Ddl Made in Italy: fondo da 60 milioni di euro per la filiera legno-arredo
Tra le novità del disegno di legge atteso la prossima settimana in Consiglio dei Ministri dovrebbe rientrare anche un nuovo fondo dedicato alla valorizzazione delle imprese boschive e dell'industria della lavorazione del legno made in Italy.
Tutto ciò che c’è da sapere sulla nuova legge Made in Italy
Anche la filiera forestale e in particolare l'industria della prima lavorazione del legno rientrano quindi tra i settori oggetto di attenzione speciale da parte del MIMIT, che con il disegno di legge per la valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy sta per mettere in campo un pacchetto di misure volto a tutelare e rafforzare le eccellenze nazionali.
Tra le misure verticali per il consolidamento delle filiere strategiche rientra infatti anche una norma per la filiera legno-arredo 100% nazionale.
Fondo da 60 milioni per la filiera legno made in Italy
In base alla bozza del ddl Made in Italy attualmente in circolazione, con il disegno di legge il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera anche all'istituzione di un nuovo Fondo, con una dotazione di 60 milioni per il 2024, per la filiera legno arredo. Lo strumento, da istituire presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dovrebbe trovare attuazione con un apposito decreto del MIMIT, da adottarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
Sarebbe questo provvedimento a individuare il soggetto in-house incaricato della gestione del Fondo, le modalità di attuazione della misura, i potenziali beneficiari e a ripartire le risorse fra le finalità dello strumento. Finalità che sono già anticipate dal ddl Made in Italy e che riguardano la promozione della vivaistica forestale e la creazione e il rafforzamento di imprese boschive e dell’industria della prima lavorazione del legno, in particolare attraverso il sostegno all’incremento del livello tecnologico e digitale delle imprese e alla creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo la catena produttiva, dai sistemi di classificazione qualitativa, ai sistemi di incollaggio.
Oltre a incentivare innovazione e digitalizzazione della filiera, il nuovo Fondo dovrebbe contribuire anche a sostenere la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione dei processi di produzione di fibre di origine naturale sul territorio nazionale, in linea con i principi di sviluppo sostenibile e con l’obiettivo di accrescere l’autonomia nell'approvvigionamento delle materie prime per l’industria.
Tra le finalità del Fondo ci sarebbe anche il supporto al processo di razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti di autorizzazione per gli interventi selvicolturali che il MIMIT intende condurre in porto con il Ministero dell'Agricoltura per sostenere l’autonomia delle industrie del legno nell’approvvigionamento della materia prima. Sarebbe in questo caso il Masaf, sentito il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ad adottare, d’intesa con la conferenza Stato-Regioni, apposite Linee guida per le attività di gestione forestale, cui poi dovrebbero uniformarsi anche i procedimenti regionali in materia di autorizzazione per gli interventi selvicolturali nei boschi italiani.
Per approfondire: Dal 1° giugno il click day per i Contratti di filiera nel settore forestale