uniti - e nel settore aerospaziale e della difesa (+9,5% nell'Ue contro -1,3% negli Usa).
"L'Ue è ancora in posizione arretrata rispetto ai suoi principali competitor per quanto concerne gli investimenti delle aziende nella R&S e nelle ultime relazioni si leggono dei segnali che suscitano preoccupazione”, ha commentato la commissaria per la Ricerca, l'Innovazione e la Scienza Máire Geoghegan-Quinn. “Nonostante i risultati positivi delle compagnie di punta in importanti settori industriali, come quello automobilistico, siamo ancora troppo deboli nei settori ad alta tecnologia come le biotecnologie e il software”, ha aggiunto la commissaria.