Decreto Legge Sviluppo 2011: il testo con i nuovi provvedimenti

Euro Approvato il decreto legge per lo sviluppo dell'economia italiana. Il provvedimento, passato al vaglio del Consiglio dei Ministri del 5 maggio, si compone di dieci articoli che promuovono: la semplificazione fiscale per le imprese, il rilancio del Piano casa, le assunzioni al Sud, la ricerca e un piano triennale per i precari della scuola. Riportiamo di seguito una sintesi e il testo provvisorio rilasciato dal ministero.

Per le imprese che finanzieranno progetti di ricerca nelle università e negli enti pubblici di ricerca è fissato un credito d'imposta pari al 90% della spesa incrementale d'investimento. In linea con il “Patto Euro plus” che prevede strumenti specifici per la promozione della produttività nelle regioni in ritardo di sviluppo, viene introdotto un credito d’imposta nella misura del 50% dei costi salariali per ogni lavoratore assunto nel Mezzogiorno a tempo indeterminato.

Al fine di incrementare l’efficienza del sistema turistico italiano il decreto introduce un diritto di superficie di novanta anni a favore dei Distretti turistico-alberghieri. Nei distretti saranno inoltre avviati sportelli unici di coordinamento delle attività delle Agenzie fiscali e dell’INPS.

Nel campo dell'edilizia vengono introdotte diverse novità per ridurre i tempi di costruzione delle opere pubbliche e semplificare le procedure di affidamento dei relativi contratti pubblici. Oltre all'estensione del criterio di autocertificazione per l’esecuzione dei lavori pubblici, viene innalzato ad un milione di euro il limite per l'affidamento degli appalti di lavori mediante procedura negoziata.

I cittadini potranno iniziare a beneficiare di servizi più rapidi e semplici per il rilascio dei documenti obbligatori di identificazione, grazie a:

  • la carta d’identità elettronica,
  • i pagamenti on line con le Asl.

Allo scopo di promuovere la cultura del merito e della qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico e nel sistema universitario, il decreto prevede l'istituzione della Fondazione per il Merito, che gestirà omonimo fondo. Per i precari della scuola, invece, è pronto un piano triennale per l'assunzione di 65.000 persone tra personale docente, educativo ed ATA.

Per ridurre il peso della burocrazia che grava sulle imprese e sui contribuenti, il decreto prevede tra l'altro:

  • il controllo amministrativo unificato da parte di qualsiasi autorità competente, che potrà essere svolto al massimo con cadenza semestrale, con durata non superiore ai quindici giorni;
  • l'abolizione, per lavoratori dipendenti e pensionati, dell’obbligo di comunicazione annuale dei dati relativi a detrazioni per familiari a carico;
  • l'abolizione di comunicazioni all’Agenzia delle entrate in occasione di ristrutturazioni che godono della detrazione del 36%;
  • per i contribuenti in regime di contabilità semplificata la detrazione dell’intero costo per singole spese non superiori a 1.000 euro, nel periodo d’imposta in cui ricevono la fattura;
  • l'abolizione della comunicazione telematica da parte dei contribuenti per acquisti d’importo superiore a 3.000 euro in caso di pagamento con carte di credito, prepagate o bancomat;
  • l'estensione del regime di contabilità semplificata a 400 mila euro di ricavi, per le imprese di servizi, e a 700 mila euro di ricavi per le altre imprese;
  • l'abolizione della compilazione della scheda carburante in caso di pagamento con carte di credito, di debito o prepagate;
  • l'attenuazione del principio del ”solve et repete”;
  • l'innalzamento a 10 mila euro della soglia di valore dei beni d’impresa per i quali è possibile ricorrere ad attestazione di distruzione mediante di atto notorio;
  • l'innalzamento a 300 euro dell’importo per potere riepilogare in un solo documento le fatture ricevute nel mese;
  • la concentrazione in unica scadenza dei termini entro i quali gli enti pubblici effettuano i versamenti fiscali con il modello F24 EP;
  • l'opportunità di rideterminazione del valore di acquisto dei terreni edificabili e delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva.

Per migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese il Fondo di garanzia di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a) della legge 23 dicembre 1996, n. 662 potrà sostenere il capitale di rischio investito da fondi comuni di investimento mobiliari chiusi con garanzia concessa a titolo oneroso

Fino al 31 dicembre 2012, per coloro che hanno stipulato un contratto di mutuo ipotecario di importo originario non superiore a 150 mila euro e con indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 30 mila euro, sarà possibile ottenere dal finanziatore la rinegoziazione del mutuo.

TESTO PROVVISORIO Decreto legge recante disposizioni urgenti per l'economia (Fonte: MEF)