Space economy, l'UE punta sul rafforzamento della competitività nel settore
La space economy torna protagonista dell'agenda europea e nazionale. Il Consiglio dell’UE conferma il ruolo strategico dello Spazio per la competitività del'Unione, mentre in Italia procedono a ritmo serrato i lavori per l'adozione della prima legge nazionale spaziale.
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Per promuovere un'economia spaziale europea capace di tener testa alla concorrenza internazionale, il Consiglio ha adottato le conclusioni sul 'Rafforzamento della competitività dell’Europa attraverso lo spazio'. Il testo approfondisce le motivazioni per cui avere un comparto aerospaziale più competitivo possa contribuire alle sfide economiche e sociali dell’Unione e rafforzare il suo ruolo a livello globale.
Parallelamente a quanto avviene in Europa, anche il nostro Paese continua ad investire nell’industria aerospaziale. Il Governo, infatti, sta delineando un quadro normativo per la space economy in Italia che andrà a regolamentare aspetti di protezione, sicurezza e sostenibilità del comparto. In base alle anticipazioni, la legge organica sullo Spazio verrà portata in Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane.
Il contributo dello Spazio alla competitività dell'Europa
In futuro il settore spaziale svolgerà un ruolo sempre più importante nell’autonomia strategica dell’Europa. "Una politica spaziale ambiziosa" - ha affermato Thomas Dermine, Sottosegretario di Stato belga per la ripresa strategica - "creerà opportunità imprenditoriali e posti di lavoro di qualità in questo settore in rapida crescita e aiuterà inoltre la nostra economia, sia l'industria che i servizi, ad accelerare le transizioni verde e digitale e a essere meglio preparata a competere a livello mondiale".
Le conclusioni del Consiglio, adottate il 23 maggio, sottolineano proprio la crescente importanza dello Spazio in molte aree delle sfide socio-economiche e delle politiche dell’UE, dal Green Deal (con la raccolta di dati per comprendere meglio e prepararsi al cambiamento climatico), alla transizione digitale (servizi di comunicazione e informazione basati sullo spazio) o alla competitività generale dell’UE. Inoltre, lo Spazio contribuisce alla crescita economica generando soluzioni, sistemi, applicazioni e servizi innovativi che possono andare a beneficio di molti altri settori attraverso una cooperazione più integrata tra il settore spaziale e quello non spaziale.
Nel testo recentemente approvato, gli Stati membri evidenziano la necessità di migliorare l’uso dei dati spaziali e chiedono un maggiore sviluppo del settore, garantendo e aumentando gli investimenti pubblici e privati. Gli appalti pubblici, un buon quadro di gestione del rischio o la promozione di modelli di finanziamento pubblici e privati potrebbero avere un impatto positivo su tutti gli attori dell’ecosistema spaziale, comprese le piccole e medie imprese.
Le conclusioni sottolineano anche l’importanza di trarre vantaggio dall’effetto moltiplicatore degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo spaziale, promuovendo un quadro imprenditoriale stabile e prevedibile e sviluppando le competenze necessarie nella forza lavoro del settore. Le conclusioni sottolineano il ruolo importante delle autorità pubbliche nel garantire un accesso ai dati conveniente per le aziende, preservando la sicurezza e la protezione dei dati spaziali.
In base al documento adottato, l’Unione Europea e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dovrebbero contribuire allo sviluppo di regole globali che garantiscano un ambiente spaziale sostenibile. Le conclusioni affermano che un forte settore spaziale europeo è fondamentale per l’autonomia strategica dell’Europa e chiedono l’espansione del settore spaziale europeo e delle partnership di collaborazione globale. Le conclusioni sottolineano anche che "lo spazio è vitale per la protezione delle infrastrutture critiche (come quelle energetiche o di rete), il che rende imperativa la sicurezza delle tecnologie critiche".
Economia dello spazio in Italia, nuovi investimenti e legge sullo Spazio
Parallelamente alle indicazioni di Bruxelles, l'Italia continua ad investire nello Spazio che, come ha spiegato il ministro del Made in Italy con Delega allo Spazio Adolfo Urso durante l’evento 'Space Economy: Definire le regole per sfruttare le opportunità', "è cruciale per la sicurezza e la difesa, è fonte di progresso tecnologico e scientifico per le imprese e la collettività” sottolineando come, in questo senso, "l’economia è strettamente connessa alle attività spaziali".
Stando ai numeri presentati all’iniziativa, il settore spaziale italiano conta 415 aziende attive, settemila addetti ed un tasso di crescita del 15% negli ultimi 15 anni. Inoltre, le risorse finanziarie messe a disposizione per la filiera raggiungeranno circa 7,3 miliardi di euro entro il 2026 inclusi i contributi a ESA, ASI, fondi PNRR e fondi europei.
"Il MIMIT è pronto a sostenere le nostre imprese con investimenti e finanziamenti pubblici per favorire la loro partecipazione a programmi e iniziative internazionali. Sono convinto che bisogna investire sempre di più sulla Space Economy, che rappresenta la nuova frontiera dell’industria italiana e può diventare pilastro per lo sviluppo del Paese", ha affermato il ministro Urso alla Riunione dei Distretti Regionali Tecnologici Aerospaziali dello scorso 15 maggio.
Nel corso dello stesso incontro Giulio Veltri, capo dell’Ufficio Legislativo del MIMIT, ha illustrato le linee guida della prima legge organica sullo Spazio, già prevista come collegato alla Legge di Bilancio, che verrà portata in Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane.
Alla luce dell’evoluzione globale del comparto, caratterizzata dal crescente ruolo degli operatori privati, la nuova normativa andrà a regolamentare "non solo una serie di punti importanti, come la responsabilità da danni causati da incidenti in orbita, ma stabilirà anche il sistema di autorizzazioni delle attività spaziali per gli operatori privati, prevedendo i requisiti di capacità tecnica e professionale e una valutazione preventiva del rischio connesso all’attività autorizzata, che si affiancherà a un sistema di vigilanza continua delle attività spaziali nazionali. Ulteriori aspetti riguardano le misure da mettere in atto per consentire uno sviluppo del comparto industriale, delle attività di ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica. Con questa legge l’Italia si pone all’avanguardia in vista del varo europeo di un regolamento in materia", ha concluso di ministro.