Fondo sviluppo e coesione – FSC: pubblicate le delibere Cipe dell'11 luglio e del 3 agosto 2012
In Gazzetta la delibera Cipe dell'11 luglio 2012 che rivede le modalità di attuazione del meccanismo premiale collegato agli 'Obiettivi di servizio' del Fondo per lo sviluppo e la coesione e assegna a otto regioni meridionali risorse residue per 1.031,8 milioni di euro. Pubblicata anche la delibera del 3 agosto 2012, relativa alla programmazione regionale di oltre un miliardo e 60 milioni di euro dal FSC per la manutenzione straordinaria del territorio.
In particolare, la prima delibera assegna:
- 326.390.048 euro per i premi intermedi,
- 50 milioni di euro, a valere sulle risorse disponibili dopo l'attribuzione dei premi intermedi - pari a 705.409.952 euro e ripartite tra le otto regioni meridionali interessate - a titolo di contributo di solidarietà per il finanziamento di interventi per le scuole danneggiate dagli eventi sismici iniziati il 20 maggio 2012 nella regione Emilia-Romagna.
La seconda delibera, invece, approva gli interventi ad alta priorità ambientale nel Mezzogiorno, presentati dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nei settori delle bonifiche/rifiuti/sistema idrico integrato, della difesa del suolo e della forestazione.
La dotazione, pari a 1.060.484.327 euro, deriva in parte dal FSC 2000-2006 (68.248.000 euro) e in parte dalla programmazione 2007-2013 (992.236.327 euro).
DELIBERA 11 luglio 2012
Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007 - 2013. Revisione delle modalita' di attuazione del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio» e riparto delle risorse residue. (Delibera n. 79/2012). (12A11598)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 e visti in particolare gli articoli 27 e seguenti che prevedono l'adozione del Quadro strategico nazionale (QSN) quale strumento per la programmazione dei detti Fondi; Visto il Quadro strategico nazionale Italia 2007-2013, adottato con la decisione della Commissione europea n. C(2007)3329 del 13 luglio 2007; Visto il paragrafo III. 4, del Quadro strategico nazionale relativo agli obiettivi di servizio; Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate, coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993; Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato di un codice unico di progetto (CUP); Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS); Vista la legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha convertito, con modificazioni, il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria; Visto l'art. 7, commi 26 e 27, della legge 30 luglio 2010, n. 122 - di conversione del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 - che ha attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri le funzioni in materia di politiche di sviluppo e di coesione, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato si avvalgano, per l'esercizio di tali funzioni, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico; Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli 3 e 6 che per la tracciabilita' dei flussi finanziari a fini antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003, sanzionando la mancata apposizione di detto codice; Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali, in attuazione dell'art. 16 della legge delega 5 maggio 2009, n. 42 e in particolare l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e sia finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 luglio 2011, n. 3957, recante disposizioni urgenti in materia di protezione civile che, per l'emergenza rifiuti nel comune di Palermo, ha previsto, all'art. 1, lo stanziamento di una somma pari a 45 milioni di euro a valere sulle risorse del FSC destinate dalla delibera n. 166/2007 al meccanismo premiale «Obiettivi di servizio»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2011, con il quale e' stata conferita la delega al Ministro per la coesione territoriale ad esercitare le funzioni di cui al richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative alla gestione del richiamato Fondo per lo sviluppo e la coesione; Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del Codice unico di progetto (CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa; Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U. n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013 e, in particolare, il punto 5 ove si e' disposto l'accantonamento di una quota pari al 30 percento delle risorse del FSC attribuite nel periodo 2007-2013 al Mezzogiorno per costituire una riserva generale destinata, tra l'altro, a finanziare incentivi da attribuire in base al raggiungimento degli «Obiettivi di servizio»; Vista la propria delibera 3 agosto 2007, n. 82 (G.U. n. 29/12/2007) che definisce le procedure e le modalita' di attuazione del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio»; Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U. n. 123/2008), relativa all'attuazione del Quadro strategico nazionale (QSN) 2007-2013 e alla programmazione del FSC per lo stesso periodo, che destina l'importo di 3.012 milioni di euro al progetto «Obiettivi di servizio»; Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n. 1 - Allegato (G.U n. 80/2011) che ridefinisce obiettivi, criteri e modalita' di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate e, per effetto della riduzione della dotazione finanziaria disposta dall'art. 2 del decreto-legge n. 78/2010, ridetermina l'importo disponibile per il richiamato progetto «Obiettivi di servizio» in 2.409,60 milioni di euro; Viste le delibere di questo Comitato n. 62/2011 (G.U. n. 304/2011) e n. 78/2011 (G.U. n. 17/2012), con le quali sono disposte ulteriori riduzioni del progetto concernente gli «Obiettivi di servizio», rispettivamente di 1.110,95 e di 209,85 milioni di euro, con rideterminazione in 1.088,8 milioni di euro dell'importo destinato al detto progetto; Considerato che, al netto della richiamata finalizzazione di 45 milioni di euro di cui all'OPCM n. 3957/2011 e dell'assegnazione di 12 milioni di euro destinati all'accompagnamento dell'iniziativa Obiettivi di servizio e alla produzione dei relativi indicatori di cui alle richiamate delibere nn. 82 e 166/2007, risultano 1.031,80 milioni di euro residui disponibili per il progetto Obiettivi di servizio; Visto il Piano di azione coesione concernente, tra l'altro, il miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud, concordato con le regioni del Mezzogiorno e inviato alla Commissione europea il 15 novembre 2011 e i successivi aggiornamenti del 3 febbraio e dell'11 maggio 2012; Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d'ordine del Ministro per la coesione territoriale n. 1464 del 18 giugno 2012 concernente, nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013, il riparto e le modalita' di riprogrammazione della riserva premiale per gli «Obiettivi di servizio», con la quale e' stata trasmessa la relativa nota informativa e l'unito allegato tecnico, predisposti dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica - Unita' di valutazione degli investimenti pubblici (UVAL); Considerato che nella menzionata proposta si evidenzia che: il sistema degli «Obiettivi di Servizio» prevedeva, per le otto regioni meridionali e per il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca, target quantificati per 11 indicatori statistici (di cui all'allegato 1 della delibera n. 82/2007) da conseguire al 2013 e riferiti a quattro obiettivi relativi agli ambiti dell'istruzione (il solo rilevante per il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca), dei servizi di cura per l'infanzia e gli anziani, della gestione dei rifiuti urbani e del servizio idrico integrato; alle amministrazioni si chiedeva un impegno a programmare interventi adeguati per il raggiungimento dei target, attraverso la predisposizione di un Piano d'azione per gli «Obiettivi di servizio», prevedendo verifiche e attribuzioni di premi intermedie al 2009 e finali al 2013; la significativita' del meccanismo premiale si e' progressivamente affievolita, a seguito della mancata attribuzione dei premi intermedi e successivamente, nel 2011, con il richiamato ridimensionamento a 1.031,80 milioni di euro, delle risorse premiali residue disponibili; Considerato inoltre che nella proposta si sottolinea l'opportunita', nel procedere al riparto del detto importo di 1.031,80 milioni di euro, di tenere conto degli sforzi compiuti dalle amministrazioni nel perseguimento degli obiettivi fino al 2010 e del principio delle condizionalita' ex ante previsto per la nuova programmazione 2014-2020, di cui alla relativa proposta di regolamento generale del Parlamento europeo e del Consiglio; Considerato in particolare che, nella citata proposta e nel relativo allegato tecnico, viene previsto che per l'assegnazione dei premi intermedi sono aggiornate le risultanze istruttorie del gruppo tecnico centrale in base ai seguenti principi: i premi potenziali di riferimento per ciascun obiettivo e indicatore, preso atto delle minori risorse premiali complessivamente disponibili, sono decurtati in proporzione alle riduzioni delle risorse premiali complessive e rideterminati in 257,95 milioni di euro per ciascuno dei quattro ambiti di riferimento (in materia di servizi di istruzione, di cura all'infanzia e agli anziani, di rifiuti e acqua) e appostati a ciascuno degli 11 indicatori nelle precedenti proporzioni; i coefficienti di premio sono ricalcolati sulla base dei valori degli indicatori al 2010, ove disponibili, considerando pero' - in caso di mancato avanzamento dell'indicatore - il dato gia' considerato nella precedente istruttoria del gruppo tecnico se piu' favorevole all'amministrazione; i coefficienti di premio sono calcolati rimuovendo il vincolo del tetto del 50% per l'attribuzione del premio potenziale nel caso di riduzione della distanza tra target finale e valore di base superiore al 50% anche per i casi in cui non sono disponibili dati aggiornati al 2010, ad esclusione delle ipotesi di mancato avanzamento dell'indicatore rispetto alla precedente istruttoria del gruppo tecnico; rimangono ferme tutte le altre regole disposte dalla delibera n. 82/2007 per il calcolo dei premi intermedi e adottate nella precedente istruttoria del gruppo tecnico; Considerato inoltre che, nella citata proposta si stabilisce che le risorse disponibili dopo l'attribuzione del premio intermedio, per favorire il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi, vanno comunque assegnate alle amministrazioni interessate sulla base della chiave di riparto consolidata del FSC e debbono essere utilizzate tenendo conto del richiamato principio di condizionalita'; Visto il parere favorevole sulla proposta in esame espresso dalla Conferenza Stato-regioni nella seduta del 6 giugno 2012 che ha previsto, inoltre, la devoluzione di un contributo di solidarieta' a favore di interventi per le scuole danneggiate dagli eventi sismici iniziati il 20 maggio 2012 nella regione Emilia- Romagna a valere sulle risorse disponibili dopo l'attribuzione del premio intermedio; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62); Vista la odierna nota n. 2956-P, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base della presente seduta del Comitato; Su proposta del Ministro per la coesione territoriale; Delibera: L'importo di 1.031,80 milioni di euro, disponibile sul Fondo sviluppo e coesione (FSC) per il finanziamento del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio» per il periodo di programmazione 2007- 2013, e' ripartito a favore delle otto regioni meridionali interessate e del Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca come segue. 1. Ripartizione delle risorse 1.1 I premi intermedi sono determinati e attribuiti per amministrazione e obiettivi con le regole di calcolo di cui al documento tecnico allegato alla proposta in esame, secondo la ripartizione riportata nella seguente tabella 1 per un importo totale pari a complessivi 326.390.048 euro. Parte di provvedimento in formato grafico 1.2 Le risorse disponibili dopo l'attribuzione dei premi intermedi, pari a 705.409.952 euro, sono ripartite tra le otto regioni meridionali interessate sulla base della chiave di riparto del FSC applicata al totale delle risorse residue per obiettivo dopo l'assegnazione dei premi intermedi e, per l'obiettivo istruzione, tra le otto regioni meridionali e il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca sulla base della chiave di riparto specifica, secondo l'articolazione riportata nella seguente tabella 2. Parte di provvedimento in formato grafico 1.3 A valere sul citato importo di 705.409.952 euro, una quota di 50.000.000 euro viene destinata, a titolo di contributo di solidarieta', al finanziamento di interventi per le scuole danneggiate dagli eventi sismici iniziati il 20 maggio 2012 nella regione Emilia-Romagna, con onere posto a carico delle amministrazioni interessate agli «Obiettivi di servizio» in misura proporzionale alle singole quote di riparto del detto importo di 705.409.952 euro, come previsto nel richiamato parere della Conferenza Stato-regioni del 6 giugno 2012. La relativa ripartizione e' riportata nella seguente tabella 3 che aggiorna, di conseguenza gli importi totali delle risorse residue assegnate della tabella 2. Parte di provvedimento in formato grafico 2. Attuazione e monitoraggio 2.1 Il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica assicurera' la disponibilita' dei dati per il monitoraggio degli «Obiettivi di servizio» e l'attivita' di valutazione dei risultati, avvalendosi delle risorse della delibera n. 166/2007 (punto 1.1.1 b ii) non ancora utilizzate. 2.2 Il gruppo tecnico centrale di accompagnamento, operante presso il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, viene modificato nel gruppo tecnico dei referenti degli «Obiettivi di servizio» cui partecipano tutti i referenti regionali per gli Obiettivi di servizio e il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca per l'obiettivo istruzione. Il gruppo tecnico, che rimane coordinato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, opera per assicurare l'accompagnamento nell'attuazione del nuovo sistema e per definire iniziative comuni. 2.3 Le amministrazioni centrali attuatrici del Progetto di azioni di sistema e assistenza tecnica a supporto degli «Obiettivi di servizio» di cui alla delibera n. 82/2007 (punto 3), proseguiranno nel sostegno alle amministrazioni regionali, in accordo con il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e tenendo conto, nella definizione delle attivita' da realizzare, dei risultati pregressi e delle effettive esigenze che emergeranno alla luce dei nuovi indirizzi, avvalendosi delle risorse della delibera n. 166/2007 (punto 1.1.1 b iii) non ancora utilizzate. 2.4 Le amministrazioni regionali e il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca continueranno ad aggiornare il Piano di azione degli «Obiettivi di servizio» gia' redatto ai sensi della citata delibera n. 82/2007 (punto 1) e a predisporre i rapporti annuali di esecuzione. 3. Regole per l'utilizzo dei premi intermedi e delle risorse residue da parte delle amministrazioni assegnatarie 3.1 I premi intermedi di cui alla precedente tabella 1 dovranno essere di norma utilizzati per l'obiettivo di riferimento a cui il premio si riferisce, fatta salva la possibilita' di motivare e di concordare con il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica il loro utilizzo in uno o piu' degli altri ambiti del sistema. La possibilita' di non utilizzare le risorse premiali nell'ambito in cui queste sono maturate e' giustificata nel caso in cui in tale ambito siano gia' stati conseguiti i target degli «Obiettivi di servizio», oppure siano gia' stati finanziati e avviati gli interventi necessari per il raggiungimento dei target. Inoltre, lo spostamento delle risorse premiali in altri ambiti degli «Obiettivi di Servizio» puo' essere giustificato nel caso in cui si dimostri che la concentrazione di risorse e' risolutiva per il conseguimento dell'obiettivo previsto. 3.2 Nel definire l'utilizzo delle risorse premiali per i diversi obiettivi, le regioni dovranno valutare se e come destinare risorse ai comuni e agli altri enti del territorio responsabili dell'erogazione dei servizi, quando cio' sia stato oggetto di decisioni formali. 3.3 Le risorse residue di cui alla precedente tabella 3 saranno utilizzate per uno o piu' degli ambiti originari degli «Obiettivi di servizio», sulla base dei risultati gia' conseguiti o conseguibili rispetto ai target previsti. 3.4 L'utilizzo delle risorse residue sara' subordinato al rispetto di alcuni requisiti necessari per garantire l'efficace realizzazione degli interventi, in linea con i seguenti principi: la funzionalita' degli interventi proposti al raggiungimento degli obiettivi; la concreta fattibilita' degli interventi proposti; il recepimento degli orientamenti e delle normative comunitarie rilevanti per l'efficacia nell'ambito in cui si propone di effettuare gli interventi. 3.5 Tali principi troveranno specificazione operativa, per ogni regione e per il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca, in accordo con il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione, considerate le proposte delle amministrazioni e l'aggiornamento dei Piani d'azione degli «Obiettivi di servizio». 3.6 L'aggiornamento dei Piani d'azione degli «Obiettivi di servizio», da definire entro il 31 ottobre 2012 (confermando cosi' la tempistica gia' disposta per i rapporti annuali di esecuzione), dovra' fornire un quadro completo e attuale degli interventi realizzati, in corso e previsti per il conseguimento degli obiettivi di ciascun ambito, con tutte le fonti ordinarie e aggiuntive di finanziamento disponibili. Tra questi interventi saranno evidenziati in modo distinto quelli che si intende finanziare con i premi intermedi e quelli che si intende finanziare con le risorse residue, con indicazione dei relativi cronoprogrammi. Nei Piani verra' inoltre aggiornato il quadro delle azioni di tipo normativo, regolamentare, organizzativo e gestionale necessarie per l'efficace realizzazione degli interventi e il rispetto dei principi di cui ai precedenti punti 3.4 e 3.5. 3.7 In considerazione dell'adozione di regole anticipatorie della programmazione 2014-2020, l'insieme degli interventi finanziati con i premi intermedi e con le risorse residue entrera' a far parte del Piano d'azione coesione del quale seguira' le regole di programmazione, monitoraggio e valutazione. 3.8 In fase di aggiornamento dei Piani di azione degli «Obiettivi di servizio», il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione, concordera' con le singole amministrazioni, sulla base di appropriata istruttoria tecnica, le schede di utilizzo dei premi intermedi e delle risorse residue che costituiranno poi parte del Piano di azione coesione e saranno allegate al Piano di azione degli «Obiettivi di servizio» per la singola amministrazione. Tali schede conterranno tutte le informazioni utili all'identificazione degli interventi previsti e dei relativi soggetti attuatori, degli indicatori pertinenti, dei cronoprogrammi e degli impegni assunti per consentirne la corretta attuazione. 3.9 L'attuazione degli interventi, sulla base dei contenuti concordati nelle schede di utilizzo dei premi e delle risorse residue, avverra' con gli strumenti di attuazione diretta di cui alle delibera n. 166/2007 (punto 2.4.3). 3.10 Le risorse premiali e residue potranno essere trasferite a partire dal gennaio 2013, dopo il perfezionamento delle schede, secondo le modalita' gia' previste per le risorse del FSC dalla delibera n. 166/2007 (punto 7.1). Il monitoraggio degli interventi avverra' secondo le modalita' previste per tutti gli interventi finanziati dal FSC per il periodo 2007-2013 e prevedra' anche - come per tutti gli interventi pertinenti il Piano d'azione coesione - un codice identificativo che riconduca gli interventi finanziati alle risorse premiali e alle risorse residue degli «Obiettivi di servizio». L'attuazione concreta, e quindi la spesa relativa, dovra' essere realizzata secondo i cronoprogrammi e, comunque, non oltre il periodo gia' previsto dalla delibera n. 166/2007 (punto 7.2) per l'impiego delle risorse assegnate a valere sulle risorse premiali degli «Obiettivi di servizio». 3.11 Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente delibera va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004, nella documentazione amministrativa e contabile riguardante i detti interventi. Roma, 11 luglio 2012 Il Presidente: Monti Il Segretario: Barca Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 2012 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze registro n. 9, Economie e finanze, foglio n. 321
DELIBERA 3 agosto 2012
Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). Programmazione regionale delle residue risorse del FSC a favore del settore ambiente per la manutenzione straordinaria del territorio. (Delibera n. 87/2012). (12A11605)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate, coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993, nei quali si concentra e si da' unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione, sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra aree del Paese; Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato di un codice unico di progetto (CUP); Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, che ha trasferito al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui al citato art. 61; Visto l'art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 che, al comma 863, provvede al rifinanziamento, per il periodo di programmazione 2007-2013, del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui all'art. 61 della citata legge n. 289/2002 e che, al successivo comma 866 - come modificato dell'art. 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, comma 537 - prevede che le somme di cui al comma 863 sono interamente ed immediatamente impegnabili e che le somme non impegnate nell'esercizio di assegnazione possono essere mantenute in bilancio, quali residui, fino alla chiusura dell'esercizio 2013; Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria; Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'art. 119 della Costituzione, ed in particolare l'art. 16 della stessa legge, che, in relazione agli interventi di cui all'art. 119 della Costituzione, diretti a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarieta' sociale, a rimuovere gli squilibri economici e sociali e a favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, ne prevede l'attuazione attraverso interventi speciali organizzati in piani organici finanziati con risorse pluriennali, vincolate nella destinazione; Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, che ha attribuito, tra l'altro, al Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato si avvalga, nella gestione del citato Fondo, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico; Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli 3 e 6 che per la tracciabilita' dei flussi finanziari a fini antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003, sanzionando la mancata apposizione di detto codice; Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, in attuazione dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale e visto in particolare l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e sia finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese; Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2012); Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2011, con il quale e' stata conferita la delega al Ministro per la coesione territoriale ad esercitare, tra l'altro, le funzioni di cui al richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative, fra l'altro, alla gestione del FAS, ora Fondo per lo sviluppo e la coesione; Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del codice unico di progetto (CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa; Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; Vista la delibera di questo Comitato del 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U. n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013; Vista la delibera di questo Comitato del 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U. n. 123/2008), relativa all'attuazione del QSN 2007-2013 e alla programmazione del FSC per lo stesso periodo; Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n. 1 (G.U. n. 80/2011) la quale, nell'aggiornare la dotazione del FSC per il periodo di programmazione 2007-2013 a seguito delle riduzioni di risorse disposte dall'art. 2 del citato decreto-legge n. 78/2010, ha definito obiettivi, criteri e modalita' di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate e di selezione e attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013; Visto, in particolare, il punto 3 della suindicata delibera n. 1/2011, che prevede il finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, relativi ad interventi di rilievo nazionale, di rilievo interregionale, nonche' di rilevanza strategica regionale; Viste le delibere di questo Comitato 3 agosto 2011, n. 62 (G.U. n. 304/2011), 30 settembre 2011, n. 78 (G.U. n. 17/2012), 20 gennaio 2012, n. 7 (G.U. n. 95/2012), 20 gennaio 2012, n. 8 (G.U. n. 121/2012) e 30 aprile 2012, n. 60 (G. U. n. 160/2012) con le quali, sono state disposte assegnazioni a valere sulla quota regionale del FSC 2007-2013; Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (G.U. n. 138/2012) concernente le ulteriori modalita' di riprogrammazione delle risorse regionali del FSC per i periodi 2000-2006 e 2007-2013, nonche' l'individuazione delle risorse nette disponibili per la riprogrammazione a valere sul periodo 2000-2006, pari 1.549,35 milioni di euro, di cui 1.427,50 milioni di euro a favore delle Regioni meridionali; Vista la delibera di questo Comitato 11 luglio 2012, n. 78 (in corso di formalizzazione), concernente la riprogrammazione delle risorse regionali residue del FSC 2007-2013 per il Mezzogiorno, con la quale e' stato ricognito il quadro delle disponibilita' finanziarie complessive per le Regioni meridionali, che risulta pari a 4.345,358 milioni di euro; Visto il Piano di azione coesione concordato con le Regioni del Mezzogiorno e inviato alla Commissione europea il 15 novembre 2011, nonche' i successivi aggiornamenti del 3 febbraio e dell'11 maggio 2012, all'odierno esame di questo Comitato per la relativa presa d'atto; Visto il protocollo d'intesa per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, per un importo complessivo di 336.668.320 euro, sottoscritto in data 26 luglio 2012 dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal Ministero dello sviluppo economico, dal Ministro per la coesione territoriale, dalla Regione Puglia, dalla Provincia e dal Comune di Taranto, dal Commissario straordinario del Porto di Taranto, protocollo oggetto di presa d'atto da parte di questo Comitato con la presente delibera; Visto il documento di economia e finanza 2012 - Piano nazionale di riforma, approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 aprile 2012, nel quale viene sottolineata l'esigenza di misure urgenti nei settori ambientali della gestione integrata del ciclo delle acque, di prevenzione dei rischi idrogeologici e del recupero e valorizzazione delle aree industriali in zone urbane soggette a bonifica; Considerato che tra gli obiettivi prioritari di intervento nel Mezzogiorno richiamati anche dalle citate delibere nn. 8 e 60/2012 figura un piu' efficace impiego delle risorse destinate all'ambiente, con particolare riferimento alle azioni per la riduzione del dissesto idrogeologico, per l'efficientamento dei sistemi di raccolta e depurazione delle acque e per la bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale; Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d'ordine del Ministro per la coesione territoriale, n. 2000 del 1° agosto 2012 concernente la programmazione delle residue risorse regionali del FSC 2000-2006 e 2007-2013 per il finanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria del territorio in campo ambientale e l'allegata nota informativa del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica; Considerato che nella citata nota informativa si da' tra l'altro evidenza del positivo processo istruttorio, in termini di coerenza programmatica e normativa, svolto dal detto Dipartimento, d'intesa con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla base delle schede informative presentate dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che propongono l'utilizzo di una quota delle risorse del FSC di rispettiva titolarita' in favore di interventi di manutenzione straordinaria del territorio collegati alla priorita' ambiente sulla base delle pervenute al detto Dipartimento; Considerato che nella suddetta nota informativa viene quantificato, per gli interventi da finanziare individuati in apposito elenco allegato, un fabbisogno complessivo di 1.060,50 milioni di euro, a carico delle risorse regionali del FSC; Considerato, in particolare, che la copertura di tale importo di 1.060,50 milioni di euro viene posta a carico delle programmazioni residue regionali del FAS 2000-2006 per un importo di 68,25 milioni di euro e del FSC 2007-2013 per un importo di 992,25 milioni di euro, a valere sulle risorse destinabili alle Regioni del Mezzogiorno; Considerato in particolare che, al fine di dare copertura agli interventi da realizzare sul proprio territorio, la Regione Puglia ha confermato il definanziamento dell'intervento «Raddoppio del Sistema del Sinni» del valore di 180 milioni di euro gia' finanziato, sul FSC 2007/2013, con la richiamata delibera n. 62/2011, con contestuale richiesta di utilizzo di tale importo a copertura degli interventi di cui alla presente delibera; Considerato che allo stato, a fronte delle risorse programmabili di cui alla citata delibera di questo Comitato n. 41/2012, le disponibilita' residue del FSC per il periodo 2000-2006 ammontano a circa 836 milioni di euro, al netto della quota relativa alla Regione Abruzzo, pari a 45,12 milioni di euro, e di quanto gia' programmato per la Regione Sicilia con la precedente delibera n. 60/2012 e di altri impieghi disposti a favore della stessa Regione con ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri, per gli importi rispettivamente di 536,6 milioni e di 10 milioni di euro; Considerato inoltre che, per la Regione Campania, residuano sulla programmazione FSC 2007-2013 ulteriori risorse pari a euro 225.066.801, derivanti dalla differenza tra le risorse accantonate con la citata delibera n. 8/2012, pari a euro 437.000.000 da destinare a interventi connessi alle procedure di infrazione comunitaria in materia ambientale e la successiva assegnazione di 211.933.199 euro disposta con la citata delibera n. 60/2012 a carico del detto accantonamento; Valutata altresi' la necessita' di alimentare un efficace ciclo di programmazione e progettazione degli interventi strategici per migliorarne la qualita' e accelerarne la realizzazione, rafforzando i processi di collaborazione istituzionale fra le Amministrazioni interessate, con particolare riguardo alle modalita' attuative degli interventi ed alla relativa gestione; Considerato pertanto che questo Comitato e' chiamato ad approvare l'assegnazione di 1.060,50 milioni di euro per il finanziamento degli interventi nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia individuati nella proposta in esame; Ritenuto, al fine di assicurare la realizzazione degli investimenti pubblici, di dover procedere con l'adozione della presente delibera che consente di portare a sostanziale compimento la programmazione delle risorse del FSC; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62); Vista la nota n. 3324-P del 2 agosto 2012, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le osservazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Su proposta del Ministro per la coesione territoriale formulata congiuntamente in seduta con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; Prende atto del protocollo d'intesa per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto richiamato in premessa, per un importo complessivo di 336.668.320 euro, che prevede la realizzazione dei seguenti interventi da finanziare nell'ambito della presente delibera: completamento della copertura finanziaria dell'Accordo del 5 novembre 2009 per la realizzazione degli interventi di dragaggio dei sedimenti nel molo polisettoriale di Taranto per un importo di euro 17.167.413; messa in sicurezza e bonifica dell'Area SIN di Taranto: primi interventi, per un importo di euro 37.000.000; interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE) per la rimozione dei sedimenti contaminati da PCB nel seno del Mar piccolo in corrispondenza delle aree di mitilicoltura per un importo di euro 21.000.000; Per quanto riguarda le risorse da reperire anche a carico della Regione Puglia di cui al citato protocollo d'intesa, restano fermi la compatibilita' e il rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Delibera: 1. Individuazione degli interventi prioritari a carattere ambientale per la manutenzione straordinaria del territorio nelle Regioni del Mezzogiorno e del correlato fabbisogno finanziario. 1.1 E' approvata la proposta richiamata in premessa concernente l'individuazione degli interventi ad alta priorita' ambientale nel Mezzogiorno, presentati dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nei settori delle bonifiche/rifiuti/sistema idrico integrato, della difesa del suolo e della forestazione, riportati nell'elenco allegato alla presente delibera di cui costituisce parte integrante, per l'importo complessivo di 1.060.484.327,76 euro. 1.2 La ripartizione regionale per settore di intervento e il relativo fabbisogno finanziario sono riportati nella seguente tavola 1, con articolazione del richiamato importo di 1.060.484.327,76 euro tra i periodi di programmazione del FSC 2000-2006 (68.248.000,00 euro) e 2007-2013 (992.236.327,76 euro). Tavola 1 - Individuazione degli interventi e copertura finanziaria delle assegnazioni per Regione Ammini- | Settore |Nu- | Assegnazione | di cui | di cui stra- | |me- | presente | programma- | programma- zioni | |ro | delibera | zione | zione benefi- | |in- | | residui | residui ciarie | |ter-| | FSC | FSC | |ven-| | 2000/2006 | 2007/2013 | |ti | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Basili- |Bonifiche| 10 | 41.723.249,01| | 41.723.249,01 cata | | | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Calabria| Difesa | 14 | 38.248.000,00|38.248.000,00| |del suolo| | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Calabria|Foresta- | 1 | 30.000.000,00|30.000.000,00| |zione | | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Campania|Foresta- | 25 | 60.000.000,00| | 60.000.000,00 |zione | | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Puglia |Bonifiche| 6 | 120.167.413,00| |120.167.413,00 (1) | | | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Puglia |Rifiuti | 5 | 11.000.000,00| | 11.000.000,00 (1) | | | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Puglia |Sistema | 19 | 121.200.000,00| |121.200.000,00 (1) |idrico | | | | |integrato| | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Puglia |Difesa | 2 | 26.076.869,35| | 26.076.869,35 (1) |suolo | | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Sardegna|Bonifiche| 6 | 110.445.796,00| |110.445.796,00 --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Sicilia |Bonifiche| 1 | 50.000.000,00| | 50.000.000,00 (2) | | | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Sicilia |Rifiuti | 2 | 9.000.000,00| | 9.000.000,00 --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Sicilia |Foresta- | 2 | 442.623.000,40| |442.623.000,40 (3) |zione | | | | --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- Totale | | 93 |1.060.484.327,76|68.248.000,00|992.236.327,76 --------|---------|----|----------------|-------------|-------------- 1) Le risorse assegnate alla Regione Puglia sono comprensive dell'importo di 180 mln di euro derivante dal definanziamento dell'intervento "Raddoppio dello schema potabile del Sinni", approvato con la delibera CIPE n.62/2011. Tale importo e' riassegnato in modo indistinto ai vari interventi in elenco per la suddetta Regione. 2) Assegnazione programmatica, nelle more del completamento della relativa istruttoria progettuale. 3) L'importo di 442,623 milioni di euro e' riferito, in misura significativa, anche ad interventi gia' realizzati nell'ambito della programmazione 2007-2013. 2. Copertura finanziaria e assegnazioni complessive disposte a favore degli interventi previsti. 2.1 La copertura finanziaria del richiamato fabbisogno complessivo di 1.060.484.327,76 euro viene posta a carico delle risorse regionali FSC 2000-2006 e 2007-2013, disponibili per la programmazione nelle Regioni del Mezzogiorno di cui alle richiamate delibere nn. 41 e 78/2012, al lordo della quota dello 0,0008 vincolata al finanziamento del sistema dei conti pubblici territoriali di cui al punto 4.2 della delibera n. 166/2007. 6.1 Gli interventi oggetto della presente delibera sono monitorati attraverso il sistema unico nazionale di monitoraggio per la politica regionale in ambito QSN 2007-2013, costituito dal «Sistema di gestione dei progetti» presso il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e dalla Banca Dati unitaria presso il Ministero dell'economia e delle finanze per le politiche regionali finanziate con risorse aggiuntive comunitarie e nazionali. L'inserimento degli aggiornamenti sui singoli interventi avviene a ciclo continuo e aperto secondo le vigenti modalita' e procedure concernenti il monitoraggio delle risorse del FSC. 6.2 A cura del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e del citato Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica sara' data adeguata pubblicita' all'elenco degli interventi, nonche' alle informazioni periodiche sul relativo stato di avanzamento, come risultanti dal predetto sistema di monitoraggio. 7. Assegnazione del codice unico di progetto (CUP). Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente delibera va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004, nella documentazione amministrativa e contabile riguardante i detti interventi. 8. Norma finale. Per quanto non espressamente previsto dalla presente delibera si applicano le disposizioni normative e le procedure vigenti nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Roma, 3 agosto 2012 Il Presidente: Monti Il segretario: Barca Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 2012 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registro n. 9, Economie e finanze, foglio n. 320 Parte di provvedimento in formato grafico