Federalismo fiscale: i nuovi tributi locali del D. lgs. 23-2011 e D. lgs. 68-2011
Il punto sul Federalismo: la nuova fiscalità degli Enti Locali. Questo il titolo del convegno di questa mattina organizzato, presso Palazzo Valentini a Roma, dalla Fondazione Logos PA, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, Provincia di Roma, UPI, Legautonomie, Anci, ed Associazione Nazionale Dottori Commercialisti – Accademia dei Dottori Commercialisti di Roma.
I lavori dell’incontro, presieduto da Loreto Del Cimmuto, direttore di Legautonomie, sono stati aperti da Antonio Rosati, assessore alle Politiche Finanziarie e di Bilancio della Provincia di Roma, che ha manifestato forti preoccupazioni per le numerose variabili e incognite che ancora gravano sugli Enti locali, nell'ambito del contesto difficile in cui versa tutta l'Europa. "Serve efficienza solidale e cooperazione competitiva", questo il suo monito.
Le relazioni introduttive sono state tenute da Roberto Mastrofini, Presidente Fondazione Logos PA, che ha posto l'attenzione sul partenariato fra le Amministrazioni locali e i professionisti, quale elemento chiave del potenziamento e dello sviluppo della Governance pubblica; Bruno Astorre, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, che si è soffermato sull'attività legislativa e amministrativa laziale per attuare la riforma, nonchè sull'impatto che avrà sui Comuni; Antonio Misiani, componente della Commissione Bicamerale Federalismo fiscale, che ha annunciato l'approvazione di sette decreti attuativi del Federalismo fiscale e Piero Cucunato, presidente Commissione Riforme Istituzionali della Provincia di Roma.
Le relazioni tecniche sono state invece affidate a Marco Iacobucci, Ragioniere Generale della Provincia di Roma, per quanto riguarda il Decreto legislativo n. 68/2011 "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonche' di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario", e Francesco Delfino, componente della Commissione Tecnica Paritetica Federalismo fiscale, in merito al Decreto legislativo n. 23/2011 "Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale".
Il Decreto legislativo n. 68/2011, entrato in vigore il 27 maggio scorso, è finalizzato ad assicurare l’autonomia di entrata delle Province ubicate nelle regioni a statuto ordinario e la conseguente soppressione di trasferimenti statali e regionali, innovandone sensibilmente il quadro finanziario e tributario.
Contiene i seguenti capi:
- Capo I Autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario;
- Capo II Autonomia di entrata delle Province;
- Capo III Perequazione ai sensi dell’articolo 13 della legge 42 del 2009 e sistema finanziario delle città metropolitane nelle regioni a statuto ordinario;
- Capo IV Costi e fabbisogni standard nel settore sanitario;
- Capo V Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica;
- Capo VI Norme finali ed abrogazioni.
In particolare, il capo II individua e definisce alcuni aspetti dei principali tributi provinciali (RcAuto, Ipt e addizionale energia elettrica), nonché disciplina la cosiddetta fiscalizzazione dei trasferimenti statali e regionali, e cioè la trasformazione di questi flussi finanziari in compartecipazioni ad altri tributi (statali e regionali), fotografandone anche il processo sperimentale di riequilibrio.
Il Decreto legislativo n. 23/2011, adottato dal Governo nell'esercizio della Legge delega n. 42/2009, definisce le linee strategiche della fiscalità locale ed intende realizzare, mediante l'individuazione di autonome forme di entrata dei Comuni, il superamento del sistema di finanziamento delle spese afferenti alle diverse realtà municipali, finora basato su trasferimenti a carico del bilancio dello Stato ed ancorata al concetto della spesa storica incrementale.
E' caratterizzato da 14 articoli: devoluzione ai comuni della fiscalita' immobiliare, cedolare secca sugli affitti, imposta di soggiorno, addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche, imposta di scopo, imposta municipale propria, imposta municipale secondaria e Fondo perequativo per comuni e province sono le principali novità contenute.