Infrastrutture: 50 miliardi di euro per collegare l'Europa
Presentato, oggi, dalla Commissione europea un piano di investimenti da 50 miliardi di euro destinato a migliorare le reti europee di trasporto, energetiche e digitali, con l'obiettivo di rafforzare la competitività dell'Europa e creare nuovi posti di lavoro. Tra i progetti in cantiere anche il corridoio Berlino-Palermo.
In particolare, con il "meccanismo per collegare l'Europa" si intendono finanziare progetti relativi a:
- il settore dei trasporti, per il quale la Commissione prevede un investimento di 31,7 miliardi di euro per ammodernare le infrastrutture di trasporto europee, costruire i collegamenti mancanti ed eliminare le strozzature.
L'obiettivo è quello di facilitare gli scambi di merci e la circolazione delle persone tra i Paesi. Non solo: concentrandosi sui modi di trasporto meno inquinanti, il "meccanismo" renderà il sistema di trasporto europeo più sostenibile, dando inoltre ai consumatori una più ampia scelta su come viaggiare.
L’Italia vede confermato il progetto relativo al corridoio Berlino Palermo, di cui si temeva la cancellazione. - l'energia, per la quale saranno investiti 9,1 miliardi di euro nell'infrastruttura transeuropea, in vista degli obiettivi prefissati dall'UE per il 2020 nel settore climatico ed energetico.
Inoltre, sarà ulteriormente sviluppato il mercato interno dell'energia attraverso migliori interconnessioni, garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti e la possibilità di trasportare energie rinnovabili a costi ragionevoli attraverso il territorio dell'Unione. - telecomunicazioni e TIC, per cui il "meccanismo" prevede almeno 9,2 miliardi di euro a sostegno degli investimenti in reti a banda larga veloci e ultraveloci e in servizi digitali paneuropei.
Inoltre, per facilitare il finanziamento del progetto, la Commssione ha adottato l'iniziativa Project Bond nel quadro di Europa 2020 (prestiti obbligazionari per il finanziamento di investimenti), con il duplice obiettivo di rilanciare il mercato delle obbligazioni e di aiutare i promotori dei singoli progetti infrastrutturali ad attrarre finanziamenti privati di lunga durata.
Quest’iniziativa - la cui fase pilota, gestita dalla BEI, partirà nel periodo 2012-2013 - diventerà uno degli strumenti di condivisione dei rischi al quale il "meccanismo" potrà attingere per attrarre finanziamenti privati.