Invitalia: dati positivi per le start-up che utilizzano i contributi pubblici
Aggiornamento 26.04.2013 Il 78% delle start-up lanciate con i contributi pubblici gestiti da Invitalia, Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, resiste a cinque anni dalla nascita. A dirlo sono i dati raccolti da Invitalia stessa, con riferimento agli incentivi previsti dal Decreto legislativo n. 185 del 21 aprile 2000.
L'Agenzia gestisce due distinte tipologie di agevolazione, stabilite rispettivamente dai titoli I e II del Decreto legislativo 185/2000:
Incentivi per l'autoimprenditorialità
Si tratta di un fondo destinato alle imprese guidate da giovani fino a 35 anni e teso a "favorire l'ampliamento della base produttiva e occupazionale e lo sviluppo della nuova imprenditorialità, attraverso la promozione, l'organizzazione e la finalizzazione di energie imprenditoriali, a promuovere l'uguaglianza sostanziale e le pari opportunità tra uomini e donne nell'attività economica e imprenditoriale, a sostenere la creazione e lo sviluppo dell'impresa sociale ed a sostenere l'impresa agricola".
Il sostegno è attuato tramite contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato per l'acquisto dei beni necessari all'avvio o all'ampliamento dell'attività imprenditoriale in ambito industriale, agricolo e dei servizi.
Incentivi per l'autoimpiego
Sono agevolazioni volte a promuovere il lavoro autonomo, la microimpresa e il franchising. Gli interventi sono rivolti a disoccupati che abbiano intenzione di mettersi in proprio sotto forma di ditta individuale e che abbiano investimenti dichiarati sotto i 25.823 euro (la cifra sale oltre i 129mila euro nel caso di microimprese). Gli incentivi possono essere di tre tipologie: contributi a fondo perduto, prestiti agevolati e servizi di assistenza tecnica e gestionale.
Possono essere finanziate, ai fini di questa tipologia di agevolazione, le iniziative nei settori della produzione di beni, della fornitura di servizi e del commercio e la cui realizzazione avvenga appunto in forma di ditta individuale.
Le domande si presentano a sportello, con tempi d'attesa media di 6 mesi. Per ottenere gli aiuti possono quindi passare anche 12 mesi.
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Decreto legislativo 185/2000
Aggiornamento 26.04.2013
Con comunicato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 24 aprile 2013 l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa ha reso noto l'esaurimento delle risorse finanziarie disponibili concernenti le misure agevolative previste dal decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185.