Lazio: una carta regionale in aiuto delle famiglie
A tutte le famiglie del Lazio verrà spedita una Family card su cui poter accreditare i servizi che il Piano Famiglia, investendo 60 milioni di euro, mette a disposizione, dal bonus bebè al voucher per la Tagesmutter. E' quanto ha annunciato la presidente Renata Polverini, intervenendo al Family day della Regione, 'Siamo una Famiglia', tenutosi nei giorni scorsi presso il Teatro Fonti di Fiuggi Terme.
"In questo modo - ha sottolineato la governatrice del Lazio - si evitano file e spese inutili creando un rapporto diretto tra la Regione e le famiglie. Non vogliamo mettere in campo solo strumenti e risorse ma evitare che le famiglie debbano affrontare anche la burocrazia che non sempre riesce a dare risposte nell'immediato".
Inoltre ha ricordato come in consiglio regionale, nell'ambito dell'assestamento di bilancio, sia in discussione la norma per riparametrare i posti negli asili nido, al fine di garantire, a settembre prossimo, maggiori disponibilità alle famiglie.
Oltre al Bonus Bebè e al voucher per la Tagesmutter, il Piano famiglia regionale prevede:
- un progetto finalizzato a coinvolgere i privati e a recuperare beni immobili esistenti per velocizzare i tempi di realizzazione dei prossimi asili nido,
- l'abbattimento delle tariffe previste dagli Asili nido comunali o convenzionati,
- il 'Progetto Bimbi in stazione', grazie al quale i genitori pendolari o chi deve spostarsi in treno verso un’altra città per visite mediche o altri generi di commissioni possono lasciare i loro figli al nido della stazione,
- servizi di assistenza domiciliare alle neo-mamme in difficoltà nei primi sei mesi di vita del bambino,
- una serie di progetti di prevenzione per contrastare la violenza sui minori e servizi sia di assistenza psicologica per i bambini e le bambine vittime di maltrattamento, sia di assistenza domiciliare educativa per quei nuclei familiari in cui si rileva un alto grado di disagio,
- un servizio pubblico regionale per le adozioni internazionali,
- un ostello per ospitare i genitori che a causa della separazione si trovano a vivere in condizioni di grande difficoltà economica e senza più una casa,
- corsi di formazione per le badanti per l’ottenimento del titolo di assistenti familiari e dell’iscrizione al Registro regionale.
"E' una Regione che cambia - ha aggiunto Polverini - ed è importante farlo confrontandosi con le associazioni e quanti condividono obiettivi comuni".