Forum Eurasiatico: cooperazione, focus sui rapporti Italia-Russia
Internazionalizzazione, innovazione ed energia saranno i temi chiave della quinta edizione dell’Eurasian Forum innovation and internationalization, in programma dal 18 al 19 ottobre presso il Palazzo della Gran Guardia di Verona. L’evento – organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Intesa Sanpaolo e Gazprombank – intende promuovere programmi congiunti di collaborazione industriale ed economica tra l’Italia e la Federazione Russa. Al forum parteciperanno i principali rappresentanti istituzionali, delle imprese e degli istituti finanziari italiani di Russia, Bielorussia, Ucraina, Kazakistan e Cina.
La 'reginetta' della due giorni veronese sarà la Russia, prima potenza mondiale dell'energia. Secondo le ultime stime dell’Energy information administration (Eia), la Federazione Russa possiede un quarto del totale mondiale dei giacimenti di gas naturale (47.500 miliardi di metri cubi), con un'estrazione giornaliera di 10,2 milioni di barili di petrolio al giorno.
“La Russia punterà entro il 2020 a contenere entro la soglia del 40% il consumo energetico interno, promuovendo con decisione le tecnologie di risparmio energetico e le fonti rinnovabili, che il Governo incentiva con l’obiettivo di passare dall’attuale quota dell’1% al 4,5% nei prossimi anni”, ha dichiarato il presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia e ideatore del Forum, Antonio Fallico.
Il tema sarà approfondito nel corso di diverse sessioni dedicate al risparmio energetico e alle energie rinnovabili, cui parteciperanno: Sergey Chernin, presidente di GazEnergoStroy; Francesca Ferrazza, direzione strategie e sviluppo di Eni; Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia; Wolfgang Skribot, responsabile Energy and infrastructure di Gazprombank; Giuseppe Sammarco, direttore della Fondazione Eni; Carlo Tamburi, direttore della divisione internazionale di Enel; Alexander Karasevich, direttore generale di Gazprom Promgaz; Piergiuseppe Maranesi, sotto-commissario di Enea.
Il Forum proseguirà con altri dibattiti dedicati a: finanziamenti, private equity e venture capital, spazio e telecomunicazioni, trasporti e logistica, tecnologie per l’ambiente e domotica, amministrazioni pubbliche e innovazione.
Le future politiche energetiche e di sviluppo della Federazione interessano direttamente l’Italia, "quinto paese al mondo per volume di scambi con la Russia, dietro solo a Cina, Germania, Paesi Bassi e Ucraina", ha ricordato Fallico.
Nel 2011 - secondo i dati dell’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) - il valore degli scambi ha superato i 27 miliardi di euro (+21% sul 2010) ed è aumentato del 5,1% nei primi sei mesi del 2012, con il record massimo dell'11,6% (quasi 900 milioni di euro) registrato nel mese di giugno. Le esportazioni verso la Russia nella prima metà del 2012 sono cresciute del 9,1%.
"Ma soprattutto Italia e Russia presentano una serie di complementarietà che si stanno rivelando strategiche per lo sviluppo reciproco. E non è un caso che al Forum aderiscano player chiave del sistema paese", ha sottolineato Fallico.
A Verona, infatti, saranno presenti oltre 600 imprese e sono attesi, tra gli altri, il presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, Romano Prodi, il presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, il Ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani.
Tra le novità di quest’anno vi è la partecipazione della Cina, Kazakistan, Ucraina e Bielorussia e l’allestimento di un apposito spazio dedicato alle migliori Pmi innovative e start up, che incontreranno i principali venture capitalist italo-russi.
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