Fondo Ue di adeguamento alla globalizzazione - FEG: 2,6 milioni per industria moto in Emilia
"I lavoratori del settore motociclistico in Italia sono stati duramente colpiti dalla crisi finanziaria ed economica mondiale". Così László Andor, commissario europeo responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, spiega la proposta della Commissione europea di sbloccare 2,6 milioni di euro del Fondo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per agevolare il reinserimento nel mondo del lavoro di 502 lavoratori licenziati da dieci aziende produttrici di motociclette e pezzi di ricambio operanti in Emilia-Romagna.
Istituito nel 2006, il FEG ha finora sostenuto, con un totale di 443,3 milioni di euro, 91mila lavoratori che hanno perso il posto di lavoro per l'impatto dell'apertura dei mercati internazionali.
L'industria europea dei motocicli è tra i comparti più vulnerabili alla concorrenza di produttori asiatici, soprattutto cinesi - già nel 2010 la Cina deteneva il 25% della quota di mercato delle esportazioni a livello mondiale - e in Italia, primo paese europeo per produzione di moto, negli ultimi dieci anni si è registrata una riduzione delle esportazioni pari a oltre il 30% a livello mondiale.
In Emilia-Romagna, in particolare, le conseguenze di questa contrazione si sono tradotte nel licenziamento di 502 lavoratori, prima attivi in aziende di produzione di motociclette e pezzi di ricambio.
"Per l'economia regionale queste soppressioni di posti di lavoro hanno un effetto dirompente", continua il commissario, e le risorse del FEG permetterebbero almeno di finanziare attività di orientamento professionale, di informazione e di riqualificazione per consentire ai lavoratori di acquisire nuove competenze e di trovare più facilmente un nuovo impiego.
Il valore complessivo dell'intervento ammonta a 4 milioni di euro, di cui 2,6 milioni di euro verrebbero dai fondi comunitari. Tocca ora al Parlamento europeo e al Consiglio esprimersi sulla proposta dell'Esecutivo Ue.