Arriva il Decreto Omnibus: ecco cosa prevede

Photocredit: Presidenza Consiglio dei Ministri - Immagini messe a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 ITCome ampiamente anticipato nei giorni scorsi, prima della pausa estiva il Governo ha approvato un decreto omnibus che prevede diverse misure fiscali ed economiche. Tra queste si segnalano l’aumento delle risorse per il tax credit ZES unica, i nuovi fondi per il turismo montano sugli Appennini e per l'internazionalizzazione delle imprese in Africa.

Rinnovabili, approvato in CDM il decreto per semplificare le procedure

Quello approvato dal Consiglio dei Ministri (CdM) del 7 agosto è, dunque, un potpourri di misure che intervengono su ambiti molti diversi tra loro che vanno dallo sport, al turismo alla cultura, passando per gli investimenti al Sud e la ricerca, solo per citarne alcuni.

Nuovi fondi per il credito d’imposta ZES unica

Una delle misure più rilevanti del DL Omnibus è rappresentata senza dubbio dallo stanziamento di 1,6 miliardi aggiuntivi per il tax credit relativo alla Zona economica speciale Sud per l’anno 2024.

Risorse che si vanno a sommare agli 1,8 miliardi già stanziati e che puntano a risolvere le problematiche e le polemiche emerse nel corso del primo anno di sperimentazione della ZES unica, il cui credito d’imposta sarebbe stato caratterizzato da un tiraggio di risorse senza precedenti, con un conseguente riparto di fondi, per ciascun beneficiario, molto basso.

Un condizionale d’obbligo, secondo il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, che ha più volte sottolineato come l'effettivo importo delle risorse richieste dalle imprese potrà essere davvero calcolato solo dopo il 15 novembre, data entro cui le aziende saranno tenute a realizzare gli investimenti per i quali hanno per ora “prenotato” le risorse.

Un tassello del quadro non banale che fà sì che gli operatori economici che hanno già presentato la documentazione prevista dovranno inviare - dal 18 novembre al 2 dicembre 2024 - una comunicazione integrativa attestante l’avvenuta realizzazione degli investimenti già indicati entro il termine del 15 novembre 2024. 

In arrivo nuovi contributi per il turismo delle neve sugli Appennini

Il decreto Omnibus ha previsto anche lo stanziamento di 13 milioni di euro per le imprese turistiche degli appennini, danneggiate dalla diminuzione delle nevicate nella scorsa stagione sciistica.

Nello specifico, fanno sapere dal Ministero del turismo (MiTur), i destinatari del provvedimento sono:

  • gli esercenti attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, nonché di preparazione delle piste da sci;
  • i noleggiatori di attrezzature per sport invernali;
  • i maestri di sci, iscritti negli appositi albi professionali, e delle scuole di sci presso le quali questi operano;
  • le agenzie di viaggio;
  • i tour operator;
  • i gestori di stabilimenti termali;
  • le imprese turistico-ricettive e imprese di ristorazione;

operanti nei Comuni dei comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica che, nel lasso di tempo preso in considerazione (1° novembre 2023 - 31 marzo 2024), hanno subito una riduzione dei ricavi non inferiore al 30% rispetto a quelli registrati nella stagione precedente (1° novembre 2021 - 31 marzo 2022).

Maggiori informazioni dovrebbero arrivare a fine settembre. Il MiTur fa sapere, infatti, che entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il dicastero individuerà i Comuni interessati dalla misura, definendo i criteri per la quantificazione del sostegno, le procedure di erogazione, le modalità di ripartizione e assegnazione, le procedure di verifica, controllo e revoca.

Finanziamenti esenti da garanzie per le imprese che operano in Africa

Il provvedimento interviene anche sulla nuova misura di SIMEST per il potenziamento della presenza delle imprese italiane sui mercati africani, prevista dal DL 89/2024 approvato definitivamente qualche giorno fa dal Parlamento.

Nel comunicato stampa sul DL Omnibus rilasciato da Palazzo Chigi, infatti, si legge che il decreto rende “esenti da garanzia, a domanda del richiedente, le domande di finanziamento agevolato relative delle imprese che stabilmente sono presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano (articolo 10, comma 1, del decreto-legge 29 giugno 2024, n. 89 e fondo di cui all’articolo 2, primo comma, del decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251) presentate fino al 31 dicembre 2025”.

Per maggiori informazioni: La misura SIMEST per le imprese che operano in Africa

Università e istruzione

Diversi provvedimenti inseriti nel decreto Omnibus riguardano anche la scuola, l’università e la cultura.

Per quanto concerne gli atenei, il decreto mette a disposizione delle attività di ricerca 50 milioni di euro del fondo per il finanziamento ordinario delle Università statali.

Per la scuola (ma anche per l’università), invece, il provvedimento estende anche per l’anno scolastico e per l’anno accademico 2024-2025 la tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.

Infine il DL Omnibus ha previsto anche due appositi stanziamenti per le città di Napoli e Gorizia. Nel primo caso si tratta di 1 milione di euro destinato al neo-istituito Comitato nazionale “Neapolis 2500”, creato in vista del venticinquesimo centenario della fondazione dell’antica Neapolis. Nel secondo caso, invece, il decreto ha previsto 3 milioni di euro al fine di sostenere la realizzazione degli eventi culturali nell’ambito delle iniziative per Gorizia, capitale europea della cultura 2025.

Flat tax e decreto Omnibus

Il provvedimento contiene anche una serie di misure di natura fiscale. Tra queste si segnala l'innalzamento, da 100mila a 200mila euro annui, dell’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero realizzati da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia, ai fini dell’articolo 43 del codice civile, successivamente alla data di entrata in vigore del decreto.

Fondo emergenze e Scampia

Infine, da un lato il decreto incrementa di 150 milioni di euro per l’anno 2024 la dotazione del Fondo per le emergenze nazionali (FEN), per le finalità generali; dall’altro, stanzia oltre 3 milioni di euro per il Comune di Napoli da destinare a contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari detentori delle unità immobiliari del complesso edilizio denominato “Le Vele”, Vela celeste B, dell’area di Scampia, oggetto di provvedimenti di sgombero per inagibilità adottati dalle competenti autorità in conseguenza del crollo verificatosi il 22 luglio scorso.

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