Programma nazionale per il recupero economico di siti industriali inquinati
In particolare sono assegnate risorse pari a 2.149,269 milioni di euro per la realizzazione di interventi nelle Regioni del Mezzogiorno, cui si somma l'ulteriore assegnazione di 409,731 milioni di euro a valere sulle risorse di interesse strategico nazionale per la Priorità 3 del QSN.
Per la realizzazione nel Centro-Nord del PSS sono inoltre state assegnate ulteriori risorse pari a 450 milioni di Euro a valere sul riparto risorse aggiuntive del Fondo per le aree sottoutilizzate recate dalla legge n.296/2006, art.1 comma 863, destinate all’attuazione di programmi e interventi per il conseguimento degli obiettivi del QSN nelle Regioni del Centro-Nord.
Le aree oggetto di deindustrializzazione si distinguono per
- la diffusa sottoutilizzazione del capitale fisico ed umano,
- il declino delle condizioni di competitività dei settori produttivi
- il progressivo deterioramento delle condizioni esterne ed ambientali.
Asse I: Interventi per la reindustrializzazione ed il recupero ambientale
L’obiettivo specifico dell’Asse I è promuovere forme avanzate di interventi integrati per la realizzazione di infrastrutture e l’erogazione di servizi industriali e la restituzione all’uso collettivo delle aree industriali compromesse da inquinamento, al fine di accrescere le opportunità di sviluppo industriale ed imprenditoriale.
A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, il PSS potrà finanziare i seguenti interventi:
a) Completamento ed adeguamento delle infrastrutture di urbanizzazione primaria e secondaria (es. realizzazione di strade di collegamento con le reti nazionali e della viabilità interna a servizio dell’area);
b) sistemi di gestione delle risorse idriche al fine di razionalizzarne l’uso (es. rete acquedottistica potabile separata da quella industriale; reti di innaffiamento e/o antincendio collegati a serbatoi interni ai lotti che raccolgono acqua piovana o acqua distribuita dalla rete duale,…);
c) sistema di gestione delle acque reflue (ad esempio, impianti separati tra rete di canalizzazione delle acque meteoriche e rete fognaria);
d) sistemi di pubblica illuminazione a basso consumo energetico e tali da conseguire un contenimento dell’inquinamento luminoso;
e) rete ed impianti di distribuzione dell’energia elettrica, di gas ed altre forme di energia finalizzati al risparmio energetico ed all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili (ad esempio impianti di cogenerazione; pannelli fotovoltaici);
f) impianti e reti per la produzione di servizi industriali (es. distribuzione gas tecnici);
g) impianti d’area per una corretta ed efficiente gestione dei rifiuti (raccolta, recupero e riutilizzo) quali ad esempio piattaforme, impianti di selezione, compattazione e trattamento;
h) opere per la mitigazione dell’impatto sul contesto paesaggistico urbano o rurale, dell’inquinamento acustico e dell’inquinamento elettromagnetico;
i) dotazione di spazi per garantire un miglior equilibrio idrogeologico e la funzionalità della rete idraulica superficiale, anche attraverso il contenimento dell’impermeabilizzazione dei suoli;
j) opere secondarie e high-tech delle aree produttive: realizzazione di opere connesse al cablaggio delle aree e linee per la trasmissione dati, reti per TLC, reti a fibre ottiche;
k) infrastrutture di logistica (ad esempio piazzali per movimentazioni comuni e magazzini consortili e reti telematiche di servizio);
l) rete di rilevazione dei dati ambientali più significativi (ad esempio, piezometri per il monitoraggio dell’acqua di falda, centraline per il monitoraggio degli inquinanti in atmosfera,…);
m) infrastrutture di rete per la gestione delle emergenze e aree per l’atterraggio di eliambulanze;
n) laboratori per analisi chimiche e tecnologiche;
o) impianti di collettamento e trattamento delle emissioni;
p) Piattaforme logistiche per la raccolta e la distribuzione delle merci e potenziamento dei servizi di intermodalità;
q) Centri intermodali a servizio dei siti industriali;
r) Transit point volti all’ottimizzazione del trasporto delle merci.
Le spese ammissibili per i diversi interventi sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento. A titolo esemplificativo:
- opere di urbanizzazione;
- opere necessarie per la successiva implementazione dei servizi a rete;
- spese tecniche di progettazione, direzione dei lavori, indagini geognostiche, ecc., nei limiti del 10% del costo totale del progetto ammissibile a finanziamento;
- spese di approntamento e sistemazione dell’area;
- spese per le opere di superamento del rischio ambientale;
- spese per dotazioni tecniche, infrastrutturali e di servizi.
Ulteriori dettagli nel merito potranno essere indicati negli APQ o nei Bandi di Gara.
Asse II: Assistenza Tecnica e azioni di accompagnamento:
L’obiettivo specifico è migliorare l’efficienza e la qualità dell’attuazione e la conoscenza del Programma.
Il Programma Strategico Speciale - PSS potrà attuarsi in ambiti territoriali perimetrati all’ interno dei Siti di Interesse nazionale (SIN) e nei siti di interesse regionale ricompresi e non nei Piani regionali di Bonifica individuati con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Ambiente. L'elenco dei SIN è riportato nel Programma.