Aiuti di Stato: consultazione sui contributi per ricerca, sviluppo e innovazione
La Commissione europea lancia una consultazione pubblica sulla revisione delle norme sugli aiuti di Stato per ricerca, sviluppo e innovazione.
La revisione del quadro per gli aiuti alla ricerca, lo sviluppo e l'innovazione rientra nell'Iniziativa per la modernizzazione degli aiuti di Stato ed è complementare alla modifica del Regolamento generale di esenzione per categoria (GBER), su cui la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica giovedì.
Il GBER, infatti, stabilisce le condizioni generali per l'esenzione dall'obbligo di notifica preventiva delle misure alla Commissione, cioè in casi in cui, poichè non si temono distorsioni della concorrenza nel mercato unico, il sostegno pubblico può essere concesso senza l'autorizzazione di Bruxelles.
Il quadro normativo per i contributi per R&S&I, invece, rivede le soglie oltre le quali le misure di incentivazione in questo settore devono essere notificate preliminarmente all'Esecutivo Ue.
Ad esempio, mentre attualmente gli aiuti per lo sviluppo sperimentale possono essere concessi senza l'approvazione preventiva di Bruxelles fino all'importo di 7,5 milioni di euro, secondo le nuove regole gli Stati membri dovrebbero chiedere il via libera della Commissione solo per aiuti superiori a 15 milioni di euro per progetto e per beneficiario.
Inoltre, per lo sviluppo di nuove tecnologie e processi, il quadro propone di innalzare la soglia massima di finanziamento fino al 70% dei costi ammissibili per le grandi imprese e al 90% per le piccole imprese.
Infine, per facilitare la cooperazione nel campo della ricerca e dello sviluppo e il trasferimento delle conoscenze, il nuovo quadro stabilisce maggiore certezza del diritto nelle situazioni di interazione tra attori pubblici e privati.
Secondo il vicepresidente della Commissione responsabile per la Concorrenza Joaquín Almunia, "Il nuovo quadro implica aiuti più efficaci per le attività di R&S&I, meno distorsioni della concorrenza e meno burocrazia".
I commenti alla bozza di regolamento possono essere inviati fino al 20 febbraio 2014 e, alla luce delle risposte ricevute, la Commissione approverà in primavera il nuovo quadro normativo, che entrerà in vigore il 1° luglio 2014.