UE: nuove norme per favorire i servizi internet senza fili ad alta velocità
La Commissione europea ha adottato una decisione relativa all'armonizzazione delle condizioni tecniche d'uso della banda di frequenze 790-862 MHz per i sistemi terrestri in grado di fornire servizi di comunicazioni elettroniche nell'UE. L'obiettivo delle nuove norme tecniche è contribuire alla diffusione dei servizi internet senza fili ad alta velocità, evitando interferenze dannose.
La gestione dello spettro radio in Europa rimane di competenza degli Stati membri, ma il coordinamento a livello di UE è necessario perché le nuove applicazioni senza fili sono per la maggior parte servizi per il mercato di massa che, per essere sostenibili sotto il profilo commerciale, dipendono dalle economie di scala e dai vantaggi del mercato unico (i dispositivi e i servizi, cioè, devono funzionare in tutti gli Stati membri).
La decisione adottata dalla Commissione prevede che tutti gli Stati membri che decidono di mettere a disposizione la banda a 790-862 MHz (la cosiddetta banda a 800 MHz) per servizi diversi dalla telediffusione debbano rispettare norme tecniche armonizzate, in modo da poter utilizzare le apparecchiature di radiocomunicazione (come gli apparecchi telefonici o le stazioni di base che utilizzano tale banda) per le reti a banda larga senza fili, come la tecnologia mobile di quarta generazione (ad esempio LTE o Wimax per la trasmissione in streaming di video di alta qualità on demand a telefoni cellulari o smart phone e ad altri dispositivi, senza interruzioni).
Tuttavia, per il momento non si richiede espressamente che gli Stati membri mettano la banda a 800 MHz a disposizione per i servizi di comunicazione elettronica, ma la Commissione sta valutando se avanzare tale proposta nel prossimo programma strategico in materia di spettro radio, che terrà conto di una recente consultazione in materia e del vertice sullo spettro organizzato dalla Commissione e dal Parlamento europeo il 22 e 23 marzo scorsi.
Si ritiene che una gestione coordinata dello spettro radio nella banda a 800 MHz potrebbe dare all'economia dell'UE un impulso economico pari a 44 miliardi di euro e contribuire al raggiungimento dell'obiettivo della strategia UE 2020 di fornire la banda a larga ad alta velocità a tutti entro la fine del 2013 (con velocità gradualmente crescenti fino a raggiungere 30 Mbts e oltre nel 2020).
Fino ad ora nella maggior parte degli Stati membri la banda a 800 MHz è stata utilizzata per la diffusione della TV terrestre.
Le nuove norme stabiliscono le condizioni per l'attribuzione di circa un quarto delle frequenze che saranno disponibili quando tutti gli Stati membri passeranno dalla telediffusione analogica a quella digitale.
I Paesi UE dovrebbero completare il passaggio dalla televisione analogica al digitale terrestre entro la fine del 2012. Questo passaggio libererà una quantità di spettro senza precedenti, noto come "dividendo digitale".
A tal proposito, la Commissione sta elaborando un programma strategico in materia di spettro radio che terrà conto degli altri elementi del dividendo digitale e che potrebbe prevedere anche una data entro la quale tutti gli Stati membri dovranno mettere a disposizione la banda a 800 MHz.
Gli esperti del settore delle telecomunicazioni stimano che l'infrastruttura necessaria per assicurare la copertura della banda larga mobile utilizzando la banda a 800 MHz costerà all'incirca il 70% in meno rispetto alle radiofrequenze utilizzate attualmente per la tecnologia mobile di terza generazione (UMTS).
I minori costi derivanti dal dispiegamento di queste reti spingeranno gli operatori ad investire di più, comportando la necessità di una maggiore copertura geografica dei servizi a banda larga senza fili.