Approvata la riforma della governance europea
Ieri, la plenaria del Parlamento UE a Strasburgo ha approvato i sei provvedimenti legislativi che costituiscono il cosiddetto 'six pack', ovvero il pacchetto di norme che mira a rafforzare il Patto di Stabilità e la governance economica dell'Unione europea. Previsti vincoli più stretti per gli Stati nella gestione delle finanze pubbliche, nonché poteri più ampi alla Commissione per sanzionare i governi che non ne rispettano le indicazioni.
Obiettivo delle nuove norme è evitare il ripetersi di casi come quello greco e prevenire altre crisi dei debiti sovrani, portando avanti il progetto di una vera unione economica.
A tal fine si stabilisce che:
- il debito pubblico degli Stati dovrà essere ridotto del 5%, ogni anno, per la parte che eccede il 60% del Prodotto Interno Lordo (PIL);
- i Paesi che non ottemperano alle raccomandazioni della Commissione su deficit e debito sovrano dovranno versare all'UE un deposito pari allo 0,2% del PIL, che si trasformerà in multa qualora dovessero continuare a non rispettare tali indicazioni;
- la Commissione sanzionerà anche gli Stati che dovessero ignorare i suoi avvertimenti preventivi sulla correzione di eventuali squilibri macroeconomici, nella misura dello 0,1% del PIL.
Dunque, i Paesi dell'Eurozona, non solo non potranno più ignorare il monito della Commissione quando si verificano deviazioni rispetto agli obiettivi previsti nei bilanci, ma dovranno intervenire con correzioni tempestive quando emergono problemi finanziari, garantire maggiore trasparenza e democraticità del processo decisionale e migliorare la qualità e l'attendibilità delle statistiche.
"Abbiamo varato uno scudo potente e resistente contro future crisi - ha commentato il presidente del Parlamento di Strasburgo, Jerzy Buzek - non possiamo riportare indietro le lancette dell'orologio, ma il pacchetto farà sì che i conti pubblici degli Stati membri siano credibili".
Di seguito le maggioranze raggiunte in Parlamento:
- il rapporto Wortmann-Kool sulla sorveglianza di bilancio e sulle politiche economiche è stato approvato con 354 voti a favore, 269 contrari e 34 astenuti;
- il rapporto Goulard sulla sorveglianza di bilancio nell'eurozona è stato approvato con 352 sì, 237 no, 67 astenuti;
- il rapporto Haglund sulle misure contro gli squilibri macroeconomici nell'eurozona è passato con 395 sì, 63 no e 206 astenuti;
- il rapporto Ferreira sulla prevenzione degli squilibri macroeconomici ha avuto 554 voti a favore, 90 contrari e 21 astenuti;
- il rapporto Feio sulle procedure per deficit eccessivo ha ottenuto 363 sì, 268 no, 37 astenuti;
- il rapporto Ford sui quadri finanziari dei 27 è stato approvato con 442 sì, 185 no, 40 astenuti.
La procedura e le relative sanzioni potranno scattare solo a partire dal 2015. Le nuove norme diventeranno legge dopo l'approvazione dell'Ecofin il 4 ottobre prossimo e la pubblicazione nella gazzetta ufficiale UE, probabilmente entro la fine dell'anno.