Marche-Abruzzo-Molise: insieme per realizzare una macroarea adriatica
Alla presenza del senatore della Repubblica Mario Baldassarri, è stato presentato il 13 giugno scorso, nella sede di Confindustria Pescara, il progetto dal titolo “Marca Adriatica”, che prevede una partnership tra Molise, Abruzzo e Marche per la creazione di una macroregione accomunata dalla posizione di sbocco sul Mar Adriatico. Tra i participanti all'evento, i presidenti della Regione Molise e della Regione Abruzzo, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo e alcuni vertici di Confindustria Pescara.
Nel corso dell’incontro il presidente della Confederazione industriale provinciale, si è principalmente soffermato sugli aspetti che hanno spinto le amministrazioni a realizzare il progetto. La creazione della macroarea – ha riferito il capo di Confindustria Pescara - conta di mettere in rete circa tre milioni di abitanti e 500 mila imprese, per un Pil totale di 70 miliardi di euro annui.
A preoccupare maggiormente, rispetto alla situazione geopolitica attuale, è l’eccessiva frammentazione, che, a detta del presidente della Regione Abruzzo, si presenta come un vero e proprio “dramma gestionale”. Al riguardo, lo stesso senatore ha sottolineato che, allo stato delle cose, non ci si può permettere di avere, tra le tre Regioni, sessanta sedi universitarie e sei aeroporti e risulta quindi necessario riflettere sul tessuto socioeconomico dell’area adriatica, facendo di quest’ultima una “piattaforma logistica di flussi di globalizzazione”.
Il capo dell’esecutivo abruzzese ha individuato ulteriori punti dolenti dell’attuale sistema di coordinamento interregionale nei settori della sanità e dei rifiuti. Per il resto, ha specificato il presidente, “c'è grande intesa con le associazioni di categoria”.
“Marca Adriatica” si inserisce all'interno di un progetto di cooperazione più ampio, stabilito a livello europeo e relativo alla creazione di una macroregione Adriatico-Ionica che prevede di coinvolgere Slovenia, Croazia, Albania, Bosnia Herzegovina, Serbia, Montenegro, Grecia e, per l’appunto, le regioni italiane adriatiche.
“Oltre che ai Balcani – ha aggiunto il presidente della Regione Abruzzo rispetto a questo ultimo punto - dobbiamo puntare sulla sponda Sud del Mediterraneo che va dalla Turchia al Marocco, che ogni anno registra una crescita del Pil del 4,5 per cento con 325 milioni di abitanti. Sono solo tre ore di volo: per noi sarebbe una piccola Cina”.