Bollettino Banca d'Italia: ripresa dell'industria, ma ristagnano i consumi
Dai dati risulta una ripresa dell'attività industriale, con un aumento dell’indice degli ordinativi dell’industria dell’1,3% nella media dei tre mesi terminanti in gennaio, rispetto al trimestre terminante in dicembre e un andamento simile dall’indicatore PMI del settore manifatturiero.
D'altra parte ristagnano ancora gli investimenti produttivi, prosegue la caduta nel comparto delle costruzioni e peggiora la competitività delle imprese italiane, che tuttavia segna un lieve recupero, grazie al deprezzamento dell’euro, tra fine 2009 e inizio 2010.
La situazione delle famiglie risente naturalmente della crisi produttiva in termini di occupazione e riduzione del reddito disponibile, sceso di oltre due punti percentuali rispetto al 2008, e produce a sua volta un ristagno dei consumi, soprattutto per quanto riguarda gli acquisti di beni semidurevoli (-2,2 per cento sul trimestre precedente) e durevoli (-1,4 per cento, nonostante gli incentivi alla rottamazione scaduti a dicembre).
Nel 2009 si è assistito ad una forte contrazione dei volumi esportati (19,1%) cui hanno contribuito tutti i settori della manifattura, in particolare quelli della meccanica, dei beni tradizionali del “made in Italy” e dei mezzi di trasporto. Nella seconda parte dell'anno però è cominciata una ripresa del commercio con l’estero, confermata dai dati relativi al mese di gennaio e, limitatamente agli scambi in valore con i paesi esterni all'Unione europea, al mese di febbraio.
IL MERCATO DEL LAVORO
Continua a salire il tasso di disoccupazione, raggiungendo l’8,5% in febbraio e interessando soprattutto i giovani, colpiti per il 28,2%. La lieve ripresa dell’offerta di lavoro registrata nell'ultimo trimestre (0,2% rispetto a quello precedente) è legata ad una maggiore partecipazione delle donne in età lavorativa.
LA DINAMICA DEI PREZZI
Se si assiste ad una debole risalita dell’inflazione al consumo, scesa nella media del 2009 allo 0,8% a causa del calo della componente energetica e della marcata decelerazione dei prezzi dei prodotti alimentari, la dinamica delle componenti di fondo rimane debole. Le aspettative di inflazione per il 2010 confermano il trend registrato lo scorso anno.
LE BANCHE
Risulta differenziata in base alle diverse categorie di intermediari la dinamica del credito, che vede una contrazione del -4,1% del credito concesso dai primi cinque gruppi bancari italiani, contro un’espansione del 2,1% relativamente agli altri intermediari. Secondo una recente indagine sul credito bancario in area euro, si è arrestato l’irrigidimento delle condizioni di offerta del credito e l’indagine mensile dell’ISAE ha segnalato in marzo che le difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese permangono, ma in misura meno acuta rispetto ai mesi precedenti.
IL MERCATO FINANZIARIO
L'indice generale della Borsa italiana risulta mediamente stabile, senza cambiamenti di rilievo nella redditività delle società quotate, né differenziazioni significative tra i vari settori. Positiva, grazie ai fondi di diritto estero, la raccolta netta dei fondi comuni, pari a 7,6 miliardi nel quarto trimestre del 2009, mentre quelli di diritto italiano sono tornati a registrare deflussi netti.
LA FINANZA PUBBLICA
L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche è salito al 5,3% del PIL, 2,6 punti in più rispetto al 2008, un risultato in linea con le stime riportate nel Programma di stabilità dello scorso gennaio e riconducibile alla crisi economica nella misura in cui riflette la crescita della spesa primaria e la flessione delle entrate. Per il 2011 e il 2012 gli obiettivi per il disavanzo indicati nel Programma sono pari, rispettivamente, al 3,9 e al 2,7% del PIL, in accordo con la scadenza del 2012 posta dal Consiglio della UE per rientrare dalla situazione di disavanzo eccessivo.