Bilancio UE post 2020 - accordo su programma di politica spaziale
Il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati UE (Coreper) ha confermato l'accordo provvisorio raggiunto tra l'Europarlamento e il Consiglio sul programma di politica spaziale nell’ambito del Bilancio europeo 2021-2027.
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Per il nuovo programma la Commissione UE ha proposto uno stanziamento di 16 miliardi di euro al fine di rafforzare la posizione di leader dell'Unione nel settore dello spazio.
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Gli obiettivi del nuovo programma spaziale
In base alla proposta di regolamento presentata lo scorso giugno dalla Commissione UE, il programma spaziale post 2020 permetterà di:
- favorire un'industria spaziale forte e innovativa, migliorando l'accesso al capitale di rischio per le startup, valutando la creazione di un apposito strumento di equity mediante il fondo InvestEU, creando partenariati per l'innovazione in modo da sviluppare e acquistare prodotti e servizi innovativi, coerentemente con gli investimenti in ricerca promossi dal Nono programma quadro per la ricerca e l'innovazione Horizon Europe;
- mantenere un accesso dell'UE allo spazio autonomo, affidabile ed efficace sotto il profilo dei costi, assicurando quindi l'autonomia strategica dell'Europa per quanto riguarda le infrastrutture fondamentali, la tecnologia, la sicurezza e la difesa. In questo quadro la Commissione propone di raggruppare la domanda dell'UE di servizi di lancio, fornendo investimenti e sostenendo l'utilizzo di tecnologie innovative come i lanciatori riutilizzabili, e contribuire all'adeguamento delle necessarie infrastrutture di terra;
- sostenere gli investimenti grazie a un sistema di governance unificato e semplificato, in modo che tutte le attività spaziali dell'UE siano attuate entro i tempi e con la dotazione di bilancio previsti. La gestione generale del programma continuerà a fare capo alla Commissione, con l'Agenzia spaziale europea (ESA) in veste di partner per l'attuazione tecnica e operativa del programma spaziale dell'UE e l'Agenzia del sistema globale di navigazione satellitare europeo, che sarà ridenominata "Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale", chiamata a sostenere la valorizzazione sul mercato delle attività spaziali dell'UE.
Questi obiettivi saranno raggiunti semplificando e razionalizzando il quadro giuridico dell'UE sulla politica spaziale, stabilendo le norme per la governance del programma e dotando l'Unione di un adeguato bilancio per il settore spaziale, per dare continuità e migliorare gli attuali programmi per lo spazio, come EGNOS, Galileo e Copernicus.
A seguito del via libera del Coreper all'intesa provvisoria con il PE, il Consiglio si attende che i negoziati con gli europarlamentari per confermare gli aspetti generali del regolamento siano avviati al più presto, sulla base dei progressi raggiunti finora. I negoziati dovranno inoltre tenere conto dell'accordo globale sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, da cui dipendono la dotazione e gli aspetti orizzontali del programma per lo spazio post 2020.
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