Cinema: Tajani e Vassiliou sul futuro dell'industria Ue
Dare un futuro alla fabbrica dei sogni. Questo il punto focale dell'incontro fra il vicepresidente della Commissione europea con delega all'Industria Antonio Tajani, la commissaria alla Cultura Androulla Vassiliou e i rappresentanti del settore cinematografico europeo. Un futuro che si declina in tre parole: competitività, tecnologia e cluster.
A rappresentare l'industria cinematografica europea di fronte ai commissari Ue, anche cinque italiani: Roberto Cicutto, amministratore delegato di Cinecittà - Luce, Pascal Vicedomini, direttore e produttore di Capri film festival, Alessandra Fratini, consigliere dell'associazione italiana dell'industria del cinema, Cristina Priarone, direttore generale di Lazio film commission, e Giampaolo Letta, presidente e amministratore delegato di Medusa Film.
Fra le questioni centrali dell'incontro, tre punti:
- come rafforzare la competitività degli operatori di piccole e medie dimensioni e favorire l’accesso ai capitali;
- come promuovere impianti di produzione competitivi e sviluppare tecnologie avanzate essenziali per il cinema di domani;
- come favorire la creazione di cluster tra poli cinematografici e diversi settori dell'industria.
"Il cinema è una sintesi dei punti di forza dell’economia europea, con l'innovazione e la creatività nel suo codice genetico", ha dichiarato Tajani. Lo dimostrano i numeri: la produzione cinematografica è una delle industrie culturali più dinamiche con 180.000 occupati in Europa.