Decreti omnibus e anti-scalate: sotto esame alle Camere
Riprenderà domani a Montecitorio il dibattito sul decreto 34 omnibus, che contiene novità importanti sul Fondo unico per lo spettacolo, gli intrecci stampa-tv, lo spettro radioelettrico, la partecipazione della Cassa depositi e prestiti in società di rilevante interesse nazionale. Al Senato, invece, proseguirà l'esame del decreto 26 anti-scalate.
Con il decreto ominbus, passato al vaglio del Senato lo scorso aprile, i senatori hanno portato a 149 milioni di euro le risorse del Fus autorizzando:
- la spesa di 80 milioni di euro annui per la manutenzione,
- la spesa di 7 milioni di euro annui per interventi a favore di enti ed istituzioni culturali.
Per l'area archeologica di Pompei, invec, è previsto un programma straordinario e urgente di interventi conservativi di prevenzione, manutenzione e restauro.
In merito alla razionalizzazione dello spettro radioelettrico il decreto prevede le seguenti scadenze:
- il 30 settembre 2011 per stabilire il calendario definitivo per il passaggio alla trasmissione televisiva digitale terrestre,
- il 30 giugno 2012 per assegnare i diritti di uso definitivi relativi alle frequenze radiotelevisive.
Rispetto agli impianti nucleari, invece, vengono sospese per un anno le disposizioni previste dal decreto legislativo 31-2010 sulla localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
Al fine di ampliare l'oggetto sociale di Cassa depositi e prestiti, il testo stabilisce che CDP S.p.A. potrà assumere partecipazioni in società di "rilevante interesse nazionale" attraverso:
- veicoli societari,
- fondi di investimento partecipati da CDP S.p.A. ed eventualmente da societa' private o controllate dallo Stato o enti pubblici.
Per i soggetti che esercitano l'attività televisiva in ambito nazionale su qualunque piattaforma e che, sulla base dell'ultimo provvedimento di valutazione del valore economico del sistema integrato delle comunicazioni, hanno conseguito ricavi superiori all'8% di detto valore economico e per i soggetti che, anche attraverso società controllate o collegate, hanno ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche superiori al 40% dei ricavi complessivi di quel settore, viene posto il seguente divieto: non potranno essre acquisite prima del 31 dicembre 2012 partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di giornali quotidiani.
Considerando gli eventi sismici del 2009 che hanno colpito l'Abruzzo, il decreto modifica il parametro annuale sulle spese sostenute per il personale con contratti a tempo determinato o di collaborazione coordinata e continuativa dalle aziende sanitarie abruzzesi.
Il decreto anti-scalate che sarà esaminato a Palazzo Madama, invece, prevede misure urgenti per garantire l'ordinato svolgimento delle assemblee societarie annuali.
Il testo fa slittare da 120 a 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio 2010 i termini per la convocazione dell'assemblea annuale di alcune tipologie di società quotate, anche nei casi in cui tale possibilità non è prevista dallo statuto. Il provvedimento consente alle società che hanno pubblicato entro il 27 marzo scorso l'avviso di convocazione dell'assemblea, di rinviarla a nuova data, in presenza di determinate condizioni.
La misura, definita a seguito dell'aumento della quota di Lactalis in Parmalat, ha consentito a Parmalat di far slittare l'assemblea annuale a fine giugno, evitando che Lactalis ne potesse assumere il controllo nominando la maggioranza dei consiglieri.
Il provvedimento non aiuta la sopravvivenza delle aziende, ha affermato il presidente di Tod's, Diego Della Valle. "E' il mercato che deve funzionare, più che preoccuparci di qualche azienda che viene a fare affari in Italia dobbiamo preoccuparci di fare noi buoni affari all'estero, in giro per il mondo".