UE: il Quadro di valutazione dei mercati dei beni di consumo
Dal Quadro di valutazione del 2009 risulta che:
- il 29% dei consumatori ha effettuato acquisti in un altro Paese dell'UE (25% nel 2008) e il 25% dei commercianti ha venduto in un altro paese dell'UE (20% nel 2008);
- il 34% dei consumatori dell'UE ha acquistato on-line beni o servizi da rivenditori nazionali (28% nel 2008), ma soltanto l'8% ha ordinato beni o servizi in altri paesi dell'UE (6% nel 2008);
- il 36% dei consumatori è stato vittima di pubblicità e offerte fraudolente, mentre tra i commercianti solo il 20%.
In Italia, rispetto al 2008, è aumentata la fiducia dei consumatori nelle autorità pubbliche per la protezione dei propri diritti in quanto consumatori, dal 43% al 54,9%; inoltre, è diminuito il numero dei consumatori (dal 28% al 27%) e dei commercianti (dal 36,6% al 20,8%) che considerano insicuri determinati prodotti. I media, infine, risultano avere una forte influenza sul comportamento dei consumatori italiani, i quali cambiano la propria opinione (sulla base del messaggio mediatico ricevuto) nel 54,5% dei casi.
"Per i consumatori", ha dichiarato il Commissario responsabile per la Salute e la Politica dei consumatori, John Dalli, "il mercato unico europeo rappresenta la promessa di una più ampia scelta e di prezzi più bassi. Questa promessa spesso rimane irrealizzata, poiché i commercianti e i negozianti si trovano bloccati entro i loro confini nazionali a causa di ostacoli rilevanti".
Il Quadro di valutazione costituisce quindi una fonte informativa utile per lo sviluppo di politiche comunitarie volte a rimuovere tali ostacoli, a tutela sia della concorrenza che dei consumatori.
3° Quadro di valutazione dei mercati dei beni di consumo - CSM