Legge Stabilita' 2016 - Sostegno Inclusione Attiva, al via le domande
750 milioni di euro per sussidi alle famiglie in difficoltà e quasi 500 milioni per progetti di attivazione sociale e lavorativa proposti dai Comuni
> PON Inclusione – contributi per progetti Sostegno Inclusione Attiva – SIA
> Legge Stabilita' 2016 – guida INPS per Sostegno inclusione attiva SIA
Partenza ufficiale per il nuovo Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA), la misura di contrasto alla povertà inizialmente sperimentata in dodici città italiane ed estesa dalla Legge di Stabilità 2016 a tutto il territorio nazionale.
750 milioni di euro le risorse stanziate per l'erogazione dei sussidi alle famiglie in condizioni economiche disagiate, che potranno presentare le domande a partire dal 2 settembre. Avvio il 1° settembre, invece, per il bando da circa 500 milioni rivolto ai Comuni, responsabili dei progetti di attivazione sociale e lavorativa a favore dei beneficiari.
> Legge Stabilita' 2016 - al via sostegno per inclusione attiva SIA
Il SIA nella legge di Stabilità 2016
In attesa del Piano nazionale di contrasto alla povertà che dovrebbe introdurre il reddito di inclusione, la legge di Stabilità 2016 ha previsto, in via temporeanea, il potenziamento di una misura già sperimentata a partire dal 2013, il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA).
Si tratta di “una misura ponte, un'anticipazione del reddito d'inclusione, che sarà operativo a partire dal 2017, dopo l'approvazione della legge delega per il contrasto alla povertà da parte del Senato”, ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, illustrando il SIA in conferenza stampa.
Le risorse messe a disposizione dello strumento per il 2016 ammontano a 750 milioni di euro, una dotazione insufficiente per coprire tutta la platea delle famiglie in possesso dei requisiti previsti, ha spiegato il direttore generale per l'inclusione e le politiche sociali del Ministero Raffaele Tangorra, anticipando che “una scala di valutazione multidimensionale del bisogno permetterà comunque di raggiungere i più bisognosi, superando un approccio categoriale". La previsione è di fornire sostegno a circa 200mila famiglie, con 500mila minori, per un totale di quasi un milione di persone.
Chi può richiedere il SIA
Il Sostegno all'Inclusione Attiva è destinato a cittadini italiani o comunitari, o loro familiari titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, e a cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, a condizione che siano residenti in Italia da almeno 2 anni.
Per l'accesso alla misura sono previsti poi una serie di ulteriori requisiti:
- presenza di almeno un componente minorenne o di un figlio disabile, ovvero di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l'unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica);
- ISEE inferiore o uguale a 3mila euro;
- assenza di altri trattamenti economici rilevanti (il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a 600 euro mensili);
- assenza di altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati (NASPI, ASDI, etc);
- assenza di beni durevoli di valore (nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda).
E' prevista inoltre una valutazione multidimensionale del bisogno, che tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa, privilegiando i nuclei monogenitoriali e quelli con il maggior numero di figli minorenni o in cui sono presenti persone con disabilità grave o non autosufficienti.
Come presentare la domanda
La domanda di accesso al beneficio può essere presentata a partire dal 2 settembre 2016 da un componente del nucleo familiare al Comune compilando l'apposito modulo messo a disposizione dall'Inps.
Entro i 15 giorni lavorativi successivi alla ricezione della domanda, il Comune invia la richiesta all'Inps, che entro i successivi 10 giorni verifica il rispetto dei requisiti e attribuisce un punteggio all'istanza. L'elenco dei beneficiari viene poi trasmesso al Comune, parallelamente all'invio delle disposizioni per l'erogazione degli aiuti a Poste italiane, che gestisce il servizio e comunica ai cittadini le modalità di ritiro della Carta SIA.
I progetti di attivazione sociale e lavorativa
Oltre all'erogazione dei sussidi economici il SIA prevede dei percorsi personalizzati di accompagnamento per il reinserimento lavorativo e il superamento della condizione di disagio di beneficiari. Tali progetti sono predisposti dai Comuni, coordinati a livello di Ambiti territoriali, in collaborazione con altri soggetti pubblici, privati e del terzo settore.
I progetti di presa in carico dei beneficiari del SIA sono finanziati dal Programma Operativo Nazionale Inclusione sociale (PON Inclusione), mediante "Avvisi non competitivi" pubblicati dal Ministero del Lavoro.
Il primo di questi bandi è stato pubblicato il 3 agosto e mette a disposizione 486 milioni e 943.523 euro per interventi, da realizzare nei prossimi tre anni, relativi a:
- Azione A - Rafforzamento dei servizi sociali (servizi di segretariato sociale e per la presa in carico, nonché servizi informativi all'utenza);
- Azione B - Interventi socio educativi e di attivazione lavorativa (tirocini, borse lavoro, orientamento, consulenza e informazione per l'accesso al mercato del lavoro, formazione per il lavoro);
- Azione C - Promozione di accordi di collaborazione in rete, nella quale rientrano tutte le attività destinate agli operatori degli ambiti territoriali, dei centri per l'impiego, dei servizi per la salute, l'istruzione e la formazione, così come le azioni di networking connesse al Sia (accesso, presa in carico, progettazione).
In questo caso le proposte progettuali potranno esser presentate dall'Ente capofila in rappresentanza dell'Ambito territoriale a partire dalle ore 12:00 del 1° settembre 2016 e fino alle ore 16:00 del 30 dicembre 2016.
> Ministero Lavoro: proposte per attuazione Sostegno Inclusione Attiva - SIA
Photo credit: Obra Shalom Campo Grande