Incentivi auto elettriche - Dell’Orco, puntiamo a inserirli in manovra
Intervenendo alla fiera della Green Economy Ecomondo, il sottosegretario alle Infrastrutture Michele Dell'Orco fa sapere che gli incentivi per le auto elettriche arriveranno presto, già entro fine anno.
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Entro la fine dell'anno saranno inseriti nella Legge di bilancio gli incentivi per le auto elettriche, fa sapere Dell’Orco dal palco di Ecomondo. I dettagli, però, ancora non sono noti.
Quindi, sulla sua pagina Facebook fa un passo di lato e precisa: “il nostro auspicio è di inserire la misura già in legge di Bilancio quest'anno. Visti i tempi stretti, se non ce la dovessimo fare, introdurremo gli incentivi il prossimo anno, rispettando comunque le indicazioni del contratto di Governo e del DEF di un piano triennale per l'elettrico”.
Nella nota di aggiornamento al DEF, lo ricordiamo, si fa riferimento a “un disegno di legge sulla mobilità sostenibile che punta a sostituire gli automezzi alimentati con motori endotermici con attrezzature a trazione elettrica”, che prevede la “creazione di una rete capillare di supporto alla mobilità sostenibile attraverso il piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici”.
Quanto ai possibili contributi pubblici all’acquisto di veicoli ibridi ed elettrici, oltre che per gli interventi di retrofit per veicoli a combustione interna, il DEF non fornisce dettagli sulla loro entità, ma afferma che “in ogni caso, il contributo sarà commisurato al costo di produzione delle vetture elettriche e tenderà a scendere nel tempo”.
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Incentivi auto elettriche: a quali Paesi ispirarsi?
Non avendo indicazioni sulle caratteristiche di questi incentivi, si può ipotizzare che il Governo prenda spunto dalle esperienze di altri Paesi, dove simili contributi sono già attivi e iniziano a dare i primi frutti.
Si prenda il caso tedesco, che prevede incentivi collegati alla rottamazione dei veicoli più datati, dalla classe Euro 3 in giù: chi ha un’automobile che rientra in questa categoria può usufruire dell’incentivo rottamandola e scegliendone una elettrica.
O ancora, c’è il sistema “bonus-malus” alla francese, con agevolazioni calibrate in base al livello di emissioni dell’auto che viene acquistata.
Infine, solo per citare gli esempi europei, c’è il caso eclatante della Norvegia, prima in Europa e fra i primi Paesi al mondo per numero di auto elettriche. Un boom legato a un ventaglio ampio di aiuti, che vanno dal parcheggio gratuito per le auto elettriche alla possibilità di utilizzare le corsie preferenziali e, soprattutto, l’esenzione dalla sovrattassa che rende il prezzo finale delle auto elettriche equiparabile a quello dei veicoli a combustione interna.