Incentivi statali: una promessa mancata
La nuova tranche di aiuti spacca anche il sindacato. Da un lato il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, la valuta come un’iniziativa positiva, a patto che si trovino risorse aggiuntive e si agisca per ridistribuire i carichi fiscali. Dall’altro Guglielmo Epifani, leader della Cgil, ritiene che spargendo poche risorse su tanti settori “l’effetto sarà praticamente nullo”. Stavolta, però, ad esprimere le loro perplessità sono proprio le associazioni di categoria, secondo cui le risorse a disposizione non copriranno infatti tutte le richieste di possibili acquirenti, considerato che per ogni singola misura è fissato un plafond.
Il decreto prevede un meccanismo a semaforo: il rivenditore, prima di praticare lo sconto, dovrà verificare infatti on line se c'é la capienza. Le associazioni dei consumatori parlando dei 300 milioni di euro complessivi per gli incentivi come di "una goccia d'acqua nel deserto”. Una coperta troppo corta, insomma.
La prima a mostrare titubanza è proprio Confindustria, che giudica le misure “finanziariamente limitate". A Viale dell’Astronomia si ritiene che molti settori in difficoltà non potranno beneficiare dei vantaggi previsti dagli interventi. Per l'Ancma, l'Associazione Ciclo Motociclo Accessori, aderente a Confindustria, le risorse a disposizione per le due-ruote, che ammontano a 12 milioni, termineranno nel giro di un mese. Calcolando infatti che nel 2010, quando gli incentivi sono durati 10 mesi, sono stati incentivati 263.000 veicoli con 130 milioni di euro, l'associazione prevede con 12 milioni di euro 30.000 ciclomotori incentivati in tutto il 2010. In pratica è la quantità di motocicli che si vende in poco più di un mese.
Per quanto concerne le cucine, secondo gli ultimi dati consuntivi della FederlegnoArredo i 60 milioni a disposizione consentirebbero di praticare lo sconto previsto solo a poco più di una famiglia su tre fra quelle che quest'anno deciderà di acquistarne una nuova.
La musica non cambierebbe neppure per gli elettrodomestici secondo dati Ceced, l'associazione che riunisce i produttori del settore aderente alla Confindustria.
Soddisfatte invece le tv e le radio locali: dieci milioni di euro per una riparazione parziale al taglio inflitto dal decreto milleproroghe sono previsti all’interno del decreto incentivi.
Infine il dl incentivi recepisce l’articolo 5 del ddl semplificazione che liberalizza la piccola attività edilizia. Chi vorrà ristrutturare casa, pavimentare una parte di giardino, installare pannelli solari, impiantare una serra mobile sul proprio terreno o, ancora, eliminare barriere architettoniche, potrà fare da sé. E non avrà più bisogno di alcun titolo abilitativo. Nemmeno della Denuncia di inizio attività (Dia): basterà una semplice comunicazione telematica. Sono esclusi da questa novità gli interventi strutturali sulle parti strutturali edifici: non si potranno spostare i muri portanti, non si potrà modificare la volumetria dell'appartamento, non si potrà frazionare l'unità immobiliare.
(Alessandra Flora)