InvestEU: sbloccati 218 miliardi di euro di investimenti
La valutazione intermedia di InvestEU pubblicata dalla Commissione europea rivela che, a metà del suo percorso, il Programma che nel settennato 2021-2027 riunisce gli strumenti finanziari sostenuti dal bilancio dell'Unione ha già allocato il 90% della garanzia UE e sbloccato 218 miliardi di euro in investimenti aggiuntivi. Il budget disponibile, però, non sembra sufficiente a soddisfare la domanda di mercato.
Le linee guida per i finanziamenti e gli investimenti di InvestEU
Erede del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) del Piano Juncker, InvestEU ha l'obiettivo di mobilitare, entro il 2028, almeno 372 miliardi di investimenti pubblici e privati aggiuntivi utilizzando la garanzia di bilancio dell'UE per aumentare la capacità di assunzione del rischio dei partner attuatori - come il Gruppo della Banca europea per gli investimenti (BEI) e altre banche pubbliche nazionali e internazionali – a favore di progetti che contribuiscono alla transizione verde, digitale e sociale dell'Unione europea.
La dotazione riservata a InvestEU ammonta nello specifico a 9,4 miliardi di euro, corrispondenti a garanzie per circa 26,2 miliardi a prezzi correnti, distribuite tra quattro finestre:
- Infrastrutture sostenibili: 9,9 miliardi;
- Ricerca, innovazione e digitalizzazione: 6,6 miliardi;
- PMI: 6,9 miliardi;
- Investimenti sociali e competenze: 2,8 miliardi.
Tre gli elementi che compongono il Pogramma:
- l'InvestEU Fund, il Fondo che unifica 14 strumenti finanziari dell'UE precedentemente gestiti in modo indipendente in un unico Programma, per dare un ulteriore impulso agli investimenti, all'innovazione e alla creazione di posti di lavoro in Europa,
- l'Advisory Hub, un punto di accesso unico ai servizi di consulenza e assistenza per tutti gli strumenti finanziari del Programma,
- l'InvestEU Portal, un un portale dedicato al matching tra promotori dei progetti e potenziali finanziatori.
Valutazione intermedia InvestEU, a che punto siamo
La valutazione di medio termine pubblicata il 1° ottobre dalla Commissione copre i risultati fino al 31 dicembre 2023 e sarà seguita, entro il 31 dicembre 2031, dalla valutazione finale del programma InvestEU.
Il report di metà percorso registra un sostanziale successo dell'iniziativa “nel colmare le lacune di investimento nelle priorità strategiche delle politiche dell'UE e nel mobilitare investimenti privati e pubblici”, fornendo – si legge nella nota della Commissione - “un solido supporto all'economia dell'UE attraverso un'ampia gamma di soluzioni finanziarie e di consulenza in tutti i principali settori politici dell'UE, come gli investimenti nella produzione di energia rinnovabile, nella produzione industriale pulita e nella competitività delle piccole e medie imprese”.
A livello di avanzamento finanziario, la relazione riporta che il 90% della garanzia UE disponibile è stato assegnato ai 16 partner attuatori, tra cui il gruppo BEI, le istituzioni finanziarie internazionali e le banche e gli istituti di promozione nazionali, e che quasi l'80% della garanzia assegnata è già stato approvato. I dati raccolti finora stimano in 218 miliardi gli investimenti aggiuntivi attivati al 31 dicembre 2023, di cui il 65% da fonti private, con un effetto moltiplicatore previsto di 14,76 (prossimo ai 15 per ogni euro di garanzia del FEIS).
Secondo la relazione, la garanzia di bilancio dell'UE presenta un'elevata addizionalità, rendendo possibile ai partner attuatori di InvestEU implementare prodotti o condizioni finanziarie più rischiose e finanziare attività con un rischio intrinsecamente più elevato, e quindi consentendo investimenti che altrimenti non potrebbero accedere a finanziamenti di mercato a condizioni ragionevoli. InvestEU sta infatti contribuendo a creare nuovi mercati investendo in tecnologie emergenti (tra cui spazio, semiconduttori, economia blu, informatica quantistica) e in start-up europee pionieristiche, in linea con le principali iniziative strategiche dell'UE, dal Net-Zero Industry Act al Critical Raw Materials Act. In più, uno strumento dedicato, l'Export Credit Guarantee Facility, è stato messo in campo per supportare le esportazioni delle aziende europee verso l'Ucraina.
La relazione intermedia riporta un giudizio positivo anche sull'operatività dell'InvestEU Advisory Hub, che aiuta gli sviluppatori di progetti nella preparazione, nello sviluppo, nella strutturazione e nell'implementazione di progetti di investimento: il polo unico di consulenza - si legga nella della Commissione - sta contribuendo a rafforzare le capacità dei beneficiari (PMI, aziende e autorità pubbliche in tutti gli Stati membri) e a sviluppare nuovi mercati, in linea con gli obiettivi politici dell'UE. Anche il portale InvestEU, la piattaforma online che mette in contatto le aziende dell'UE e gli investitori globali, aggiunge valore all'ecosistema di investimento, anche attraverso eventi di matchmaking e pitching finanziati dall'UE.
Rafforzare il budget di InvestEU
Alle note fin qui positive si aggiunge, però, un rilievo: secondo la relazione, la potenza di fuoco di InvestEU è ben al di sotto della domanda del mercato. Il budget disponibile, si legge nella nota della Commissione, “è insufficiente rispetto all'elevata domanda del mercato e alle significative esigenze di investimento, il che richiede rinforzi di bilancio”.
Una conclusione che non stupisce, considerando che la proposta iniziale di Quadro finanziario pluriennale 2021-27 della Commissione europea destinava all'erede del FEIS una garanzia pubblica di 38 miliardi di euro a prezzi correnti, integrata da contributi dei partner per almeno 9,5 miliardi di euro, per arrivare a una garanzia totale di 47,5 miliardi di euro e a mobilitare investimenti aggiuntivi per 650 miliardi di euro.
Per approfondire: InvestEU è pronto a partire. In arrivo finanziamenti, equity e garanzie