Ricerca: sanita’, quando la formazione puo' fare la differenza
Per migliorare la vita dei pazienti e la qualità dei sistemi sanitari europei è necessario puntare sulla ricerca medica e sulla formazione del personale. E’ quanto emerge dal rapporto 'Medical Research Education in Europe', condotto da European Science Foundation (ESF) e European Research Medical Councils (EMRC) in diversi Stati dell'Unione europea, compresa l’Italia.
Dal rapporto emerge un quadro piuttosto eterogeneo sulla ricerca e la formazione in ambito medico, sottolinea Giovanni Pacini, direttore dell’Istituto di ingegneria biomedica di Padova e a capo del team scientifico che ha realizzato l’indagine. Si tratta di un’eterogeneità non sempre favorevole, che rischia di ostacolare la garanzia di cure adeguate ed eque per tutti i cittadini europei.
Tra le sfide principali vi sono:
- mancanza sistemi comparativi idonei al riconoscimento del percorso professionale del personale medico-sanitario,
- curriculum educativi e strategie formative poco innovativi,
- sistemi sanitari poco attraenti per i ricercatori,
- finanziamenti insufficienti per i programmi di dottorato.
Nel rapporto vengono presentate diverse raccomandazioni per superare tali ostacoli, come:
- favorire l’accesso degli studenti e dei ricercatori ai percorsi di training sin dai primi anni di studio,
- integrare i cv con esperienze e competenze individuali, in un’ottica multidisciplinare,
- prevedere un riconoscimento comune - a livello europeo - dei percorsi di formazione e ricerca,
- accrescere le collaborazioni internazionali e la mobilità degli studenti/ricercatori attraverso il finanziamento di programmi ad hoc.
Il riconoscimento delle qualifiche individuali – ha ricordato Pacini – rappresenta uno step importante per migliorare la ricerca medica in Europa, una componente vitale della moderna impresa sanitaria. Rafforzare l’impegno dell’Ue in questo ambito permetterà di tutelare al meglio il diritto alla salute dei cittadini europei, promuovendo al contempo la diffusione di nuove scoperte e innovazioni, indispensabili per la ripresa dell’economia europea.
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Medical Research Education in Europe
