Applicativi di produttivita' per dispositivi mobili: perche' leggere la posta non basta piu'
Non solo files, mails e altri documenti da scaricare in tempo reale ovunque ci si trovi. La domanda che sempre più aziende rivolgono al mondo dell'informatica, a seguito della straordinaria e continua diffusione di smartphones e tablets, è poter lavorare davvero: cioè editare, tagliare, copiare, commentare, come su un normale computer.
Quanto presto la visualizzazione sui piccoli schermi avrebbe smesso di soddisfare gli utenti in possesso di dispositivi mobili non era forse stato previsto neanche dagli esperti del settore.
Così ora le imprese di software sono in corsa per rispondere alle esigenze che nascono negli ambiti lavorativi con soluzioni su misura per smartphones e tablets, in particolare applicativi di produttività per gli uffici rigorosamente cloud-based.
Così Google ha dovuto ripensare Docs per offrire agli utenti la possibilità di rilavorare i contenuti a partire da alcuni dispositivi e permettere a questi ultimi di elaborare gli input provenienti dai touch-screen, mentre IBM è impegnata a testare software che possano suddividere i fogli di calcolo di grandi dimensioni in porzioni più piccole per diversi utenti, rendendoli meno ingombranti da aggiornare e modificare sui tablets.
Microsoft, infine, sta scommettendo sul bisogno di poter lavorare anche quando l'accesso ad internet non è disponibile e ha recentemente lanciato una versione cloud-based del suo software di produttività Office, chiamata Office 365, le cui funzionalità sono disponibili in modalità offline.