La carica dei piccoli: commercianti e artigiani verso la confederazione
"Le imprese bruciano un punto di Pil per gestire le pratiche burocratiche. Il provvedimento sulla semplificazione è un ulteriore passo avanti per liberare le imprese da costi e adempimenti e per raggiungere l'obiettivo europeo di ridurre tali oneri del 25% entro il 2012, ma restano ancora molte cose da fare per semplificare la vita degli imprenditori". Ad affermarlo, oggi, il segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, in un’audizione in commissione Affari costituzionali a Montecitorio sul disegno di legge per la semplificazione della pubblica amministrazione.
Questo testo normativo su iniziativa del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, va a incidere su questioni importanti per l’imprenditoria, come la semplificazione della tenuta dei libri e dei registri sociali, la comunicazione unica per la nascita di un’impresa, la semplificazione degli adempimenti degli operatori del turismo e la liberalizzazione di alcuni aspetti dell’attività edilizia.
Fumagalli, facendosi portavoce delle cinque associazioni del cosiddetto “Patto Capranica” (che comprende, oltre a Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Casartigiani), ha rilevato che “sono ancora troppo lenti i tempi di attuazione di alcune misure di semplificazione, come ad esempio la comunicazione unica per l'avvio d'attività d'impresa e i regolamenti attuativi per l'Impresa in un giorno, che prevedono al riforma dello Sportello unico e l'avvio dell'Agenzia per le imprese”.
In vista dell’evento che le riunirà a Roma all’Auditorium Parco della Musica il prossimo 10 maggio, si fa sempre più compatto il fronte delle associazioni di categoria di artigiani e commercianti, che in futuro potrebbero rappresentare la “Terza via” alternativa a Confindustria e ai sindacati. In quella occasione nascerà ufficialmente una confederazione che avrà il compito di arrivare a tutti i tavoli delle trattative, a partire da quelle governative, con un’unica voce per portare le istanze di artigiani, commercianti, operatori del turismo e delle imprese con meno del 20 addetti che rappresentano il 95% delle aziende italiane. Un progetto che dopo quattro anni di dibattiti e trattative sta finalmente per decollare.
L'idea era partita nel 2006 quando i cinque avevano firmarono il Patto del Capranica, dal nome dell'ex cinema romano che ospitò la prima manifestazione congiunta. A presiedere la confederazione con tutta probabilità sarà Carlo Sangalli, già numero uno di Unioncamere dal 2000 al 2006. In linea con la tendenza attuale verrà lanciata una fondazione-think tank a sostegno della confederazione – chi non ne ha aperta una? - per il cui mentore è stato fatto il nome dell’onnipresente Giuseppe De Rita.