A Budapest il primo incontro della task force UE sull'eHealth
Approfittare del potenziale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per diffondere l'eHealth in Europa e garantire ai pazienti strumenti innovativi di assistenza sanitaria e sociale. E' questo l'obiettivo della task force riunitasi oggi, nell'ambito della eHealth week in programma a Budapest dal 10 al 12 maggio.
Il primo piano di azione comunitaria in materia di eHealth è stato lanciato nel 2004, mentre nel 2010 due iniziative faro della strategia Europa 2020, Agenda digitale europea e Unione dell'Innovazione, hanno avviato nuove azioni per assicurare alle persone non autosufficienti assistenza e una vita dignitosa e autonoma attraverso le TIC.
Il mese scorso, inoltre, la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sull'eHealth, i cui risultati contribuiranno all'elaborazione del piano d’azione 2012-2020 atteso per la fine dell'anno.
La task force si inserisce in questo percorso con l'obiettivo di individuare le opportunità aperte dall'innovazione in materia di salute, invecchiamento attivo, diritti dei pazienti e sostenibilità dei sistemi sanitari. Dal momento che le strutture ospedaliere non stanno ancora sfruttando adeguamente le tecnologie già disponibili, il fine è anche quello di rendere visibili i miglioramenti che l'eHealth può offrire nella diagnosi, come nella prevenzione e nella cura delle malattie.
A questo proposito il commissario europeo responsabile della politica sulla salute, John Dalli, ha dichiarato: "L'Europa ha evidentemente bisogno di avvalersi del potenziale di eHealth per offrire ai pazienti soluzioni concrete: gli strumenti innovativi utilizzati per gestire le malattie croniche e l’uso della telemedicina per ridurre l’impatto della carenza di personale sanitario sono esempi dell’enorme valore aggiunto delle TIC in materia di salute. È essenziale che la nostra iniziativa venga integrata da sistemi TIC e strumenti medici interoperabili, per garantire ai pazienti il diritto all’assistenza sanitaria transfrontaliera".