Umbria: intesa col Ministero dell'Ambiente contro il rischio idrogeologico
Ammontano a circa 48 milioni di euro le risorse messe a disposizione per contrastare il rischio idrogeologico nell'ambito dell'accordo di programma sottoscritto tra la Regione Umbria e il ministero dell'Ambiente. I fondi, provenienti in parte dal ministero e dalla Regione e in parte dal Fondo per le aree sottosviluppate (FAS 2007/2013), permetteranno l'avvio di una serie di interventi per la sicurezza, di cui 8 di immediata realizzazione.
Il programma è stato concordato con gli enti locali, tenendo conto delle situazioni di particolare emergenza, e prevede un totale di 19 interventi, di cui 10 strutturali e 9 per mitigare il rischio di frane.
Tra le azioni previste figura il terzo stralcio della messa in sicurezza della città di Terni e della zona industriale di Terni-Narni, finanziato in buona parte con fondi regionali e che riguarda il fiume Nera, il bacino del torrente Tresa nel territorio di Città della Pieve, la zona industriale della Paciana e alcuni abitati nei comuni di Foligno e Spello.
Grazie alle risorse ministeriali, pari a 24 milioni di euro, saranno invece realizzati interventi sui bacini del fiume Tevere e del lago Trasimeno e per la mitigazione del rischio di frane in diverse località.
L'attuazione dell'accordo è affidata al prefetto Vincenzo Santoro, in qualità di commissario "ad acta", che ha spiegato: "si tratta di interventi che hanno il primario compito di mitigare il rischio idrogeologico là dove è più critico, non certo eliminarlo del tutto". Spetterà quindi alle amministrazioni locali garantire il monitoraggio e la manutenzione delle opere.