Decreto Crescita bis: il ritorno delle ZFU - Zone franche urbane
Tra le novità del decreto Sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 ottobre, ormai noto come Decreto Crescita 2.0, spuntano anche, all'articolo 37, le zone franche urbane. Attraverso la riprogrammazione del Piano di azione coesione, l'Esecutivo guidato da Mario Monti intende attivare le agevolazioni fiscali e contributive previste dalla legge 296 del 2006 (legge finanziaria 2007) - cioè l'esenzione dal pagamento delle imposte sui redditi, dell’Irap, dell’imposta sugli immobili e dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente – a favore delle piccole e micro imprese localizzate nelle regioni Convergenza.
La legge 296/06 istituiva un fondo da 100 milioni di euro per gli anni 2008 e 2009 per favorire lo sviluppo economico e sociale di aree e quartieri degradati nelle città del Mezzogiorno, identificati come zone franche urbane, Abbandonata dall'ultimo Governo Berlusconi, la misura viene ora ripresa dal decreto Crescita con riferimento alle città individuate dalla delibera Cipe n. 14 dell’11 luglio 2009 ricadenti nelle Regioni Convergenza.
In particolare a beneficiare delle agevolazioni sarebbero:
- Torre Annunziata,
- Napoli,
- Mondragone,
- Crotone,
- Lamezia Terme,
- Rossano Calabro,
- Gela,
- Catania,
- Erice,
- Taranto,
- Lecce,
- Andria.
Le modalità, le condizioni e la durata dello strumento sono affidate ad un decreto che il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera emanerà di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze Vittorio Grilli.