CIPE: deliberate le risorse disponibili per la riprogrammazione

Euro banknotes - immagine di AcdxPubblicata in Gazzetta Ufficiale la deliberazione del 30 luglio 2010 con cui il Comitato Interministeriale per la programmazione economica prende atto degli esiti della preliminare ricognizione svolta dal Ministero dello Sviluppo Economico, per il periodo 2000-2006, dello stato di attuazione degli interventi finanziati dal fondo per le aree sottoutilizzate e delle risorse liberate nell'ambito dei programmi comunitari (Ob. 1), e delibera contestualmente le risorse disponibili per la riprogrammazione.

In particolare la ricognizione effettuata dal citato Ministero riguarda:

  • l'utilizzo delle risorse FAS ripartite dal CIPE con delibere antecedenti la delibera n. 166/2007, ricognizione effettuata anche sulla base dei dati al 31 dicembre 2009 tratti dal sistema di monitoraggio degli Accordi di programma quadro;
  • l'ammontare delle risorse liberate nell'ambito dei programmi operativi 2000-2006 dell'Obiettivo 1, cofinanziati dai Fondi strutturali, accertate e comunque da rideterminare sulla base dei rapporti finali di esecuzione da presentare, a corredo delle domande di saldo finale, entro il 30 settembre 2010,

da cui è emerso che le risorse:

  • FAS assegnate a regioni e province autonome non programmate, non impegnate, o risultanti da economie ed accantonamenti sono pari a 1.443,9 milioni di euro, al lordo dei disimpegni automatici maturati;
  • FAS assegnate a regioni e province autonome relative a interventi con avanzamento inferiore al 10%, sono pari a 6.870,2 milioni di euro;
  • FAS assegnate ad Amministrazioni centrali non impegnate o non inserite in Accordi di programma quadro alla data del 31 maggio 2008 sono pari ad oltre 4.043,7 milioni di euro, al lordo delle destinazioni gia' operate per legge e delle assegnazioni disposte con delibere di questo Comitato prima dell'esame della presente ricognizione;
  • liberate sui Fondi comunitari (QCS, OB.1, 2000 - 2006) disponibili sono pari a 10.978,5 milioni di euro;
  • liberate sui Fondi comunitari (QCS, OB 1, 2000 - 2006) soggette a impegni giuridicamente vincolanti sono pari a 5.642,4 milioni di euro.

Il CIPE stabilisce che tali risorse siano oggetto di riprogrammazione secondo regole, indirizzi e criteri da definire con successiva delibera del Comitato stesso.

La riprogrammazione terrà inoltre conto dell'insieme delle risorse ordinarie, nazionali e regionali, disponibili per investimenti pubblici su ciascun territorio, ivi comprese quelle previste dai contratti di servizio degli Enti nazionali, che dovranno assicurare il loro pieno coinvolgimento nelle modalita' di attuazione.

Gli interventi finanziati con risorse FAS il cui stato di avanzamento rilevato dal monitoraggio evidenzi la potenziale presenza di criticità in fase di attivazione e/o attuazione saranno oggetto di un apposito programma di verifiche da parte dell'Unità di verifica degli investimenti pubblici (UVER) del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, sulla base di un piano di lavoro condiviso dal detto Dipartimento e dalle Amministrazioni interessate.

GURI n. 277 del 26 novembre 2010 / Allegati

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 30 luglio 2010

Ricognizione, per il periodo 2000-2006,  dello  stato  di  attuazione
degli interventi finanziati dal fondo per le aree sottoutilizzate e
delle risorse liberate nell'ambito dei programmi comunitari (Ob. 1).
(Deliberazione n. 79/2010). (10A14099)

 


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto il Regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio europeo del 21
giugno 1999;
Vista la Decisione della Commissione europea n. C(2000) 2050, del
1° agosto 2000, recante approvazione del Quadro Comunitario di
Sostegno (QCS) per gli interventi strutturali comunitari nelle
Regioni interessate dall'obiettivo 1 in Italia;
Vista la decisione della Commissione europea n. C (2004) 4689, del
30 novembre 2004, che approva il nuovo testo del Quadro Comunitario
di Sostegno (QCS) per gli interventi strutturali comunitari nelle
Regioni italiane dell'obiettivo 1, modificato sulla base degli esiti
della revisione di meta' percorso;
Visto l'art. 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e
successive modificazioni ed integrazioni, che detta la disciplina
della programmazione negoziata e prevede l'Intesa istituzionale di
programma, quale accordo tra le Amministrazioni centrali e le regioni
o le province autonome, con cui tali soggetti si impegnano a
collaborare sulla base di una ricognizione programmatica delle
risorse finanziarie disponibili, dei soggetti interessati e delle
procedure amministrative occorrenti, per la realizzazione di un piano
pluriennale di interventi di interesse comune o funzionalmente
collegati;
Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289
(legge finanziaria 2003), con i quali vengono istituiti, presso il
Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle
attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate
(coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui
alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5,
del decreto legislativo n. 96/1993) nei quali si concentra e si da'
unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi
aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art.
119, comma 5, della Costituzione, sono rivolti al riequilibrio
economico e sociale fra aree del Paese;
Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181,
convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, che trasferisce al
Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche
di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1,
lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi
inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di
cui al citato art. 61;
Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante
«Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la
perequazione tributaria»;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante disposizioni in
materia di contabilita' e finanza pubblica;
Visto l'art. 2 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante
misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di
competitivita' economica, che prevede fra l'altro la riduzione degli
stanziamenti del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui si dovra'
tenere conto nella fase di riprogrammazione delle risorse dello
stesso Fondo prevista dalla presente delibera;
Visto il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per le Regioni
dell'obiettivo 1 2000-2006, di cui alle Decisioni della Commissione
europea n. C(2000) 2050 del 1° agosto 2000 e n. C (2004) 4689 del 30
novembre 2004;
Visto il Documento di programmazione economica e finanziaria
2007-2011, approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 luglio 2006 e
recepito dal Parlamento il 26 luglio 2006, che affida al Quadro
Strategico Nazionale (QSN) il compito di indirizzare la spesa in
conto capitale diretta ad obiettivi di riequilibrio economico-sociale
in particolare nel Mezzogiorno, di ridurre la persistente
sottoutilizzazione di risorse nel Mezzogiorno e di contribuire alla
ripresa della competitivita' e della produttivita' dell'intero Paese;
Visto il Documento di programmazione economica-finanziaria (DPEF)
2008-2011, approvato dal Governo il 28 giugno 2007, che, nel
richiamare obiettivi e priorita' della programmazione unitaria
comunitaria e nazionale contenuta nel QSN 2007-2013, richiede una
forte complementarieta' fra politica regionale e politica economica e
la conseguente collaborazione fra i diversi livelli di
responsabilita';
Vista la delibera di questo Comitato 22 marzo 2006, n. 14 (Gazzetta
Ufficiale n. 256/2006), concernente la disciplina della
«Programmazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate
mediante le Intese istituzionali di programma e gli Accordi di
programma quadro»;
Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174
(Gazzetta Ufficiale n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il
QSN 2007-2013;
Vista la delibera di questo Comitato 3 agosto 2007, n. 82 (Gazzetta
Ufficiale n. 301/2007) che definisce le procedure e le modalita' di
attuazione del meccanismo premiale collegato agli «obiettivi di
servizio»;
Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166
(Gazzetta Ufficiale n. 123/2008) concernente l'attuazione del QSN e
la programmazione del Fondo per le aree sottoutilizzate per il
periodo 2007-2013;
Vista la delibera di questo Comitato 18 dicembre 2008, n. 112
(Gazzetta Ufficiale n. 50/2009) con la quale e' stata, fra l'altro,
aggiornata la dotazione del FAS per il periodo 2007-2013 alla luce
dei provvedimenti legislativi intervenuti dopo l'adozione della
citata delibera n. 166/2007;
Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n. 1 (Gazzetta
Ufficiale n. 137/2009) che, in conseguenza di vari provvedimenti
legislativi, prevede un ulteriore aggiornamento della dotazione del
FAS destinata ai Programmi strategici regionali, interregionali e
agli obiettivi di servizio di cui alla delibera n. 166/2007;
Viste le Decisioni del Comitato di sorveglianza del QCS del 25
luglio 2008 e dell'8 ottobre 2009, che dispongono in merito alle
modalita' di utilizzo delle risorse liberate nell'ambito dei
Programmi comunitari 2000-2006;
Vista la circolare del Ministero dell'economia e finanze,
Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione (ora Ministero
dello sviluppo economico) del 9 ottobre 2003 relativa al monitoraggio
degli interventi inseriti in APQ;
Considerato che, in attuazione della politica di coesione
comunitaria, il QSN 2007-2013 ha unificato la programmazione della
politica regionale comunitaria e la politica regionale nazionale, a
cui e' destinato il Fondo per le aree sottoutilizzate, prevedendo un
sistema multilivello di governance, ed in particolare: a) livello
della programmazione strategica specifica; b) livello della
condivisione istituzionale dell'Intesa istituzionale di programma; c)
livello dell'attuazione, attraverso lo strumento dell'accordo di
programma quadro, ovvero attraverso lo strumento dell'attuazione
diretta;
Attesi gli esiti della preliminare ricognizione avviata dal
Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per lo sviluppo e la
coesione economica, anche ai sensi dell'art. 6-quater della citata
legge n. 133/2008 e considerato che gli esiti di tale ricognizione
sono stati gia' forniti alle Amministrazioni interessate ai fini di
un riscontro tuttora in corso e suscettibile pertanto di modifiche
dei dati relativi alle Amministrazioni regionali e centrali;
Considerato che nell'ambito di tale ricognizione effettuata sulla
base dei dati di monitoraggio al 31 dicembre 2009, tratti dal sistema
di monitoraggio degli Accordi di programma quadro attivo presso il
Ministero dello sviluppo economico, e' stata accertata l'esistenza
di:
risorse non specificatamente destinate ad interventi o che comunque
non impegnate attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da
parte dei soggetti attuatori;
risorse rinvenienti da economie e da accantonamenti;
interventi programmati prima del 31 dicembre 2008, in fase
progettuale e con avanzamento economico nullo;
interventi con avanzamento economico inferiore al 10%;
sanzioni maturate a valere sulle assegnazioni 2002, 2003, 2004 e
2005 per le quali non sono state previste modalita' di rientro
finanziario nei termini della citata delibera n. 1/2009;
Considerato che il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica
impone che le risorse pubbliche, segnatamente quelle destinate a
investimenti, siano utilizzate in modo ancor piu' efficiente ed
efficace e che, conseguentemente, sia svolta una piu' capillare
attivita' di controllo per evitare immobilizzazioni improduttive;
Considerato che, per il consolidarsi della ripresa economica, e'
ancor piu' necessario puntare alla ottimizzazione degli investimenti
pubblici, garantendo che gli stessi:
siano concentrati per massimizzarne l'impatto;
rispondano a una strategia di crescita dei territori;
siano indirizzati a migliorare la qualita' della vita dei cittadini
e a ridurre i divari delle aree in ritardo di sviluppo;
Riaffermata l'esigenza, in attuazione delle previsioni di cui agli
articoli 6-quater, 6-quinquies e 6-sexies della legge n. 133/2008, di
concentrare su interventi di rilevanza strategica nazionale le
risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e le risorse ancora
disponibili generate, nell'ambito della programmazione comunitaria
2000-2006, da progetti originariamente finanziati con fonti diverse
dai Fondi strutturali europei ed oggetto di rimborso a carico del
bilancio comunitario (c.d. risorse liberate);
Ritenuta la necessita' di collegare l'attivazione delle risorse FAS
relative alla programmazione attuativa regionale 2007/2013 alla
preventiva ricognizione dello stato di attuazione dei Programmi
regionali FAS 2000-2006;
Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le regioni e le province autonome del 29 luglio 2010, nel
quale si fa presente che le regioni, pur essendosi espresse
negativamente sulla proposta presentata dal Ministro per gli affari
regionali e la coesione territoriale, hanno formulato, in un apposito
documento allegato al detto parere, alcuni emendamenti il cui
integrale accoglimento consentirebbe di trasformare in favorevole il
parere medesimo;
Vista la proposta presentata dal Ministro per gli affari regionali
e la coesione territoriale con la nota n. 2174/Gab. F.270/3 del 29
luglio 2010 con la quale viene comunicato il parziale recepimento
degli emendamenti presentati dalle Regioni, sottolineando che la
proposta in esame costituisce una ricognizione preliminare anche
all'attuazione degli articoli 6-quater e 6-sexies della legge n.
133/2008, in relazione ai quali sara' chiesta l'intesa della
Conferenza Stato-regioni;
Udito l'intervento del Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti che, in relazione alla destinazione delle risorse liberate
a progetti del proprio Dicastero, ha sottolineato l'esigenza di
tenere conto del Piano per il Mezzogiorno trasmesso dallo stesso
Dicastero al Ministero dello sviluppo economico e delle indicazioni
contenute nell'Allegato infrastrutture alla Decisione di finanza
pubblica;
Udito altresi' l'intervento del Ministro dell'economia e delle
finanze in ordine alla necessita' di una puntuale e contestuale
ricognizione degli impegni in essere delle regioni, delle province
autonome e delle Amministrazioni centrali, nell'ambito della
programmazione 2000-2006, al fine di verificare che le risorse che
risulteranno disponibili dal monitoraggio effettuato dal Ministero
dello sviluppo economico, siano riprogrammabili compatibilmente con
gli stanziamenti di bilancio;
Ritenuto di dover procedere con sollecitudine all'adozione della
presente delibera;

Prende atto

degli esiti della preliminare ricognizione di cui alle premesse,
svolta dal Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per lo
sviluppo e la coesione economica, in merito a:
l'utilizzo delle risorse FAS ripartite da questo Comitato con
delibere antecedenti la delibera n. 166/2007, ricognizione effettuata
anche sulla base dei dati al 31 dicembre 2009 tratti dal sistema di
monitoraggio degli Accordi di programma quadro;
l'ammontare delle risorse liberate nell'ambito dei programmi
operativi 2000-2006 dell'Obiettivo 1, cofinanziati dai Fondi
strutturali, accertate e comunque da rideterminare sulla base dei
rapporti finali di esecuzione da presentare, a corredo delle domande
di saldo finale, entro il 30 settembre 2010.
I risultati di tale preliminare ricognizione sono sinteticamente
riportati nei seguenti punti:
risorse FAS assegnate a regioni e province autonome non
programmate, non impegnate, o risultanti da economie ed
accantonamenti per un valore pari a 1.443,9 milioni di euro, al lordo
dei disimpegni automatici maturati;
risorse FAS assegnate a regioni e province autonome relative a
interventi con avanzamento inferiore al 10%, per un valore pari a
6.870,2 milioni di euro;
risorse FAS assegnate ad Amministrazioni centrali non impegnate o
non inserite in Accordi di programma quadro alla data del 31 maggio
2008 per un valore pari ad oltre 4.043,7 milioni di euro, al lordo
delle destinazioni gia' operate per legge e delle assegnazioni
disposte con delibere di questo Comitato prima dell'esame della
presente ricognizione;
risorse liberate sui Fondi comunitari (QCS, OB.1, 2000 - 2006)
disponibili, per un valore pari a 10.978,5 milioni di euro;
risorse liberate sui Fondi comunitari (QCS, OB 1, 2000 - 2006)
soggette a impegni giuridicamente vincolanti, per un valore pari a
5.642,4 milioni di euro.
Le risorse FAS assegnate a Regioni e Province autonome sono cosi
sinteticamente suddivise:



Descrizione Importo

Fas assegnato (*) 20.649,0

FAS programmate in Intese a) 19.815,4

FAS stato d' avanzamento b) 43,4%

FAS risorse in sanzione c) 628,5

FAS risorse non programmate in APQ d) 557,7

FAS economie e accantonamenti e) ed f) 886,2

FAS risorse associate a interventi 6.870,2
potenzialmente critici g) e h)



(*) Importo comprensivo del finanziamento di ordinanze di
protezione civile.
Nelle tavole allegate sono individuate per ciascuna regione e
provincia autonoma (allegato 1) e Amministrazione centrale (allegato
2):
a) le risorse FAS programmate nell'ambito delle Intese
istituzionali di programma;
b) lo stato di avanzamento delle Intese istituzionali di programma;
c) l'entita' delle sanzioni maturate per ogni Intesa istituzionale
di programma a valere sulle assegnazioni 2002, 2003, 2004 e 2005 per
le quali non sono state previste modalita' di rientro finanziario nei
termini della delibera CIPE n. 1/2009;
d) le risorse non programmate attraverso Accordi di programma
quadro;
e) le risorse programmate attraverso Accordi di programma quadro
senza puntuale destinazione ad interventi specifici;
f) le economie riprogrammabili generate dagli interventi
finanziati;
g) gli interventi programmati prima del 31 dicembre 2008, in fase
progettuale e con avanzamento economico nullo;
h) gli interventi con avanzamento economico inferiore al 10%;
i) le risorse FAS di competenza regionale non impegnate attraverso
obbligazioni giuridicamente vincolanti;
j) le risorse FAS di competenza delle Amministrazioni centrali non
impegnate attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti;
k) le risorse liberate inerenti il QCS, come sopra definite;

Delibera:

1. Risorse disponibili per la riprogrammazione.
1.1 Le risorse del FAS assegnate dal CIPE con delibere di riparto
antecedenti la delibera n.166/2007, che alla data dell'entrata in
vigore della manovra finanziaria di cui al decreto-legge n. 78/2010,
attualmente in corso di conversione, risultino:
a) non programmate e non impegnate attraverso obbligazioni
giuridicamente vincolanti;
b) derivanti da economie e accantonamenti a qualunque titolo
prodottisi:
sono oggetto di riprogrammazione secondo regole, indirizzi e
criteri da definire con successiva delibera di questo Comitato, di
cui al seguente punto 3, da adottare entro il mese di settembre 2010,
compatibilmente con gli stanziamenti di bilancio, restando sospese le
attivita' di programmazione, riprogrammazione e rimodulazione delle
risorse FAS assegnate dal CIPE con delibere di riparto del Fondo di
cui alle premesse, fatta eccezione per quelle risorse finalizzate
alla copertura di sanzioni maturate, nell'ammontare individuato per
ciascuna Amministrazione nelle tavole allegate.
1.2 Le risorse liberate che, alla data di assunzione della presente
delibera, risultino non impegnate attraverso assunzione di
obbligazioni giuridicamente vincolanti sono altresi' oggetto della
riprogrammazione secondo le medesime modalita' di cui al punto 1.1.
e, comunque, in conformita' con le disposizioni del QCS, obiettivo 1,
paragrafo 6.3.6, cosi' come integrate dalle decisioni del Comitato di
sorveglianza del 25 luglio 2008 e dell'8 ottobre 2009.
Tale disposizione non si applica alla quota parte delle suddette
risorse destinata a finanziare il completamento dei progetti non
conclusi inseriti nelle certificazioni finali di spesa dei programmi
operativi 2000-2006 e indicati nei rapporti finali di esecuzione,
secondo quanto disposto con decisione della Commissione europea
COM(2006) 3424, del 1° agosto 2006, recante «Orientamenti sulla
chiusura degli interventi (2000-2006) dei Fondi strutturali».
2. Attivita' di monitoraggio e verifica per interventi critici.
Gli interventi finanziati con risorse FAS il cui stato di
avanzamento rilevato dal monitoraggio evidenzi la potenziale presenza
di criticita' in fase di attivazione e/o attuazione saranno oggetto
di un apposito programma di verifiche da parte dell'Unita' di
verifica degli investimenti pubblici (UVER) del citato Dipartimento
per lo sviluppo e la coesione economica, sulla base di un piano di
lavoro condiviso dal detto Dipartimento e dalle Amministrazioni
interessate.
In particolare le verifiche saranno eseguite su campioni di
interventi comunicati alle Amministrazioni interessate e verteranno
prioritariamente su:
interventi con un avanzamento economico (costo realizzato) nullo o
inferiore al 10%;
interventi con un avanzamento economico superiore al 10% ma che
denotano lentezze o ritardi nella prosecuzione dell'investimento.
Le verifiche accertano:
le cause del mancato avanzamento dell'intervento;
le azioni necessarie, con la stima dei conseguenti tempi, per la
rimozione delle criticita'.
L'UVER entro il 31 ottobre 2010 procedera' a effettuare le predette
verifiche con riferimento a un primo campione di interventi. Gli
esiti di tali verifiche saranno definiti dall'UVER, congiuntamente
con un rappresentante del Dipartimento per la programmazione e il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, entro il 31 gennaio 2011.
Sulla base degli esiti di tali verifiche, le Amministrazioni
titolari delle risorse valutano l'eventuale definanziamento, ovvero
l'assunzione di azioni correttive. In mancanza di tali adempimenti
viene sottoposta al CIPE la proposta di riduzione delle assegnazioni
alle Amministrazioni per un importo pari alle risorse FAS allocate
sugli interventi, che verranno riprogrammate ai sensi del successivo
punto 3.
L'UVER sottoporra' altresi' ad accertamento documentale la natura
delle obbligazioni giuridicamente vincolanti assunte sulle risorse
liberate anteriormente alla data della presente delibera, fermi
restando i controlli a campione sul corretto reimpiego delle risorse
stesse gia' previsti in conformita' con le disposizioni del Quadro
comunitario di sostegno, obiettivo 1, paragrafo 6.3.6, cosi' come
integrate dalle richiamate decisioni del Comitato di sorveglianza.
3. Indirizzi e criteri generali per la programmazione delle risorse.
Con delibera di questo Comitato, d'intesa con la Conferenza
Stato-regioni nelle ipotesi di cui agli articoli 6-quater e 6-sexies
del decreto-legge n. 112/2008, da adottarsi entro il mese di
settembre, saranno definiti gli obiettivi, i criteri e le modalita'
della riprogrammazione delle risorse FAS e delle risorse liberate
riprogrammabili ai sensi del precedente punto 1, compresi gli
ulteriori rimborsi generati da progetti con diversa copertura
finanziaria rendicontati sui Programmi comunitari 2007-2013, nonche'
delle risorse derivanti dal definanziamento di interventi di cui al
precedente punto 2, nel rispetto della originaria destinazione
settoriale e territoriale.
La riprogrammazione terra' inoltre conto dell'insieme delle risorse
ordinarie, nazionali e regionali, disponibili per investimenti
pubblici su ciascun territorio, ivi comprese quelle previste dai
contratti di servizio degli Enti nazionali, che dovranno assicurare
il loro pieno coinvolgimento nelle modalita' di attuazione.
4. Aggiornamento degli esiti della ricognizione.
Qualora nel corso delle attivita' di cui ai punti precedenti
dovessero emergere, anche in conseguenza del confronto con le
regioni, le province autonome e le Amministrazioni centrali, dati
diversi da quelli riportati nelle tavole allegate alla presente
delibera, il Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per lo
sviluppo e la coesione economica, provvedera' ad aggiornare le tavole
e ad informarne questo Comitato per la formale presa d'atto.
Resta ferma la necessita' di una puntuale e contestuale verifica
della compatibilita' delle risorse riprogrammabili risultanti dal
monitoraggio effettuato dal Ministero dello sviluppo economico con
gli stanziamenti di bilancio.

Roma, 30 luglio 2010

Il Presidente: Berlusconi

Il segretario: Micciche'