UE: in arrivo più risorse per istruzione e formazione
Aumenteranno del 71% i fondi comunitari per i programmi di istruzione e formazione destinati ai cittadini europei, come proposto la settimana scorsa in occasione della pianificazione del budget europeo post-2013. L'aumento delle risorse sarà inoltre accompagnato da una semplificazione organizzativa dei programmi, spesso poco comprensibili agli utenti finali.
Attualmente 7,1 miliardi di euro sono destinati al Lifelong Learning Programme, il programma di apprendimento permanente che comprende:
- il Programma Erasmus per gli scambi interculturali degli studenti universitari,
- il Programma Leonardo Da Vinci per i tirocini formativi,
- il Programma Comenius per la mobilità dei docenti,
- il Programma Grundtvig per la formazione degli adulti.
A questi si aggiungono altre due iniziative, Gioventù in Azione ed Erasmus Mundus, che portano a 8,76 miliardi di euro i fondi assegnati dall'UE all'istruzione e alla formazione dei cittadini.
Con la nuova proposta, che porterà a 15,2 miliardi di euro le risorse comunitarie per l'istruzione, i vari programmi verranno raggruppati sotto un'unica iniziativa, Education Europe Programme, al fine di evitare sovrapposizioni e costi di gestione aggiuntivi tra le azioni.
"I vari programmi sono stati caratterizzati da una proliferazione di progetti su piccola scala", ha affermato il portavoce del Commissario per l'istruzione, Dennis Abbott, "e alcuni di questi dalla mancanza di massa critica che potesse avere un impatto nel lungo termine".
La Commissione ha inoltre proposto di unificare le diverse iniziative sotto un solo brand, Erasmus o New Erasmus, affinché siano riconoscibili ovunque. Capitalizzare la visibilità dell'Erasmus accrescerebbe la consapevolezza del supporto finanziario che la Commissione rivolge all'istruzione, alla formazione dei propri cittadini, hanno dichiarato l'esecutivo dell''UE.
Ma alcuni paventano che la perdita delle diverse denominazioni, come Gioventù in Azione, corrisponda ad un'analoga perdita di risorse.
"Questo non è corretto", ha proseguito un funzionario dell'UE. "Un programma è un mezzo, non un fine: vogliamo focalizzarci sul modo migliore per aiutare i giovani e non sul modo migliore per preservare immutate nel tempo le strutture amministrative esistenti".
"Questi fondi rappresentano un'eccellente notizia per i giovani", ha dichiarato il Commissario per l'istruzione, Androulla Vassiliou. "Attulamente circa 400.000 giovani europei beneficiano delle borse di studio comunitarie per studiare e formarsi all'estero. Ma la domanda è immensa e ogni due richieste siamo costretti a rigettarne una, a causa dell'insufficienza di risorse".
Con il nuovo stanziamento, che sarà discusso il prossimo autunno nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale, l'UE potrà supportare 300.000 giovani in più all'anno. Gran parte delle risorse verrà utilizzata per finanziarie master di ricerca e programmi di mobilità tra i professionisti, grazie anche all'aiuto della Banca europea per gli investimenti (BEI).