Agenda digitale: Commissione Ue amplia spettro frequenze 4G

Computer - foto di JuuroUna nuova banda di frequenze da 120 megahertz, attorno alla banda da 2 Ghz, per le tecnologie 4G. Lo ha deciso la Commissione europea, con l'obiettivo di liberalizzare la banda a 2 GHz in tutta Europa e rispondere meglio alla domanda di banda larga. Ma anche per stimolare l'economia, aprendo la strada a nuove opportunità di investimento per gli operatori mobili e a una maggiore velocità nel trasferimento dei dati.

Dal 1999 - quando è stata adottata la decisione 'UMTS', che prevedeva l’introduzione coordinata e progressiva dell'Universal Mobile Telecommunications System nell’Unione entro il 1° gennaio 2002 - la banda terrestre 2 GHz accoppiata (cioè le bande 1920-1980 MHz accoppiate a quelle 2110-2170 MHz) è utilizzata dalla rete 3G.
Ora si tratta di usare quella banda anche per nuovi servizi di comunicazione basati su tecnologie wireless avanzate, come LTE (Long Term Evolution).
Tempi e modalità sono fissati dalla Commissione Ue: le UMTS dovranno fare spazio alla 4G entro il 30 giugno 2014 e gli Stati membri dovranno attenersi a condizioni tecniche armonizzate per rendere possibile la coesistenza delle diverse tecnologie.
“Vorrei che gli Stati membri si attivassero in fretta per modificare le licenze esistenti”, ha auspicato la vicepresidente dell'Esecutivo Ue responsabile per l'Agenda digitale Neelie Kroes, che sta anche valutando una misura di follow-up relativa alla la banda terrestre 2 GHz non accoppiata, quindi 1900-1920MHz e 2010-2025 Mhz, attualmente assegnata alle reti UMTS.

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