Fisco: presto riforma dell'Iva in Ue e degli adempimenti fiscali in Italia

euroIl commissario europeo per il Fisco e l'Unione doganale, Algirdas Šemeta, ha lanciato una consultazione pubblica con l'obiettivo di riformare l'attuale sistema europeo dei tassi ridotti Iva, in un'ottica di maggiore efficienza e di semplificazione. Tutti gli interessati hanno tempo fino al 4 gennaio 2013 per partecipare. La consultazione fa seguito a una comunicazione sul futuro dell'Iva lanciata dall'esecutivo di Bruxelles alla fine del 2011, approvata dal Consiglio nel marzo di quest'anno.

L'attuale sistema, infatti, rischia di creare delle distorsioni all'interno del mercato unico. Il regime in vigore fissa nei paesi membri un'Iva minima al 15%, ma esiste un elevato numero di deroghe, a secondo del paese membro, che rendono il sistema assai complesso e rischiano di creare problemi, anziché risolverli.

Questi i tre pilastri su cui si basa il riesame del sistema europeo che regola l'Imposta sul valore aggiunto:

  • procedere alla soppressione dei tassi ridotti Iva, che costituiscono un ostacolo al buon funzionamento del mercato interno,
  • procedere alla soppressione dei tassi ridotti su prodotti e servizi il cui consumo è scoraggiato da altre politiche dell'Unione (ad esempio quelli che possono arrecare danno all'ambiente, alla salute e al benessere dei cittadini),
  • i beni e i servizi simili fra loro dovrebbero essere sottoposti allo stesso tasso Iva.

In una direzione simile va anche l'iniziativa lanciata nelle scorse settimane, in Italia, dall'Agenzia delle Entrate per capire quanto gli adempimenti fiscali rappresentino un onere sia in termini di tempi che di costi. Il fisco "complicato" infatti, costa fino a 5 miliardi a imprese e cittadini a causa di adempimenti, dichiarazioni, modelli e certificati da presentare online o su carta. Il censimento del gruppo di lavoro dell'Agenzia delle Entrate, che ha portato all'individuazione di 108 diversi adempimenti fiscali per i contribuenti, cittadini e imprese, ora verrà affiancato dall'individuazione precisa dei tempi necessari e dei costi burocratici. L'Agenzia delle Entrate ha chiesto alle varie associazioni di categoria un contribuito. "Il successo si misurerà – ha scritto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nella lettera ad associazioni e istituzioni - sull'effettiva riduzione degli oneri e dei tempi burocratici per i cittadini e per contribuenti".

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La consultazione europea