Legge europea 2017 – ok Camera a sconti bolletta elettrica
Un emendamento alla Legge europea 2017 riduce gli oneri di sistema per gli energivori portando sconti in bolletta per famiglie e imprese.
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Passa alla Camera la Legge europea 2017 che, tra le altre novità, introduce sconti nella bolletta elettrica per famiglie ed imprese e novità sulle aste per le rinnovabili. Il testo passa ora all’esame del Senato.
Energivori e sconti in bolletta
La misura in questione è prevista dall’emendamento all’art. 11-bis della norma, relativo agli energivori, le imprese a forte consumo di energia elettrica, nell’ambito della “Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore dell'ambiente e dell'energia 2014-2020”.
Emendamento che intende destinare alla riduzione della bolletta elettrica di piccole imprese in bassa tensione e utenti domestici una quota, pari a circa 1 miliardo di euro, delle risorse che si libereranno dalla componente A3 [destinata a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate mediante un sistema di incentivi che garantiscono una remunerazione certa per l'energia prodotta e agevolazioni per l'allacciamento degli impianti alle reti, ndr] degli oneri generali di sistema dell’energia.
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“Al fine di assicurare una reale riduzione degli oneri tariffari sul consumo di energia elettrica, le risorse derivanti dal minor fabbisogno economico relativo alla componente A3 per gli anni 2018, 2019 e 2020 rispetto al 2016 sono destinate, dal 1 gennaio 2018 e per un minimo del 50%, alla riduzione diretta delle tariffe elettriche degli utenti elettrici che sostengono gli oneri connessi all’attuazione delle misure”, si legge nell’emendamento presentato da 17 deputati del PD e che vede come primo firmatario il deputato Gianluca Benemati.
Le agevolazioni agli energivori sono definite in modo progressivo per classi di intensità elettrica calcolata sul fatturato dell’impresa, applicando parametri di riferimento per l’efficienza del consumo di energia elettrica a livello settoriale o, dove non possibile, utilizzando la media aritmetica del consumo dell’impresa calcolata sugli ultimi tre anni, e tenendo eventualmente conto dell’intensità degli scambi a livello internazionale.
Le imprese energivore sono identificate non solo sul consumo assoluto dei vettori energetici, ma anche in base all’incidenza del costo dell’energia sul proprio volume complessivo d’affari.
Salvo modifiche a Palazzo Madama, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge il Ministero dello Sviluppo economico potrà emanare uno o più decreti in base ai quali “sono ridefinite le imprese a forte consumo di energia elettrica e le agevolazioni” a loro riconosciute. La revisione dovrà essere realizzata “in modo progressivo per classi di intensità elettrica calcolata sul fatturato dell’impresa, purché nel rispetto dei livelli di contribuzione minima” stabiliti a livello UE.
Aste rinnovabili
L’altro emendamento alla Legge europea approvato da Montecitorio e sempre a firma Benemati apre alle prime aste tecnologicamente neutre per gli impianti rinnovabili. La norma abbassa da 5 a 1 MW la soglia per le aste per tutte le fonti rinnovabili, ad eccezione dell’eolico, per cui resta il limite di 5 MW.
In base al testo dell’emendamento, gli incentivi sono diversificati per fonte e per scaglione di potenza e i contingenti “anche riferiti a più tecnologie e specifiche categorie di interventi”.
Photo credit: Horia Varlan