Internet: Europa e Giappone insieme per la ricerca sulla rete del futuro
Cooperazione per la ricerca sulla rete internet del futuro, questo il tema principale dell’accordo stipulato tra la Commissione europea e il Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni giapponese. L’innovazione delle reti di nuova generazione sarà oggetto delle prime richieste coordinate in assoluto sulle proposte riguardanti l’Information Technology nel biennio 2012-2013.
Diversi sono gli obiettivi in comune all’Unione e al Paese del Sol Levante in materia di futuro dell’ICT; rispetto a 10 anni fa sono stati ottenuti progressi enormi, e continuiamo ad assistere ogni giorno a trasformazioni del mercato; i nostri computer sono in collegamento tra loro, essi stessi collegano le persone a vicenda e possiamo anche utilizzare internet senza fili e su dispositivi mobili come i cellulari, sempre più simili a mini computer.
Nel breve periodo sarà possibile connettere un numero sempre maggiore di strumenti e oggetti, con un conseguente aumento del flusso di dati. In questa prospettiva risulta fondamentale prevedere una nuova calibratura della capacità di gestione dei dati della rete, sia per quanto riguarda la sua precisione che, tema molto dibattuto in questo periodo, la sicurezza.
Si tratta della prima volta in cui il vice-ministro Tetsuo Yamakawa, e Zoran Stancic, Direttore Generale della Commissione Europea per la Società dell'Informazione e i Media, collaborano per il lancio coordinato di alcune proposte in ambito ICT, nel quadro del recente accordo riguardo la scienza e la tecnologia siglato dalle due parti.
Secondo Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’Agenda digitale, “da qui al 2014 l’economia di Internet raggiungerà il 5,8% del Pil, ossia quasi 800 miliardi di euro, eppure l’era di Internet è appena cominciata. L’Europa deve mobilitare tutti i propri talenti per rimanere all’avanguardia in questo settore, non solo per assicurare la propria competitività in futuro e dare espressione alla creatività, all’innovazione e allo spirito imprenditoriale dei suoi cittadini, ma anche per tutelare i valori europei come riservatezza, apertura e diversità”.
Lavori preparatori della cooperazione
Ricerca giapponese in questo campo