Il Parlamento UE adotta lo strumento di sostegno tecnico al Recovery fund
Nell'ambito delle misure volte a promuovere la ripresa dalla crisi Covid-19, l'obiettivo dello strumento di sostegno tecnico è aiutare gli Stati membri a predisporre i propri Recovery Plan.
Recovery and resilience facility: cos'è e cosa prevede
Dopo l'intesa con il Consiglio raggiunta lo scorso 16 dicembre, il Parlamento europeo ha adottato il regolamento che introduce lo strumento di sostegno tecnico (Tsi, Technical Support Instrument) al Recovery fund, con 540 voti favorevoli, 75 contrari e 77 astensioni.
Il dispositivo rappresenta un punto di riferimento per i Paesi membri dell'UE nella definizione dei propri Piani di ripresa e resilienza, che - nel rispetto delle esigenze di riforma e di investimento nazionali e delle raccomandazioni specifiche per ogni Stato membro - stabiliscono la programmazione dei fondi europei del Recovery and resilience facility.
Il regolamento dovrà essere approvato formalmente anche dal Consiglio ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione.
Recovery fund: la guida di Bruxelles per i Piani nazionali di ripresa e resilienza
Cos'è lo strumento di sostegno tecnico?
Lo strumento di sostegno tecnico - il successore del programma di sostegno alle riforme strutturali - garantirà che la Commissione possa continuare a fornire consulenza mirata e che gli Stati membri dispongano della capacità istituzionale e amministrativa necessaria a elaborare e attuare riforme a favore della crescita.
Più specificamente, lo strumento di sostegno tecnico assisterà le autorità nazionali nella preparazione, modifica, attuazione e revisione dei loro Recovery Plan.
Nel testo concordato si dice che lo strumento di supporto tecnico sosterrà la ripresa economica, promuovendo la coesione economica, sociale e territoriale; le transizioni digitali e verdi, compresa la biodiversità e l'attuazione degli obiettivi climatici. Insieme a questi temi centrali, viene individuato un elenco di azioni chiave da realizzare, tra cui:
- la digitalizzazione delle strutture amministrative e dei servizi pubblici, in particolare la sanità, l'istruzione o la magistratura;
- la creazione di politiche di riqualificazione per il mercato del lavoro;
- la costruzione di sistemi di assistenza resilienti.
Un unico archivio pubblico online, gestito dalla Commissione europea, fornirà le informazioni sulle azioni che rientrano tra le competenze dello strumento di sostegno tecnico. Le riforme sostenute dallo strumento dovrebbero rispondere efficacemente alle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per ogni paese.
Il budget complessivo sul quale lo strumento potrà contare ammonta a 864 milioni di euro a prezzi correnti nel periodo 2021-2027. Al fine di ricevere supporto tecnico, ogni Stato membro dovrà presentare una richiesta alla Commissione entro il 31 ottobre di ogni anno, identificando le aree politiche su cui si concentrerà.
Inoltre, per garantire una tempestiva disponibilità di risorse e una risposta immediata in caso di urgenza o imprevisti, fino al 30% dello stanziamento annuale dovrebbe essere riservato alle misure speciali.
A proposito di trasparenza, il Parlamento ha richiesto di ricevere relazioni annuali dalla Commissione e dal Consiglio. Un archivio pubblico online raccoglierà tutte le informazioni e gli aggiornamenti sullo strumento tecnico.