Decreto rinnovabili 2011: pubblicato il testo con le nuove tariffe incentivanti
E' stato pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico il testo del nuovo decreto sulle energie rinnovabili, che secondo gli obiettivi del governo dovrebbe garantire maggior sostegno agli impianti fotovolatici. Le nuove disposizioni garantiscono premi aggiuntivi ai piccoli impianti, ma vengono penalizzati i finanziatori e i costruttori di grandi centrali solari, come ribadito dagli imprenditori riuniti mercoledì scorso presso il Solarexpo di Verona.
Il decreto premia le aziende che utilizzeranno componenti prodotte nell'UE, incentivando in questo modo la creazione di una vera e propria filiera industriale comunitaria. Viene portato infatti dal 5% al 10% il premio tariffario aggiuntivo per le imprese che adotteranno almeno il 60% di componentistica europea nei propri impianti.
Nel testo vengono fissati livelli di costo e di potenza per le seguenti tipologie d'impianti:
- a) piccoli e grandi impianti fotovoltaici,
- b) impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative,
- c) impianti a concentrazione.
Possono beneficiare delle tariffe incentivanti i seguenti soggetti:
- a) le persone fisiche;
- b) le persone giuridiche;
- c) i soggetti pubblici;
- d) i condomini di unità immobiliari ovvero di edifici.
La tariffa incentivante è riconosciuta per un periodo di venti anni a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell'impianto ed è costante in moneta corrente per tutto il periodo di incentivazione.
Gli incentivi saranno cumulabili con:
- a) contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici realizzati su edifici aventi potenza nominale non superiore a 20 kW;
- b) contributi in conto capitale fino al 60% del costo di investimento per impianti fotovoltaici che siano realizzati su scuole pubbliche o paritarie;
- c) contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici che siano realizzati su edifici di proprietà di organizzazioni non lucrative di utilità sociale che provvedono alla prestazione di servizi sociali affidati da enti locali, ed il cui soggetto responsabile sia l’ente pubblico o l’organizzazione non lucrativa di utilità sociale;
- d) contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici realizzati su aree oggetto di interventi di bonifica;
- e) contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative;
- f) contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici a concentrazione;
- g) finanziamenti a tasso agevolato erogati in attuazione dell’articolo 1, comma 1111, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
- h) benefici conseguenti all’accesso a fondi di garanzia e di rotazione istituiti da enti locali o regioni e province autonome.
Il decreto, hanno affermato i partecipanti del Solarexpo, favorisce gli impianti già in esercizio, i piccoli comuni e le amministrazioni pubbliche, fissando numerose procedure burocratiche per le grandi imprese. Vengono poi penalizzati quasi tutti i pannelli di produzione italiana, di qualità ma troppo cari rispetto ai concorrenti comunitari.
Per accedere alle tariffe incentivanti, infatti, le grandi centrali solari dovranno iscriversi al registro per i grandi impianti dal 20 maggio al 30 giugno 2011. Il Gestore dei servizi energetici (GSE Spa) redigerà una graduatoria sulla base delle seguenti priorità:
- a) impianti entrati in esercizio alla data di presentazione della richiesta di iscrizione;
- b) impianti per i quali sono stati terminati i lavori di realizzazione alla data di presentazione della richiesta di iscrizione;
- c) precedenza della data del pertinente titolo autorizzativo;
- d) minore potenza dell’impianto;
- e) precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro.
Entro sette mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria, al GSE dovrà pervenire la certificazione di fine lavori dell’impianto, pena la revoca degli incentivi. Questo termine è portato a nove mesi per gli impianti di potenza superiore a 1 MW.
Se da un lato i ministri dello Sviluppo e dell'Ambiente, Paolo Romano e Stefania Prestigiacomo reputano il provvedimento una "grande vittoria per l’ambiente e una grande sfida di sviluppo sostenibile", dall'altro gli imprenditori del Solarexpo scalpitano. "Solo Enel, Terna e le grandi utility potranno continuare ad aprire parchi fotovoltaici in Italia con queste tariffe, ha affermato Luca Concone di Solar investment e del movimento Azione energia solare.
Decreto sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili