Bruxelles riceve la richiesta di pagamento della sesta rata PNRR dell'Italia

Foto di Pixabay da PexelsL'Italia ha presentato alla Commissione europea la richiesta di pagamento della sesta rata del PNRR da 8,5 miliardi di euro. Rata al centro il 24 giugno dell'ultima cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha passato in rassegna il conseguimento dei 37 obiettivi previsti, tra milestone e target, composti sia da investimenti che da riforme. 

Cosa prevede il DL Coesione?

L'Italia è il primo paese europeo a presentare la richiesta di pagamento della sesta rata PNRR. La conferma arriva dalla Commissione europea, che ora valuterà la richiesta per poi inviare la sua valutazione preliminare sul raggiungimento di milestone e target al Comitato economico e finanziario del Consiglio.

Sesta rata PNRR da 8,5 miliardi

Presieduta dalla premier Giorgia Meloni, alla presenza di ministri e sottosegretari preposti, oltre che dell’ANCI, dell’UPI e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, la Cabina di regia del 24 giugno ha preso atto dello stato di attuazione degli obiettivi previsti nella sesta rata, i cui numeri - ha spiegato il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione ed il PNRR, Raffaele Fitto - “confermano che siamo pienamente entrati nella Fase 2 del PNRR, quella della concreta messa a terra degli investimenti per dare forma all’Italia di domani”.  

La Cabina di regia, che ha fatto seguito al confronto tecnico con la Commissione europea della settimana precedente, ha confermato il raggiungimento delle 24 milestone e dei 13 target connessi alla sesta rata da 8,5 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi di euro in sovvenzioni e 6,9 ​​miliardi di euro in prestiti.

Tra gli obiettivi figurano anzitutto numerosi investimenti strategici, come:

  • la realizzazione di infrastrutture per il potenziamento del trasporto del gas (Linea Adriatica),
  • la formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale, 
  • i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0, 
  • l’avvio delle opere infrastrutturali nell’ambito della ZES del Mezzogiorno, 
  • il rinnovo della flotta per il comando nazionale dei Vigili del Fuoco, 
  • la digitalizzazione dei parchi nazionali, 
  • il piano di potenziamento delle infrastrutture sportive scolastiche, 
  • la tutela e la valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, 
  • la transizione ecologica con l’implementazione degli impianti per la produzione di energia elettrica nei settori agricolo/agroindustriale (agrisolare), 
  • la bonifica delle discariche abusive e la conseguente cancellazione delle procedure di infrazione, 
  • il potenziamento dei collegamenti ferroviari nel Mezzogiorno, 
  • l’ultimazione delle procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi, all’istituzione del polo del turismo digitale (Digital Tourism Hub),
  • la digitalizzazione della Guardia di Finanza, che rafforzerà il presidio di trasparenza e legalità sul Piano. 

Fronte riforme, invece, si va dalla semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili alla riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione e delle autorità sanitarie, fino al quadro legislativo in materia di appalti pubblici e alla legge quadro dedicata alle persone con disabilità.

All'invio della richiesta di pagamento della sesta rata, mentre sono in corso le verifiche propedeutiche al pagamento della quinta, seguirà nei prossimi giorni, ha anticipato Fitto, la convocazione della "Cabina di regia per avviare l’attività di verifica e rendicontazione dei 69 traguardi ed obiettivi della settima rata, pari a 18,2 miliardi di euro".

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