UE: risoluzioni a tutela dei consumatori
Il Parlamento europeo ha approvato tre risoluzioni riguardanti il diritto comunitario in materia di protezione dei consumatori, il mercato interno e il sistema SOLVIT per la risoluzione delle controversie di consumo, volte a conciliare l'efficienza del mercato unico con i diritti dei cittadini. Il buon funzionamento del mercato è infatti condizione essenziale per sostenere l'occupazione e perché i consumatori acquistino beni e servizi serenamente.
Due delle tre risoluzioni approvate martedì, una su proposta di Róża Thun sul quadro di valutazione del mercato interno, l'altra su iniziativa di Anna Hedh sulla tutela dei consumatori, guardano ai progressi compiuti nell'attuazione della normativa dell'UE e alla qualità della sua esecuzione. Entrambe mirano a rendere la Commissione e gli Stati membri responsabili relativamente al recepimento e all'attuazione del mercato interno dell'Unione europea e della legislazione dei consumatori.
La prima risoluzione, relativa al quadro di valutazione del mercato interno, invita la Commissione a sottoporre qualunque normativa prevista a un test di "mercato interno" e le chiede inoltre di organizzare un forum annuale del mercato interno in modo che i rappresentanti degli Stati membri e le altre parti possano individuare congiuntamente le soluzioni migliori ai problemi di recepimento e di attuazione del diritto comunitario.
La risoluzione in materia di protezione dei consumatori invita, invece, gli Stati membri ad istituire un difensore civico speciale di consumo per la risoluzione extragiudiziale delle controversie e invita la Commissione ad aggiornare il suo Libro verde sui ricorsi collettivi dei consumatori il più rapidamente possibile.
La terza risoluzione, avanzata da Cristian Silviu Buşoi chiede che la rete SOLVIT sia maggiormente promossa e rafforzata ricorrendendo a personale maggiormente qualificato a livello nazionale. SOLVIT è uno strumento on-line che dal 2002 opera per la risoluzione di problemi incontrati dai consumatori e dalle imprese a causa della cattiva applicazione del diritto del mercato interno.