Draghi: ultime Considerazioni finali
Nella giornata di ieri si è tenuto il tradizionale discorso del Governatore della Banca d’Italia all’Assemblea ordinaria dei Partecipanti. Tornare alla crescita, questo il monito delle sue ultime Considerazioni finali prima del passaggio alla Bce. Gli strumenti necessari per raggiungere questo obiettivo consistono nella riduzione delle aliquote fiscali, nel pareggio del bilancio e nella diminuzione della spesa pubblica.
Per Mario Draghi, pronto ad assumere la carica di Presidente della Bce, le aliquote che gravano sui redditi dei lavoratori e sulle imprese andrebbero ridotte “in misura significativa”, compensando il minor gettito con ulteriori recuperi di evasione fiscale. Fondamentale il controllo dei bilanci pubblici, l'obiettivo di pareggio di bilancio nel 2014, l’anticipazione a giugno della definizione della manovra correttiva 2013-2014 che dovrà essere “tempestiva, strutturale” e l’ulteriore contrazione, di oltre il 5 per cento nel triennio 2012-2014, della spesa primaria.
Infine, il Governatore si è espresso favorevolmente nei riguardi del federalismo fiscale, a patto che “i nuovi tributi locali siano compensati da tagli di quelli decisi centralmente e non vi si sommino e che si preveda un serrato controllo di legalità sugli enti”.
Plauso a Draghi dal mondo imprenditoriale e sindacale: tra le personalità, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, condivide appieno l'analisi e le proposte del Governatore per risolvere i problemi del Paese, così come Luca Cordero di Montezemolo, ex numero uno di Confindustria e presidente della Ferrari. Il presidente della Bnl, Luigi Abete, sottolinea soprattutto il richiamo del successore di Trichet alla necessità di un intervento rapido e multi settoriale. Stesso apprezzamento giunge da parte di Raffaele Bonanni (Cisl), Susanna Camusso (Cgil) e Luigi Angeletti (Uil).
Dal mondo della politica arrivano note di apprezzamento per le parole del Governatore da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, che, in riferimento all’argomento “giovani”, condivide la convizione di Draghi che i livelli di apprendimento debbano essere alzati tramite il passaggio dallo statuto dei lavoratori ad uno statuto dei lavori.
Stefano Fassina, responsabile “Economia e Lavoro” del Partito Democratico, concorda con Draghi sullo stabilire che la vera emergenza in Italia siano la crescita dell'economia, la produttività di sistema e le riforme strutturali. Anche il vicepresidente dei deputati dell'Udc, Gian Luca Galletti, esprime totale apprezzamento per le parole del futuro Presidente della Bce.