Confindustria e sindacati: nuovi obiettivi e trattative all'orizzonte
Alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, Emma Marcegaglia ha tenuto ieri un discorso all’Assemblea di Assolombarda. Durante l’incontro, la presidente di Confindustria ha presentato le tre priorità da perseguire nel corso di questo ultimo anno di mandato: nuovo contratto aziendale, riforma fiscale e snellimento della Confederazione.
L'esigibilità dei contratti è uno degli obiettivi principali sull’agenda, che prevede di estendere a tutti i lavoratori la validità delle intese firmate a livello aziendale dalla maggioranza sindacale. Proprio per sollecitare un tavolo di trattativa in merito, Marcegaglia ha inviato una lettera alle stesse associazioni di categoria, in vista di un incontro da tenersi entro la prossima settimana.
A quella della presidente di Confindustria, ha fatto seguito, nella giornata di ieri, un’altra lettera, stavolta da parte della Uil. L’organizzazione sindacale ha ufficialmente disdetto il Protocollo del 23 luglio 1993 con il quale si gettarono le basi per una nuova politica nazionale in tema di redditi, occupazione, assetti contrattuali, lavoro e sostegno al sistema produttivo.
Rispetto all’esigibilità delle intese, la proposta avanzata da Uil e Cisl prevede l’estensione a tutti i lavoratori, inclusi quelli del privato, della validità dei contratti aziendali firmati da sindacati che rappresentino almeno il 50% più uno degli iscritti. Il progetto ha già ricevuto le critiche del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, secondo cui la priorità, in tema di contratti aziendali e nazionali, è il coinvolgimento di tutti i lavoratori. “Si corre il rischio – ha aggiunto Camusso – di far decidere ad una minoranza di iscritti ai sindacati su contratti che hanno validità per tutti”.
In opposizione alla proposta di Uil e Cisl, la Cgil chiede, invece, che il contratto nazionale sia adattato a livello normativo per rispondere alle esigenze specifiche delle imprese.
In merito alla riforma fiscale, Marcegaglia ha sottolineato la necessità della lotta all’evasione e dei tagli di costi a politica ed “enti inutili”, soprattutto in vista di un alleggerimento delle tasse per imprese e lavoratori, “chi tiene in piedi il paese” – ha specificato l’industriale. In questo senso, l’obiettivo che l’Italia deve cercare di raggiungere è il pareggio del bilancio per il 2014.
Rispetto a questo punto, la presidente di Confindustria ha detto di avere buoni motivi “per pensare che si possa ragionare concretamente”, anche alla luce del colloquio riservato avuto nei giorni scorsi con il Ministro dell’economia, Giulio Tremonti, durante il Convegno dei Giovani di Santa Margherita.
Per ciò che concerne l’obiettivo di una riforma di Confindustria, associata ad una maggiore crescita della imprese, Marcegaglia ha infine evidenziato l’importanza di un percorso verso l’internazionalizzazione degli enti pubblici.