Delrio, Anci: usiamo poco e male i fondi europei
BOLOGNA - "Usiamo poco e male i fondi europei e questa è una cosa che assume aspetti parossistici in alcuni casi. Riconosco che il Ministro Barca sta cercando di risolvere questo problema, anche se spero abbia ancora più coraggio di superare alcune resistenze. Non si possono più sprecare le risorse e le grandi opportunità che l'Europa ci offre". Ad affermarlo, nel suo intervento al convegno inaugurale dell'assemblea annuale Anci, in corso dal 17 al 19 ottobre, il suo presidente Graziano Delrio.
In platea, ad ascoltare, una copiosa rappresentanza di sindaci provenienti da tutta Italia e, in prima fila il premier Mario Monti, assieme ai ministri Profumo, Riccardi e al sottosegretario Catricalà.
Qualche minuto dopo, nel suo discorso, il premier Monti ha ricordato lo straordinario stanziamento di 600 milioni di euro che il commissario Johannes Hahn intende proporre per l'emergenza post sisma in Emilia: "la somma più alta mai stanziata per una calamità naturale in Europa".
Delrio dice "basta agli interventi a pioggia, clientelismo regionale vanno archiviati, basta ai micro interventi. Diamo anche noi un contributo progettuale e di proposte all'altezza delle sfide di sviluppo che i nostri territori hanno. Se anche i Comuni hanno responsabilità siamo pronti ad assumerle. Ma è importante agire subito. Liberando intanto dai vincoli del patto quelle opere cofinanziate dai Comuni. E poi un coordinamento nazionale più forte e rigoroso, tempi certi anche immaginando una velocizzazione delle procedure: termini certi per la conclusione delle conferenze dei servizi, migliorare i meccanismi di valutazione di impatto ambientale, stabilire che i capitolati d'appalto disciplinino con precisione l'espletamento delle diverse fasi procedurali, per evitare anche contenziosi".
L'IMU ai Comuni?
Il numero uno dell'Anci, nonchè primo cittadino di Reggio Emilia, si è soffermato anche sul tema scottante dell'IMU, chiedendo maggiore autonomia nella gestione di questa tassa: "Vogliamo autonomia finanziaria basata principalmente sul cespite immobiliare, su cui fondare una gestione finanziaria virtuosa, in modo da responsabilizzare i Comuni su tutti gli aspetti inerenti la gestione di un tributo, che può diventare così importante nel rapporto con il cittadino. La cronaca del 2012 è piena delle varie implicazioni e problematiche che dall’introduzione dell’IMU sono discese. Una disciplina che ha posto problemi di varia natura e che presenta un vizio originario: la condivisione con lo Stato del gettito che di fatto la snatura e ne condiziona la gestione da parte dei Comuni".