Toscana: oltre 46 milioni di euro per il piano agricolo regionale per il 2010
- 6.1.1. - Servizi di sviluppo agricolo e rurale. Azioni di animazione dello sviluppo agricolo-rurale di significativa valenza territoriale. Azioni di comunicazione integrata tra diversi soggetti operanti nel sistema di sviluppo agricolo;
- 6.1.2. - Attività dell'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione nel settore agricolo-forestale (ARSIA). Azioni di sostegno per lo sviluppo dell'innovazione, iniziative di formazione, tutoraggio, di controllo tecnico e vigilanza e di valorizzazione dei prodotti agroalimentari;
- 6.1.3. - Attività di promozione economica dei prodotti agroalimentari ottenuti con il metodo di agricoltura biologica e a marchio Agriqualità;
- 6.1.4. - Partecipazione della Regione, nelle materie inerenti lo sviluppo rurale, a società, associazioni, fondazioni ed altri organismi di diritto pubblico o privato, regionali, nazionali o europei;
- 6.1.5. - Investimenti nelle aziende per la tutela del patrimonio zootecnico regionale soggetto a predazione attraverso la realizzazione di opere di prevenzione;
- 6.1.6. - Aumento della competitività degli allevamenti attraverso il sostegno alle attività di tenuta dei libri genealogici e all'esecuzione dei controlli funzionali delle specie e razze aventi interesse zootecnico;
- 6.1.7. - Sostegno alle imprese di trasformazione dei prodotti agricoli attraverso contributi per l'ammodernamento degli stabilimenti, dei macchinari e della strumentazione;
- 6.1.11. - Progetto regionale Filiera corta. Attività di promozione di una rete per la valorizzazione dei prodotti toscani;
- 6.1.12. - Valorizzazione della filiera ippica. Azioni volte a migliorare l'offerta di servizi di ammansimento e doma del cavallo;
- 6.1.14. - Interventi a tutela della sanità animale e pubblica;
- 6.1.15. e 6.1.16. - Promozione di progetti di sviluppo zootecnico e della filiera dell'acquacoltura realizzati dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale per il Lazio e la Toscana e difesa delle produzioni vegetali dalle fitopatie;
- 6.1.17 e 6.1.18 - Contributi per ridurre gli oneri assicurativi a carico dei produttori agricoli per polizze a difesa dalle avversità atmosferiche e zootecniche e attività di divulgazione in merito all'assicurabilità delle produzioni agricole da eventi atomosferici e epizoozie;
- 6.1.19 e 6.1.20 - Indennizzi per la salvaguardia dei redditi da eventi climatici avversi e calamità naturali e sostegno alle attività di prevenzione dei danni alle colture causati dalla fauna selvatica;
- 6.1.22. - Contributi per la semplificazione dell'attività amministrativa in materia di agricoltura, caccia e pesca;
- 6.1.24. - Interventi in materia di credito agrario attraverso tre linee di intervento: Fondo di garanzia, ex Fondo di garanzia e Fondo partecipazioni;
- 6.2.1. - Conservazione delle risorse genetiche vegetali e di razze autoctone presenti sul territorio regionale;
- 6.2.5. - Valorizzazione dei prodotti enogastronomici regionali mediante la creazione e gestione di percorsi turistici del vino, dell'olio e dei sapori;
- 6.2.6 e 6.2.7 - Attività di educazione alimentare e di promozione dell'impiego di prodotti biologici, tipici e da Agriqualità nelle mense pubbliche della Toscana;
- 6.2.8. - Interventi per l'educazione e l'informazione sull'apicoltura;
- 6.2.11. - Iniziative per la razionalizzazione della gestione delle risorse idriche della Regione attraverso interventi finalizzati al risparmio idrico per il supporto all'irrigazione;
- 6.2.13. e 6.2.14 - Contributi per lo svolgimento di attività istituzionali relative alla gestione faunistico-venatoria e di valorizzazione dell'ambiente e della fauna di interesse regionale.
Laddove l'erogazione delle risorse previste dal Piano sia preceduta dalla selezione dei beneficiari e dalla definizione di una graduatorie delle domande di contributo la Regione farà valere i seguenti criteri di priorità e premialità:
- politiche di genere e pari opportunità;
- politiche di salvaguardia ambientale;
- attenzione alle aree marginali del territorio;
- progetti definiti nell'ambito dei Patti per lo sviluppo locale.
I soggetti sono ammessi a usufruire dei benefici a condizione che non abbiano subito negli ultimi 5 anni sentenza di condanna penale, non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo o situazione equivalente e non abbiano ricevuto altre agevolazioni pubbliche per l'intervento oggetto della domanda.