Guida completa al bando Distretti del cibo: le novità sulle agevolazioni

Distretti del cibo - Photo credit: Foto di Photo Mix da Pixabay Pubblicato il decreto direttoriale che attiva il Bando Distretti del cibo. A disposizione 100 milioni di euro per la concessione di incentivi per la realizzazione di Contratti di Distretto che favoriscano lo sviluppo e l'innovazione nelle filiere agricole e agroalimentari italiane.

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I termini per partecipare al Bando Distretti del cibo si chiudono il 15 novembre 2024.

Cos’è un Distretto del cibo?

I Distretti del cibo sono enti riconosciuti dalle Regioni e dalle Province autonome che a livello locale aggregano imprese del settore agricolo e agroalimentare, ma possono vedere la partecipazione di anche enti pubblici ed istituzioni, per valorizzare e promuovere i prodotti e l’offerta turistica di un determinato territorio, per favorire la collaborazione, lo scambio di conoscenze e buone pratiche tra gli attori coinvolti e per aumentare la competitività e la propensione all'innovazione delle imprese, in modo da generare un impatto positivo sulla produzione agricola, sull'ambiente, sullo sviluppo territoriale e in termini di inclusione sociale.

Cosa finanzia il Bando Distretti del cibo

Disciplinato dal decreto interministeriale firmato il 17 settembre 2024 dai ministri dell'Agricoltura e delle Imprese, e successivamente con decreto direttoriale Masaf del 15 ottobre 2024, il Bando Distretti del cibo finanzia la realizzazione degli interventi previsti nell'ambito del Contratto di Distretto, cioé il documento stipulato tra il Ministero dell'Agricoltura e un soggetto proponente, delegato dai membri del Distretto, per promuovere un programma di interventi di valore compreso tra 3 e 25 milioni di euro.

Il programma di interventi può includere:

  • Investimenti in attivi materiali e immateriali per la produzione agricola primaria;
  • Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari;
  • Partecipazione ai regimi di qualità per i prodotti agricoli;
  • Progetti di ricerca e sviluppo per innovazioni nel settore agricolo;
  • Investimenti nella trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli;
  • Sviluppo del sistema della conoscenza e condivisione di innovazioni tra le imprese.

Chi sono i beneficiari degli incentivi

I beneficiari delle agevolazioni sono i contraenti sottoscrittori dell’Accordo e del Contratto di Distretto, che rientrino nelle categorie di soggetti elencate dal decreto interministeriale:

  • le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
  • le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente;
  • le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente (Il capitale delle già menzionate società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali);
  • i Distretti del cibo, individuati e costituiti in conformità alle disposizioni regionali e laddove costituiti in forma societaria o in forma associativa conforme all’ordinamento in materia;
  • gli organismi di ricerca come definiti dal regolamento (UE) 2022/2472 e dagli Orientamenti per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali, iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il Ministero dell’università e della ricerca.

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A quanto ammontano i contributi

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto capitale, nei limiti previsti dalle norme in materia di aiuti di Stato, tenendo conto della tipologia di interventi e della dimensione dell’impresa.

In particolare, il contributo in conto capitale copre fino al:

  • 65% delle spese per investimenti nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
  • 65% delle spese per investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli (investimenti con costi ammissibili superiori a 25 milioni di euro o il cui equivalente sovvenzione lordo supera i 12 milioni di euro saranno appositamente notificati alla Commissione a norma dell’articolo 108, paragrafo 3, del TFUE);
  • 100% delle spese per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità;
  • 100% per le spese di ricerca e sviluppo nel settore agricolo e agroalimentare;
  • 100% per spese per lo sviluppo del sistema della conoscenza e la condivisione e diffusione delle innovazioni;
  • 100% delle spese per attività di animazione e comunicazione del Programma del Contratto di Distretto;
  • 20% per le piccole imprese e 10% per le medie imprese per investimenti nella trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, nel limite della soglia di notifica dell’aiuto pari a 7,5 milioni di euro per impresa e per progetto di investimento.

Gli aiuti sono concessi nei limiti delle risorse messe a disposizione dal Masaf, pari a 100 milioni di euro, incrementabili con l'eventuale cofinanziamento della Regione o dalla Provincia autonoma di riferimento.

Come e quando presentare le domande

Le domande per accedere al Bando Distretti del cibo devono essere presentate, via pec o attraverso l'apposito portale web, entro il 15 novembre 2024.

Dopo la presentazione, le istanze saranno valutate, secondo l’ordine cronologico di arrivo, da una Commissione valutatrice. All'approvazione della graduatoria, basata su criteri di qualità e rilevanza dei progetti, seguiranno l'impegno delle somme per il riconoscimento dei finanziamenti e il provvedimento di concessione del contributo, per procedere infine alla stipula del Contratto di Distretto. Gli interventi dovranno essere realizzati entro 3 anni dalla data di sottoscrizione del Contratto.

Per approfondire consulta la scheda di sintesi della misura