Taglio ai fondi Ue per il Sud se passa la linea Cameron per il 2014-2020
Il primo ministro britannico David Cameron non sembra disposto ad arretrare nella partita sulla manovra correttiva al bilancio 2012 - che, con un buco da 9 miliardi, non è sufficiente a coprire i pagamenti per Erasmus, coesione, sviluppo rurale e ricerca -, nè tanto meno sul budget 2013, per cui rifiuta l'aumento delle risorse proposto dalla Commissione Ue. E ieri, a Palazzo Chigi, avrebbe tentato di portare anche il premier Mario Monti dalla sua parte: accettando la nostra impostazione, avrebbe detto Cameron, l'Italia risparmierebbe 2 miliardi di euro ogni anno.
In tempi di crisi e di austerity, secondo il primo ministro inglese, anche il bilancio Ue deve essere sottoposto a una cura dimagrante: bloccando l'aumento del budget comunitario, argomenta Cameron, gli stati verserebbero meno e in particolare l'Italia risparmierebbe circa 2 miliardi di euro. La conseguenza, però, sarebbe il taglio dei fondi di coesione per le regioni meridionali.
La strategia del Governo Monti è invece un'altra: ottenere, nell'ambito dei negoziati per le prospettive finanziarie 2014-2020, una riduzione compresa tra uno e due miliardi per riequilibrare quel rapporto che vede il Paese versare all'Unione 6 miliardi in più di quanto riceva attraverso i vari programmi di finanziamento comunitari.
Una situazione condivisa con altri paesi contribuenti netti - Germania, Gran Bretagna e Francia - ma con qualche analogia più tra Roma e Parigi, che non godono delle compensazioni previste invece per Gran Bretagna, Germania, Olanda, Svezia e Austria.
Con la Francia l'Italia sta quindi costruendo un'alleanza sul bilancio per il prossimo settennato: la scorsa settimana i ministri degli Affari europei dei due paesi, Enzo Moavero Milanesi e Bernard Cazeneuve, ne hanno discusso a Roma. Per entrambi, i contributi netti devono essere distribuiti in modo equilibrato, equo e trasparente e il sistema delle compensazioni deve essere rivisto: "Occorre trovare un miglior assetto per questi sconti di cui Italia e Francia non godono", ha dichiarato Moavero.