Pacchetto Servizi - nuove norme UE su regolamentazione professioni

Pacchetto ServiziOk all'accordo su due misure del Pacchetto Servizi che mirano a garantire regole omogenee e proporzionate in materia di libere professioni

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Il Consiglio dell'Ue ha concordato gli orientamenti generali relativi a due proposte legislative del Pacchetto servizi volte a migliorare il funzionamento del mercato interno:

  • un progetto di direttiva per effettuare un test della proporzionalità prima dell'adozione di nuove misure nazionali in materia di professioni;
  • un progetto di direttiva che stabilisce le norme in materia di notifica per le autorizzazioni nel settore dei servizi.

L'accordo raggiunto dà il via ai negoziati con il Parlamento europeo.

Pacchetto Servizi

Il 10 gennaio la Commissione Ue ha presentato, nell'ambito della strategia per il mercato unico digitale, il Pacchetto Servizi, che prevede quattro iniziative volte a facilitare l'adempimento delle formalità amministrative per i prestatori di servizi e ad aiutare gli Stati membri nell'individuazione delle prescrizioni eccessivamente onerose od obsolete per i professionisti che operano a livello nazionale o transfrontaliero.

Nel dettaglio le quattro misure proposte dall'Esecutivo UE sono:

  1. e-card europea dei servizi: una procedura elettronica che renderà più facile fornire servizi all'estero, riducendo anche i costi amministrativi;
  2. valutazione della proporzionalità delle norme nazionali sui servizi professionali: la Commissione Ue propone di razionalizzare e di chiarire il modo in cui gli Stati membri sono tenuti a sottoporre a un esame di proporzionalità globale e trasparente le norme nazionali sui servizi professionali prima di adottarle o di modificarle;
  3. orientamenti per le riforme nazionali in materia di regolamentazione delle professioni: gli Stati membri sono invitati a valutare se le prescrizioni per l'esercizio della professione rispondono agli obiettivi nazionali di politica pubblica perseguiti;
  4. migliore notifica dei progetti di norme nazionali sui servizi: la Commissione Ue propone di perfezionare il meccanismo di notifica da parte degli Stati membri sui progetti di norme nazionali sui servizi, al fine di rendere il processo più rapido, efficace e trasparente.

Consiglio, accordo su progetti di direttiva

Il progetto di direttiva per effettuare un test della proporzionalità prima dell'adozione di nuove misure nazionali in materia di professioni intende migliorare la trasparenza sul modo in cui determinate professioni sono regolamentate nell'Ue.

Scopo della direttiva è garantire che le misure nazionali siano proporzionate e non restringano eccessivamente l'accesso alle professioni o creino oneri ingiustificati nel mercato interno. Nel disciplinare le professioni, gli Stati membri dovranno effettuare un test della proporzionalità prima dell'adozione di nuove norme, valutando se le modifiche sono giustificate e quali potrebbero essere i potenziali effetti sulle parti interessate e sulle imprese.

La futura direttiva armonizzerà pertanto il modo in cui le valutazioni vengono svolte, in linea con le sentenze della Corte di giustizia europea. L'obbligo di effettuare un test di proporzionalità prima di introdurre una nuova regolamentazione delle professioni completerà anche le disposizioni della direttiva sulle qualifiche professionali del 2013.

Il progetto di direttiva sulla notifica per le autorizzazioni nel settore dei servizi, invece, intende assicurare che le nuove regole adottate dagli Stati membri soddisfino le condizioni necessarie per facilitare la competitività e l'integrazione del mercato unico nel settore dei serivizi. La normativa ha l'obiettivo di migliorare l'attuale procedura di notifica prevista dalla direttiva servizi del 2006, in base alla quale gli Stati membri devono notificare alla Commissione Ue i cambiamenti in merito agli schemi di autorizzazione e ai requisiti che rientrano nella direttiva stessa.

Il Consiglio sottolinea tuttavia la necessità di rispettare il principio di proporzionalità e di sussidiarietà, con particolare attenzione alle prerogative dei parlamenti nazionali e delle autorità amministrative.

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